complesso Lasius paralienus - Seifert & Galkowski, 2016

Sezione dedicata allo studio scientifico delle formiche.

complesso Lasius paralienus - Seifert & Galkowski, 2016

Messaggioda winny88 » 29/01/2017, 1:24

http://www.antwiki.org/wiki/images/a/a6 ... bycina.pdf

Altro lavoro di Seifert che evidenzia l'esistenza di taxa criptici in "specie" dal già dubbio significato tassonomico.

Lo prendo in esame perché recentemente abbiamo discusso su vari argomenti per quanto riguarda il gruppo alienus in altre discussioni e c'è da riprenderle in esame.

Separati 3 taxa all'interno di "paralienus": L. paralienus con ampia distribuzione in Europa occidentale, L. casevitzi sp. n. come endemismo corso e L. bombycina sp. n. (a mio avviso un errore linguistico dato che bombycinus,-a,-um è un aggettivo di prima classe con significato "sericeo" e andava accordato al maschile; nome già usato per Cataglyphis bombycina in cui figura l'uscita in -a in virtù del fatto che Cataglyphis è insospettatamente femminile, cosa che potrebbe aver tratto in inganno gli autori) con distribuzione in Europa orientale, Balcani e Asia minore.

Si veda la seguente mappa:

Mappa.PNG


Prima considerazione: c'è un consistente cluster di reperimenti del Lasius paralienus al centro Italia, compresi Lazio ed Appennino centrale. Ciò è in accordo con l'ipotesi di Fabrizio che almeno il grosso della popolazione dei Lasius del gruppo alienus in Italia centro-meridionale potrebbe riguardare in realtà principalmente il paralienus. E sarebbe in accordo con ciò che sembra di vedere negli esemplari fotografati che trattammo qui: viewtopic.php?f=38&t=11424&hilit=Lasius+paralienus#p138573

Seconda considerazione: Vorrei discutere con Mattia ed Enrico, se possibile, di questo L. casevitzi che è considerato dagli autori endemismo corso. Se ho ben capito, dai risultati delle analisi genetiche fatte da Mattia a Barcellona su alcuni di questi esemplari dalla Corsica, sembrerebbe che Seifert ci abbia preso e la specie sarebbe effettivamente valida. Però mi piacerebbe un suo diretto intervento a riguardo. Poi, se ben ricordo, ci sarebbe, sempre in base ai risultati di Mattia, qualche possibile colpo di scena sull'eventuale non occorrenza solo in Corsica della bestia. Ma qui si tratterebbe di dati che Enrico ha il diritto di gestire da lui, quindi se legge e vuole, può approfondire lui. Altrimenti glissiamo, almeno fino al momento opportuno.

Terza considerazione: è fornita una chiave per le specie all'interno del gruppo alienus. Chiave che sarebbe utilissima, ma che a mio parere è non troppo fruibile dai più perché si tratta come al solito di misurazioni tremente, che probabilmente solo Seifert "sa fare" :P. Piccola considerazione banale (che esula dalle supermisurazioni) tratta da quella chiave: anche secondo Seifert l'alienus differirebbe dalle altre specie del gruppo per avere un colore uniforme più "caldo", così come avevamo ragionato noi per cercare di separare l'alienus dal paralienus nei nostri ritrovamenti precedenti.
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