Cannibalism and conflict in Formica ants (2014)

Sezione dedicata allo studio scientifico delle formiche.

Re: Cannibalism and conflict in Formica ants (2014)

Messaggioda winny88 » 11/09/2016, 4:13

Ho dato uno sguardo ai lavori della Schultner riguardo il cannibalismo larvale (ho visto che questo non è l'unico). Nel complesso trovo interessante soprattutto la correlazione tra sesso e vicinanza genetica ("grado di parentela") degli elementi della covata e frequenza del cannibalismo, mentre mi convince poco la relazione che ne "estrapola" (su quali basi fisiologiche e molecolari?) tra cannibalismo e determinazione della casta.

Esistono infatti lavori precedenti al suo in cui sono stati già evidenziati come fattori molecolari determinanti sullo sviluppo in caste i diversi pattern di metilazione degli istoni. In pratica questi lavori suggeriscono di considerare l'importanza della quantità e qualità del cibo che riceve una larva secondaria rispetto a quella di altri fattori, in particolare feromonali, mentre lei mi sembra che reputi la nutrizione (cioè il cannibalismo: una larva che mangia più uova secondo lei si starebbe assicurando lo sviluppo in una casta elevata) il fattore principale.

La metilazione della cromatina dipende da processi di trasduzione cellulare che per definizione si innescano in una cellula in seguito a stimoli chimici e questi stimoli sono molto più verosimilmente di origine feromonale in questo caso (del resto esistevano già molte teorie che parlavano dell'importanza dell'esposizione feromonale di una larva per il suo sviluppo in una determinata casta ed erano teorie che spiegavano benissimo la correlazione tra numero di operaie in una colonia - rapporto operaie/regine e comparsa progressiva delle caste superiori). Cioè: i diversi pattern di metilazione della cromatina sono i meccasismi molecolari in base ai quali due larve esprimono, pur avendo lo stesso corredo genetico, geni diversi e/o con modalità diverse e sicuramente quindi è questo il meccanismo molecolare che porta alla comparsa del fenotipo di una casta piuttosto che un'altra (esattamente come due cellule embrionali, pur avendo lo stesso genoma, diventano una un neurone ed una un fibroblasto avendo pattern di metilazione del DNA diversi).

Personalmente vedo più probabile che il fattore nutrizione intervenga dopo e in maniera consequenziale, cioè, una volta che una larva ha il suo pattern di metilazione della cromatina il suo destino (come casta) è probabilmente già stabilito, poi ovviamente per diventare una pupa di una casta maggiore deve ricevere sicuramente più cibo, ma se non ne riceve a sufficienza potrebbe semplicemente posticipare l'impupamento (e ciò trova riscontri con le mie esperenze personali di allevamento: grosse larve stanno anche mesi e mesi senza impuparsi se la colona in cui è inserita non riesce a fornire molto nutrimento, mentre le larvette delle operaie minori/nanitiche si impupano lo stesso).

Quindi non è che la correlazione che lei ha trovato (sicuramente la avrà trovata) tra quantità di cannibalismo di una larva e suo sviluppo in una data casta ha avuto un'errata attribuzione causale? Non è che la quantità di cannibalismo è la conseguenza e non la causa (un non causa pro causa)? Cioè, non è che una larva che è già avviata a diventare un'operaia maggiore (perché già ha il suo pettern di metilazione degli istoni, magari conseguente a stimoli feromonali) semplicemente si nutre di più di uova come conseguenza perché per potersi impupare ha bisogno di più energia?
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