Nido in gasbeton per colonia adulta di Messor capitatus
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Nido in gasbeton per colonia adulta di Messor capitatus
Nota: questo messaggio documenta la realizzazione di un formicaio.
La storia completa di questa colonia (dagli inizi ad oggi) si può leggere qui.
(Storia di una colonia di Messor capitatus)
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Ho finalmente finito il trasloco della mia colonia di Messor capitatus, in un nuovo nido in gasbeton (ytong), verticale, stavolta a una sola facciata.
Dopo molti modelli in cui avevo adottato la tecnica della doppia facciata, sono tornato a quella singola per questioni logistiche: vedere l'altra faccia di un nido così grosso voleva dire spostarlo ogni volta a meno di metterlo su un supporto girevole, che su un blocco del genere richiedeva comunque molto spazio. Perché non l'ho sviluppato alto e stretto allora?
Equilibrio, gestione nei trasporti e altro...
Comunque sono soddisfatto del risultato, e le formiche non si sono lamentate nel trasferimento, che è avvenuto con lentezza, ma con la solita tecnica del "riscalda il nido nuovo & raffredda e rendi inospitale quello vecchio”.
Ho usato vetro (leggero ma non troppo) per evitare graffi interni e invecchiamento precoce tipici del plexiglas, e impiegato tasselli angolari metallici per bloccarlo con le viti.
L'umidificazione è garantita di tanto in tanto con annaffiatura alla base, ma almeno sono riuscito a scongiurare tutti gli eccessi. Appena possibile doterò la struttura di una vasca-arena più grande (quanto il nido) per migliorare la viabilità della loro raccolta giornaliera.
Una colonia così consuma grandi quantità di semi e schifezze varie, e produce un bel po' di rifiuti...
Mi auguro che il modello sia d'ispirazione a chi sta imparando e sperimentando nuove tecniche, e risponda da solo a molte domande; sappiate solo che prima di arrivare a questo risultato sono passato attraverso diversi prototipi, e che la colonia è partita dalla regina catturata nel settembre 2005, quindi, primo anno delicato escluso, ha effettivamente 4 anni di vita coloniale.
La struttura è cm 42 x 25, per 8 cm di spessore (che lo rende abbastanza stabile), cosa che, calcolando circa 3 cm sottratti per lato (per scoraggiare eventuali scavi), rende l'area visibile utilizzata di cm 36 x 19.
Sembra poco in numeri ma...
Le gallerie effettive sono poche, più che altro collegamenti che privilegiano stanze ampie e profonde circa 3 cm max, per evitare che le formiche si nascondano troppo sul fondo.
Gli spazi tra le stanze ridotti al minimo. Non serve avere materiale inerte se non come divisorio e pavimento su cui appoggiarsi.
Nelle stanze più profonde e ampie, sono state previste mensole più corte dove le formiche possono stare senza togliere la possibilità di vedere quello che sta al di sotto.
Non ci si rende conto di quante formiche possono stare in uno spazio del genere se non provando a traslocarle... ma valuto la popolazione attuale superiore alle 7000, e più, ma ho smesso di contarle dopo i primi traslochi.
Sempre aperto ad eventuali consigli per costruire meglio il prossimo!
Dimenticavo! La colorazione della superficie è limitata al fronte visibile per migliorare l’estetica e contrastare l'interno delle stanze, dove le messor spiccano bene.
Colorare tutta la superficie, anche posteriore, porta il gasbeton a essere meno permeabile e traspirante, cosa che rende incerta la gestione dell'umidità interna, rendendo anche difficile capire quanto sia umido il materiale.
Consiglio di lasciare sempre almeno due facciate libere da simili coloranti, (oltre al sotto) a meno di trovare un sistema alternativo per regolarsi, o un colore davvero SPECIALE (io uso volgare tempera) che permetta di vedere davvero l'umido.
La storia completa di questa colonia (dagli inizi ad oggi) si può leggere qui.
(Storia di una colonia di Messor capitatus)
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Ho finalmente finito il trasloco della mia colonia di Messor capitatus, in un nuovo nido in gasbeton (ytong), verticale, stavolta a una sola facciata.
Dopo molti modelli in cui avevo adottato la tecnica della doppia facciata, sono tornato a quella singola per questioni logistiche: vedere l'altra faccia di un nido così grosso voleva dire spostarlo ogni volta a meno di metterlo su un supporto girevole, che su un blocco del genere richiedeva comunque molto spazio. Perché non l'ho sviluppato alto e stretto allora?
Equilibrio, gestione nei trasporti e altro...
Comunque sono soddisfatto del risultato, e le formiche non si sono lamentate nel trasferimento, che è avvenuto con lentezza, ma con la solita tecnica del "riscalda il nido nuovo & raffredda e rendi inospitale quello vecchio”.
Ho usato vetro (leggero ma non troppo) per evitare graffi interni e invecchiamento precoce tipici del plexiglas, e impiegato tasselli angolari metallici per bloccarlo con le viti.
L'umidificazione è garantita di tanto in tanto con annaffiatura alla base, ma almeno sono riuscito a scongiurare tutti gli eccessi. Appena possibile doterò la struttura di una vasca-arena più grande (quanto il nido) per migliorare la viabilità della loro raccolta giornaliera.
Una colonia così consuma grandi quantità di semi e schifezze varie, e produce un bel po' di rifiuti...
Mi auguro che il modello sia d'ispirazione a chi sta imparando e sperimentando nuove tecniche, e risponda da solo a molte domande; sappiate solo che prima di arrivare a questo risultato sono passato attraverso diversi prototipi, e che la colonia è partita dalla regina catturata nel settembre 2005, quindi, primo anno delicato escluso, ha effettivamente 4 anni di vita coloniale.
La struttura è cm 42 x 25, per 8 cm di spessore (che lo rende abbastanza stabile), cosa che, calcolando circa 3 cm sottratti per lato (per scoraggiare eventuali scavi), rende l'area visibile utilizzata di cm 36 x 19.
Sembra poco in numeri ma...
Le gallerie effettive sono poche, più che altro collegamenti che privilegiano stanze ampie e profonde circa 3 cm max, per evitare che le formiche si nascondano troppo sul fondo.
Gli spazi tra le stanze ridotti al minimo. Non serve avere materiale inerte se non come divisorio e pavimento su cui appoggiarsi.
Nelle stanze più profonde e ampie, sono state previste mensole più corte dove le formiche possono stare senza togliere la possibilità di vedere quello che sta al di sotto.
Non ci si rende conto di quante formiche possono stare in uno spazio del genere se non provando a traslocarle... ma valuto la popolazione attuale superiore alle 7000, e più, ma ho smesso di contarle dopo i primi traslochi.
Sempre aperto ad eventuali consigli per costruire meglio il prossimo!
Dimenticavo! La colorazione della superficie è limitata al fronte visibile per migliorare l’estetica e contrastare l'interno delle stanze, dove le messor spiccano bene.
Colorare tutta la superficie, anche posteriore, porta il gasbeton a essere meno permeabile e traspirante, cosa che rende incerta la gestione dell'umidità interna, rendendo anche difficile capire quanto sia umido il materiale.
Consiglio di lasciare sempre almeno due facciate libere da simili coloranti, (oltre al sotto) a meno di trovare un sistema alternativo per regolarsi, o un colore davvero SPECIALE (io uso volgare tempera) che permetta di vedere davvero l'umido.
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GianniBert - Messaggi: 4499
- Iscritto il: 15 dic '10
- Località: Milano
Re: Nido in gasbeton per colonia adulta di Messor capitatus
Allego qui i messaggi che hanno fatto seguito a questa presentazione, tratti dal forum precedente:
Domande, conferme e suggerimenti dei partecipanti che hanno risposto, possono servire a fornire nuove idee e ad evitare orrori per tutti quelli che vorranno ispirarsi a questo modello nelle proprie realizzazioni.
Risposta di freccia77:
Ciao, il nido è bello. Nella mia inesperienza non pensavo che in uno spazio così ristretto ci potessero stare oltre 7000 formiche ... tutto ciò mi spinge a ridimensionare il nido che ho in testa per la prossima primavera. Una curiosità: l'arena quanto è grande? Grazie.
R. GianniBert
Lo spazio vitale è comunque importante per le formiche. Dipende anche dalla specie che alleviamo.
Spesso sottovalutiamo l'una o l'altra cosa.
Quanto spazio riusciamo a dedicare all'arena è soggetto alle nostre possibilità, e, ovviamente, più spazio c'è, meglio è, per colonie mature come questa.
Ora l'arena è di circa 25 cm x 10, x 10 di altezza. Non è molto, ecco perché devo ingrandire anche quello. Ma in realtà è bastato finora.
Un anno avevo collegato un'arena molto più grande, e per due anni avevo lasciato le formiche libere di uscire sul davanzale della finestra: mettendo regolarmente cibo nelle vicinanze, non si sono mai allontanate e non hanno mai tentato di entrare in casa; sembravano addomesticate. Ma non fate questo tentativo con altre specie di formiche, come Lasius, Myrmica o Camponotus....
Risposta di freccia77
Dimenticavo... nel mio caso volevo provare a fare un nido di gesso più soggetto a muffe. Quindi se mai dovessi arrivare ad avere una colonia simile non sarebbe meglio avere un nido più modulare? Mi spiego meglio se faccio 4 nidi collegati tra loro la cui superficie globale è equivalente a quella da te realizzata in caso di muffe o problemi su uno posso sostituire solo quello senza cambiare tutto. Sbaglio?
R. GianniBert:
Non sbagli. Si può fare, ed è anche molto funzionale all'inizio. I miei primi nidi li ho ingranditi così.
Poi basta avere un laboratorio, o una stanza dedicata, e si fa di tutto.
Prova a spostare 4 nidi di gesso collegati tra loro, più l'arena, quando vuoi fare le pulizie, o devi portarli da qualche parte...
Risposta di Angel77:
Bello Gianni...: Finalmente la tua colonia ha più spazio...
Mi piace...l'unica cosa che forse avrei cambiato è il colore che hai usato...un marroncino terra?
Sarà che il giallo è uno dei colori che odio di più...
Confermo anche io la questione secchezza nei nidi verniciati all'interno. Però è anche vero che lasciandolo al naturale, se si vedono bene le formiche si vedono meno bene uova, larve e pupe che sono chiare.
Sto studiando un modo per lasciare alcune parti delle gallerie non dipinte, così che attraverso queste l'umidità possa evaporare e far aumentare la conentrazione nell'aria del nido.
Almeno con specie come le messor che davvero chiedono pochissima umidità.
Per la Myrmica, al contrario, sarebbe improponibile...
Bel lavoro comunque...
R. GianniBert:
Sì il colore è un po' cacchetta... La prossima volta lo userò un poco più scuro-terra, tanto se le gallerie restano bianche...
Il problema delle uova e delle larve sussiste, hai ragione. Anche se, quando si scalda un poco la superficie del vetro vengono comunque accumulate lì e le vedi benissimo.
Purtroppo non si può avere la moglie piena e la botte ubriaca...
Risposta di Sergio:
Primo premio per il miglior nido 2010
Un giorno le istituisco davvero queste "competizioni".
Risposta di Lasius:
Complimentissimi per il nido! Spero un giorno di poterne fare una simile.
Risposta di ork:
mi assento per pochissimo e Gianni pubblica il suo mastodonte????
Bellissimo e ciclopico! Come sempre grande Gianni! la mia colonia di capitata è ben più piccola, ha raggiunto le 200 operaie in un anno e un mese dal ritrovamento della reginotta, e ho la prima major seria...
ma ne ha ancora di strada da fate...
complimenti!
R. GianniBert:
Be', ringrazio tutti per i complimenti, e devo dire che a qualche settimana dall'inaugurazione sono soddisfatto anche dalla funzionalità dell'impianto. Le formiche sembrano essersi adattate benissimo.
Come dicevo, devo solo rimediare un'arena in proporzione, ma ci penserò per primavera.
Comunque la definizione "gigante” è relativa solo alle mie colonie, perché so bene (li ho visti in rete) che ci sono formicai artificiali in giro che ben meritano la definizione.
Io purtroppo devo fare i conti con lo spazio e devo trovare il compromesso fra questo e la funzionalità.
Siccome intendo dedicarmi di più alle Camponotus prossimamente, dovrò ben fare i conti con questi limiti!
Risposta di david:
io ne ho uno molto simile(verticale)....però non riesco a trovare nulla di carino per fermare il nido (il mio di gasbeton) al vetro...x il momento uso delle specie tenaglie di plastica a molla però sono molto antiestetici e si rischia di buttar giù tutto con una gomitata.....che mi consigli?poi avevo pensato di mettere un piccolo termoigrometro nella parte inferiore..sarà utile o no?
altra cosa....ma l'areazione secondo voi non serve?e x l'umidità?io ho forato da un lato e collegato con una provetta riempita d'acqua..può andar bene?
R. GianniBert:
Come vedi dal mio modello, io ho usato dei semplici fermi a "L” metallici, con foro laterale per fissare il vetro con le viti.
Nell'ytong tiene benissimo, e si evitano le colle. Se usi il vetro, trovo che sia il sistema di gran lunga più comodo e sicuro; con il plexiglas funziona altrettanto bene, ma allora puoi forare la lastra con un trapano comune e fissarlo frontalmente con viti e basta.
Il materiale in sé è molto più aerato del gesso, e traspira, ma si tratta sempre di rapportarsi a dimensioni, popolazione, e ampiezza delle camere.
Per umidificare l'ytong è meglio immergerlo in una bacinella o un vassoio abbastanza alto, con un paio di cm d'acqua, perché tende ad assorbire ma ad asciugare abbastanza in fretta.
Però se tieni formiche tipo le Messor, anche bagnare saltuariamente attraverso una vasca laterale può bastare, solo che così lo devi fare più spesso, se hai un nido grande.
Domande, conferme e suggerimenti dei partecipanti che hanno risposto, possono servire a fornire nuove idee e ad evitare orrori per tutti quelli che vorranno ispirarsi a questo modello nelle proprie realizzazioni.
Risposta di freccia77:
Ciao, il nido è bello. Nella mia inesperienza non pensavo che in uno spazio così ristretto ci potessero stare oltre 7000 formiche ... tutto ciò mi spinge a ridimensionare il nido che ho in testa per la prossima primavera. Una curiosità: l'arena quanto è grande? Grazie.
R. GianniBert
Lo spazio vitale è comunque importante per le formiche. Dipende anche dalla specie che alleviamo.
Spesso sottovalutiamo l'una o l'altra cosa.
Quanto spazio riusciamo a dedicare all'arena è soggetto alle nostre possibilità, e, ovviamente, più spazio c'è, meglio è, per colonie mature come questa.
Ora l'arena è di circa 25 cm x 10, x 10 di altezza. Non è molto, ecco perché devo ingrandire anche quello. Ma in realtà è bastato finora.
Un anno avevo collegato un'arena molto più grande, e per due anni avevo lasciato le formiche libere di uscire sul davanzale della finestra: mettendo regolarmente cibo nelle vicinanze, non si sono mai allontanate e non hanno mai tentato di entrare in casa; sembravano addomesticate. Ma non fate questo tentativo con altre specie di formiche, come Lasius, Myrmica o Camponotus....
Risposta di freccia77
Dimenticavo... nel mio caso volevo provare a fare un nido di gesso più soggetto a muffe. Quindi se mai dovessi arrivare ad avere una colonia simile non sarebbe meglio avere un nido più modulare? Mi spiego meglio se faccio 4 nidi collegati tra loro la cui superficie globale è equivalente a quella da te realizzata in caso di muffe o problemi su uno posso sostituire solo quello senza cambiare tutto. Sbaglio?
R. GianniBert:
Non sbagli. Si può fare, ed è anche molto funzionale all'inizio. I miei primi nidi li ho ingranditi così.
Poi basta avere un laboratorio, o una stanza dedicata, e si fa di tutto.
Prova a spostare 4 nidi di gesso collegati tra loro, più l'arena, quando vuoi fare le pulizie, o devi portarli da qualche parte...
Risposta di Angel77:
Bello Gianni...: Finalmente la tua colonia ha più spazio...
Mi piace...l'unica cosa che forse avrei cambiato è il colore che hai usato...un marroncino terra?
Sarà che il giallo è uno dei colori che odio di più...
Confermo anche io la questione secchezza nei nidi verniciati all'interno. Però è anche vero che lasciandolo al naturale, se si vedono bene le formiche si vedono meno bene uova, larve e pupe che sono chiare.
Sto studiando un modo per lasciare alcune parti delle gallerie non dipinte, così che attraverso queste l'umidità possa evaporare e far aumentare la conentrazione nell'aria del nido.
Almeno con specie come le messor che davvero chiedono pochissima umidità.
Per la Myrmica, al contrario, sarebbe improponibile...
Bel lavoro comunque...
R. GianniBert:
Sì il colore è un po' cacchetta... La prossima volta lo userò un poco più scuro-terra, tanto se le gallerie restano bianche...
Il problema delle uova e delle larve sussiste, hai ragione. Anche se, quando si scalda un poco la superficie del vetro vengono comunque accumulate lì e le vedi benissimo.
Purtroppo non si può avere la moglie piena e la botte ubriaca...
Risposta di Sergio:
Primo premio per il miglior nido 2010
Un giorno le istituisco davvero queste "competizioni".
Risposta di Lasius:
Complimentissimi per il nido! Spero un giorno di poterne fare una simile.
Risposta di ork:
mi assento per pochissimo e Gianni pubblica il suo mastodonte????
Bellissimo e ciclopico! Come sempre grande Gianni! la mia colonia di capitata è ben più piccola, ha raggiunto le 200 operaie in un anno e un mese dal ritrovamento della reginotta, e ho la prima major seria...
ma ne ha ancora di strada da fate...
complimenti!
R. GianniBert:
Be', ringrazio tutti per i complimenti, e devo dire che a qualche settimana dall'inaugurazione sono soddisfatto anche dalla funzionalità dell'impianto. Le formiche sembrano essersi adattate benissimo.
Come dicevo, devo solo rimediare un'arena in proporzione, ma ci penserò per primavera.
Comunque la definizione "gigante” è relativa solo alle mie colonie, perché so bene (li ho visti in rete) che ci sono formicai artificiali in giro che ben meritano la definizione.
Io purtroppo devo fare i conti con lo spazio e devo trovare il compromesso fra questo e la funzionalità.
Siccome intendo dedicarmi di più alle Camponotus prossimamente, dovrò ben fare i conti con questi limiti!
Risposta di david:
io ne ho uno molto simile(verticale)....però non riesco a trovare nulla di carino per fermare il nido (il mio di gasbeton) al vetro...x il momento uso delle specie tenaglie di plastica a molla però sono molto antiestetici e si rischia di buttar giù tutto con una gomitata.....che mi consigli?poi avevo pensato di mettere un piccolo termoigrometro nella parte inferiore..sarà utile o no?
altra cosa....ma l'areazione secondo voi non serve?e x l'umidità?io ho forato da un lato e collegato con una provetta riempita d'acqua..può andar bene?
R. GianniBert:
Come vedi dal mio modello, io ho usato dei semplici fermi a "L” metallici, con foro laterale per fissare il vetro con le viti.
Nell'ytong tiene benissimo, e si evitano le colle. Se usi il vetro, trovo che sia il sistema di gran lunga più comodo e sicuro; con il plexiglas funziona altrettanto bene, ma allora puoi forare la lastra con un trapano comune e fissarlo frontalmente con viti e basta.
Il materiale in sé è molto più aerato del gesso, e traspira, ma si tratta sempre di rapportarsi a dimensioni, popolazione, e ampiezza delle camere.
Per umidificare l'ytong è meglio immergerlo in una bacinella o un vassoio abbastanza alto, con un paio di cm d'acqua, perché tende ad assorbire ma ad asciugare abbastanza in fretta.
Però se tieni formiche tipo le Messor, anche bagnare saltuariamente attraverso una vasca laterale può bastare, solo che così lo devi fare più spesso, se hai un nido grande.
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Spoiler: mostra
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GianniBert - Messaggi: 4499
- Iscritto il: 15 dic '10
- Località: Milano
Re: Nido in gasbeton per colonia adulta di Messor capitatus
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forum - Messaggi: 174
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Re: Nido in gasbeton per colonia adulta di Messor capitatus
Grazie Gianni per l'articolo e complimenti per il tuo lavoro! Piano piano sto pensando alla costruzione del nido per le mie Messor capitatus. Mi preoccupava tanto il materiale, perché ho visto da Ruben cosa sono capace di fare le capitatus con il gesso. Comunque, ho grande difficoltà di trovare l'ytong a Roma. Spero, che prima o poi lo troverò...
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Milos - Messaggi: 549
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