Sociobiologia. La nuova sintesi (Wilson)

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Sociobiologia. La nuova sintesi (Wilson)

Messaggioda dada » 16/05/2011, 19:30

Un altro libro di Wilson. Ormai la mia libreria ha un intero scaffale dedicato a lui!

Va precisato che questo "Sociobiology, The New Synthesis" è un libro che spicca in mezzo a tutti gli altri. Prima di tutto come dimensioni: è decisamente un librone, con una copertina molto appariscente e un formato bizzarro (700 enormi pagine quadrate: 25x25 cm). Sfogliandolo, ci si rende subito conto che l'intero libro è molto illustrato; le pagine di solo testo sono molto rare, è lampante l'intenzione dell'autore di rendere tutto il più chiaro e avvincente possibile.

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Formiche, api, vespe, pesci, uccelli, orsi, gazzelle, elefanti, scimmie, scimmioni.... e infine umani: dopo una lunga ed estensiva analisi comparativa dei comportamenti sociali, Wilson arriva a conclusioni rivoluzionarie e che all'epoca (1975) scatenarono molte polemiche.
Anticipando la teoria del "gene egoista" che sarà poi divulgata anche da Dawkins, e dimostrando come la maggior parte dei comportamenti (animali e umani) sia geneticamente determinata, questo libro arriva a oltrepassare il confine che separa le scienze della natura dalle scienze umane. Come ha scritto Mainardi, "Sociobiology non è solo un viaggio alla scoperta della natura, ma ci guida anche alla riscoperta della nostra stessa anima".

Di formiche se ne parla, ovviamente, tantissimo. Degno di nota soprattutto il capitolo sulle schiaviste.

Un paio di anteprime, soprattutto per mostrare il curatissimo corredo iconografico:
(le foto si ingrandiscono se cliccate)

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(le pagine qui sopra riprodotte non costituiscono violazione di copyright in quanto fair use, comma 1-bis, art. 70)


Prefazione di Mainardi all'edizione italiana (pdf, liberamente leggibile online)


L'edizione italiana di questo libro (Sociobiologia. La nuova Sintesi - ed. Zanichelli) è praticamente introvabile. Io ho comprato l'edizione inglese, ristampata nel 2000 in occasione del 25esimo anniversario dalla prima pubblicazione. (Harvard University Press)

Alla pubblicazione di Sociobiology sono seguite molte polemiche. Wilson è stato accusato di essere sessista, nazista, reazionario...
Il testo che riassume le controversie, riassumendo i principi base della sociobiologia e falsificando scientificamente e sistematicamente ogni attacco ad essa, è "Sociobiology: Sense or Nonsense?" di Michael Ruse.

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L'edizione italiana di questo libro ("Sociobiologia: una scienza controversa", ed. Il Mulino) è anch'essa introvabile.

Bisogna ormai rassegnarsi all'inglese, vera neolingua orwelliana. Resistance is futile...

leggere oggi quel libro poderoso è diverso che quando, così clamorosamente, uscì. Cose sono successe che ne consentono, nel bene e nel male, una valutazione più equilibrata.
II tempo, in ogni caso, l'ha confermato opera importante, e non solo per la stupefacente mole di dati raccolti, ma anche per la sintesi tentata e per la stimolazione intellettuale che continua a provocare. Un'opera, in ogni caso, da leggere e meditare criticamente.
La sociobiologia vuole essere un'integrazione dei dati dell'etologia, dell'ecologia, della genetica e della biologia evoluzionistica per una comprensione delle basi biologiche e dei meccanismi evolutivi che sottendono al comportamento sociale, in una visione comparativa. (...) E' stato proprio il metodo comparativo che ha chiesto l'inclusione nel discorso sociobiologico di Homo sapiens, ed è quest'azzardata ma inevitabile estrapolazione che indubbiamente ha determinato il maggior dibattito, i contrasti più violenti, anche l'uscita dall'ambito specialistico del tema, che s'è così visto subito popolarizzato sui correnti organi di stampa e attraverso altri mezzi della comunicazione di massa...
(dalla prefazione di Mainardi all'edizione italiana, leggibile qui)
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