"Il piccolo chimico" delle formiche!
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"Il piccolo chimico" delle formiche!
Uno studio interessante sull'effetto difensivo e antimicotico della resina di conifere miscelata consapevolmente dalle formiche ( gruppo rufa) con l'acido formico.
Si potrebbe pensare ad un eventuale utilizzo per le colonie in cattività?
Sintetizzare in laboratorio acido formico artificiale magari è fuori portata, ma un frammento di resina o di legno di conifera esposto ad una colonia di Formica rufa, ad esempio, e successivamente inserito in un formicaio artificiale o in arena? Oppure sarebbe troppo invasivo ed estraneo, per colonie di specie filogeneticamente distanti?
http://pikaia.eu/i-cocktail-difensivi-delle-formiche/
Si potrebbe pensare ad un eventuale utilizzo per le colonie in cattività?
Sintetizzare in laboratorio acido formico artificiale magari è fuori portata, ma un frammento di resina o di legno di conifera esposto ad una colonia di Formica rufa, ad esempio, e successivamente inserito in un formicaio artificiale o in arena? Oppure sarebbe troppo invasivo ed estraneo, per colonie di specie filogeneticamente distanti?
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„L'uomo nella sua arroganza si crede un'opera grande, meritevole di una creazione divina. Più umile, io credo sia più giusto considerarlo discendente degli animali.“ _Charles Darwin.
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Sara75 - Messaggi: 2218
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- Località: Genova
Re: "Il piccolo chimico" delle formiche!
Interessante esperimento... in realtà ne avevamo già parlato quando si tentava l'allevamento della Formica rufa.
Aprendo i nidi di questo gruppo si trovano spesso infatti pezzetti di resina che non possono essere finiti nel nido per caso, e Rigato sottolineava come fosse possibile che per la sua sopravvivenza, fosse necessaria la presenza di sostanze resinose che nei nidi artificiali non abbiamo mai provato ad utilizzare.
Questo articolo conferma che andrebbe seriamente presa in considerazione la pratica (per chi si cimenta con simili insetti) di mettere a loro disposizione la resina di pino, oppure bisognerebbe recuperare dai nidi in natura alcuni di questi preziosi elementi e provare a fornirli alla colonia.
E' un po' la domanda che ci facciamo da qualche tempo nello sperimentare l'allevamento di Lasius fuliginosus... il nido caratteristico della specie, è parte indispensabile alla vita della colonia?
Queste formiche hanno bisogno di vivere in simbiosi col micelio che usano per il loro cartone, oppure è facoltativo e se la cavano lo stesso?
Bisognerebbe provare a scavare uno dei loro nidi posti nel terreno e non negli alberi e vedere come sono fatti...
E poi... che materiale necessiterà per costituire la base del cartone del nido???
Aprendo i nidi di questo gruppo si trovano spesso infatti pezzetti di resina che non possono essere finiti nel nido per caso, e Rigato sottolineava come fosse possibile che per la sua sopravvivenza, fosse necessaria la presenza di sostanze resinose che nei nidi artificiali non abbiamo mai provato ad utilizzare.
Questo articolo conferma che andrebbe seriamente presa in considerazione la pratica (per chi si cimenta con simili insetti) di mettere a loro disposizione la resina di pino, oppure bisognerebbe recuperare dai nidi in natura alcuni di questi preziosi elementi e provare a fornirli alla colonia.
E' un po' la domanda che ci facciamo da qualche tempo nello sperimentare l'allevamento di Lasius fuliginosus... il nido caratteristico della specie, è parte indispensabile alla vita della colonia?
Queste formiche hanno bisogno di vivere in simbiosi col micelio che usano per il loro cartone, oppure è facoltativo e se la cavano lo stesso?
Bisognerebbe provare a scavare uno dei loro nidi posti nel terreno e non negli alberi e vedere come sono fatti...
E poi... che materiale necessiterà per costituire la base del cartone del nido???
Spoiler: mostra
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GianniBert - Messaggi: 4499
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