Il metodo del candito

Osservazioni sul comportamento delle formiche.

Il metodo del candito

Messaggioda Fiabo » 24/03/2015, 11:58

Ciao a tutti, da quando abito sull'appennino bolognese sono entrato in contatto con diversi apicoltori che ho stordito di domande e dai quali ho avuto varie informazioni sull'allevamento dell'Apis mellifera.
Mi hanno spiegato che quando una colonia rimane senza regine è prassi (almeno per le persone con cui ho parlato) fargliene accettare una nuova tramite il metodo del candito, ovvero: la giovane nuova regina viene inserita nel nido dentro ad un candito (una sorta di zolletta di zucchero) e mentre le operaie mangiano il candito si abituano progressivamente all'odore della nuova regina, una volta liberata dallo zucchero la regina è quasi sempre accettata dalla colonia senza problemi.
Mi chiedevo per curiosità se qualcuno di voi avesse mai fatto un tentativo del genere con le formiche e quali fossero stati gli esiti.
Colonie in allevamento: Crematogaster scutellaris, Temnothorax sp., Tetramorium sp., Camponotus truncatus, Messor capitatus.
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Re: Il metodo del candito

Messaggioda benderthefender » 24/03/2015, 14:08

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Re: Il metodo del candito

Messaggioda entoK » 24/03/2015, 15:08

Sì è noto che gli apicoltori usino metodi simili, mettendo cassette separate temporaneamente per abituare le operaie: qualcosa sull'argomento delle api era già stato scritto.

Io ho fatto un tentativo di adozione di regina fra due specie molto simili (genere Lasius) recentemente e PARE abbia avuto successo (sto aspettando di vederne i frutti nelle ultime settimane). Il metodo che ho usato potrebbe aver funzionato in realtà per una coincidenza, ma ne scriverò appena ho tempo nei diari. Il problema è che ci sono molte variabili e noi abbiamo a che fare con molte specie diverse e perciò manca "la letteratura" al riguardo per tutti i casi e le variabili.

L'adozione si presume non sia in principio qualcosa di così strano per molte specie di formiche che subiscono la fondazione parassita da parte di altre specie, anche se ovviamente questi tentativi di fondazione vanno a segno raramente con successo perfino in natura. Inoltre l'adozione di regine estranee non pare essere un tabù per specie poliginiche.

Questo però non toglie che l'operazione di adozione di una regina sperimentata da noi allevando, resti comunque il più delle volte un'incognita dal punto di vista del successo e un'operazione molto rischiosa da tentare solo in assenza di più sicure alternative per riprendere una regina.
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