Polyergus rufescens - fondazione in cattività
Polyergus rufescens - fondazione in cattività
Metto in comune un mini diario che aggiorno a cominciare da oggi, 20 marzo.
A settembre, il buon Luca mi ha passato sottobanco una bellissima regina Polyergus rufescens, provenienza Oasi La Francesa, Carpi.
Per quanto io stimi difficile allevare questa specie, per ovvi motivi, e dubiti di riuscire a tirar su una colonia fiorente, non posso resistere alla tentazione di sperimentare tutte le fasi di fondazione artificiale di una colonia di queste formiche.
Sappiamo che la fondazione reale avviene in maniera diversa: le regine neosciamate seguono di nascosto le spedizioni di caccia di un esercito e approfittando del caos generato dai feromoni di panico che mandano in tilt le difese nemiche, penetrano nella cella della regina e la uccidono con un colpo secco delle mandibole falciformi. Prese di sorpresa e soggiogate da una tempesta di feromoni, le operaie delle specie ausiliarie preferite accettano e servono fedelmente la nuova regina che, disponendo di una popolazione numerosa al suo servizio, ha la possibilità di partorire un primo esercito di letali guerriere, sufficienti a compiere le prime spedizioni di saccheggio nei nidi vicini.
Questo avviene grazie anche all'operosità delle ausiliarie, e alla loro esistenza piuttosto longeva, che da tutto il tempo necessario a sfornare in alcuni mesi almeno 4-500 operaie Polyergus. Pensiamo sia il minimo indispensabile per poter attuare una spedizione di guerra di questa specie, che conta sulla sorpresa, sui suddetti feromoni di propaganda, e su capacità militari superiori al comune modo di combattere delle specie del genere Formica.
Invece qui ci troviamo davanti uno sparuto gruppo di Formica cunicolaria, circa 20, a cui Luca ha fornito una cinquantina di bozzoli della stessa specie.
Faccio andare in ibernazione la mini colonia, con una cinquantina o poco più di operaie, curando solo la parte umidità, all'incirca a novembre 2011.
Sappiamo che F. cunicolaria non fa un vero e proprio letargo, ma rallenta semplicemente attività. Così quando riporto in casa la colonia, stipata in un nido di accrescimento in gasbeton, le formiche sono già effettivamente attive e affamate.
Così dopo circa 10 giorni di attività tutto sommato normale, in cui le operaie si alimentano prendendo anche una notevole dose di proteine (1 grillo) noto un ingrossamento del gastro della regina, altrimenti piuttosto piccolo.
La tengo d'occhio e ieri finalmente vedo le prime uova.
Stamattina posso contare almeno una dozzina, forse 15 uova trasportate come al solito in pacchetto.
La regina è ancora gonfia, per cui spero in nuove deposizioni, perché da esperienze precedenti, sembra che questa deponga a fasi alterne, e finché non vede nuovi bozzoli attorno a sé, non passa alla fase successiva. Questo secondo la teoria per cui ogni operaia Polyergus necessita di circa 10 ausiliarie.
Vedremo prossimamente se questi dati si riconfermeranno.
Tengo il nido caldo, ma non troppo.
Le ausiliarie sono ben nutrite e attive, e circondano spesso la regina leccandola continuamente.
Appena possibile rifornirò la colonia prelevando bozzoli all'altra mia colonia fiorente di F. cunicolaria, dove in perfetta sincronia, la regina ha già deposto almeno un centinaio di uova fresche.
A settembre, il buon Luca mi ha passato sottobanco una bellissima regina Polyergus rufescens, provenienza Oasi La Francesa, Carpi.
Per quanto io stimi difficile allevare questa specie, per ovvi motivi, e dubiti di riuscire a tirar su una colonia fiorente, non posso resistere alla tentazione di sperimentare tutte le fasi di fondazione artificiale di una colonia di queste formiche.
Sappiamo che la fondazione reale avviene in maniera diversa: le regine neosciamate seguono di nascosto le spedizioni di caccia di un esercito e approfittando del caos generato dai feromoni di panico che mandano in tilt le difese nemiche, penetrano nella cella della regina e la uccidono con un colpo secco delle mandibole falciformi. Prese di sorpresa e soggiogate da una tempesta di feromoni, le operaie delle specie ausiliarie preferite accettano e servono fedelmente la nuova regina che, disponendo di una popolazione numerosa al suo servizio, ha la possibilità di partorire un primo esercito di letali guerriere, sufficienti a compiere le prime spedizioni di saccheggio nei nidi vicini.
Questo avviene grazie anche all'operosità delle ausiliarie, e alla loro esistenza piuttosto longeva, che da tutto il tempo necessario a sfornare in alcuni mesi almeno 4-500 operaie Polyergus. Pensiamo sia il minimo indispensabile per poter attuare una spedizione di guerra di questa specie, che conta sulla sorpresa, sui suddetti feromoni di propaganda, e su capacità militari superiori al comune modo di combattere delle specie del genere Formica.
Invece qui ci troviamo davanti uno sparuto gruppo di Formica cunicolaria, circa 20, a cui Luca ha fornito una cinquantina di bozzoli della stessa specie.
Faccio andare in ibernazione la mini colonia, con una cinquantina o poco più di operaie, curando solo la parte umidità, all'incirca a novembre 2011.
Sappiamo che F. cunicolaria non fa un vero e proprio letargo, ma rallenta semplicemente attività. Così quando riporto in casa la colonia, stipata in un nido di accrescimento in gasbeton, le formiche sono già effettivamente attive e affamate.
Così dopo circa 10 giorni di attività tutto sommato normale, in cui le operaie si alimentano prendendo anche una notevole dose di proteine (1 grillo) noto un ingrossamento del gastro della regina, altrimenti piuttosto piccolo.
La tengo d'occhio e ieri finalmente vedo le prime uova.
Stamattina posso contare almeno una dozzina, forse 15 uova trasportate come al solito in pacchetto.
La regina è ancora gonfia, per cui spero in nuove deposizioni, perché da esperienze precedenti, sembra che questa deponga a fasi alterne, e finché non vede nuovi bozzoli attorno a sé, non passa alla fase successiva. Questo secondo la teoria per cui ogni operaia Polyergus necessita di circa 10 ausiliarie.
Vedremo prossimamente se questi dati si riconfermeranno.
Tengo il nido caldo, ma non troppo.
Le ausiliarie sono ben nutrite e attive, e circondano spesso la regina leccandola continuamente.
Appena possibile rifornirò la colonia prelevando bozzoli all'altra mia colonia fiorente di F. cunicolaria, dove in perfetta sincronia, la regina ha già deposto almeno un centinaio di uova fresche.
Spoiler: mostra
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GianniBert - Messaggi: 4499
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Re: Polyergus rufescens - fondazione in cattività
Bellissima...e la vedo in forma. Sta che è una meraviglia...
Una precisazione...
La tua regina viene dal formicaio che si trova davanti l' Associazione Orma...l' enorme formicaio che abbiamo filmato in questo video. E' quella che ho io che viene dall' Oasi la Francesa.
Sono comunque aree lontane si e no 1 km in linea d'aria...
Detto questo, mi sembra sia partita alla grande. La mia iniziò a deporre a fine Settembre...ma credo fosse lei una regina prematura, poichè non aveva senso che lo facesse allora.
Vedremo come si svilupperà...hai visto come sono maniacali le operaie ausiliarie verso la regina?
Una precisazione...
La tua regina viene dal formicaio che si trova davanti l' Associazione Orma...l' enorme formicaio che abbiamo filmato in questo video. E' quella che ho io che viene dall' Oasi la Francesa.
Sono comunque aree lontane si e no 1 km in linea d'aria...
Detto questo, mi sembra sia partita alla grande. La mia iniziò a deporre a fine Settembre...ma credo fosse lei una regina prematura, poichè non aveva senso che lo facesse allora.
Vedremo come si svilupperà...hai visto come sono maniacali le operaie ausiliarie verso la regina?
Formiche in allevamento:
C.herculeanus-C.ligniperda-C.lateralis-C.vagus-C.fallax-Myrmica sabuleti-Dolicoderus quadripunctatus-M.scabrinodis-Messor capitatus-M.wasmanni-M.minor-Temnothorax unifasciatus-Crematogaster scutellaris-Polyergus rufescens-Lasius emarginatus-L. flavus-Lasius niger-Lasius umbratus-Lasius fuliginosus-Pheidole pallidula-Solenopsis fugax
C.herculeanus-C.ligniperda-C.lateralis-C.vagus-C.fallax-Myrmica sabuleti-Dolicoderus quadripunctatus-M.scabrinodis-Messor capitatus-M.wasmanni-M.minor-Temnothorax unifasciatus-Crematogaster scutellaris-Polyergus rufescens-Lasius emarginatus-L. flavus-Lasius niger-Lasius umbratus-Lasius fuliginosus-Pheidole pallidula-Solenopsis fugax
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Luca.B - Messaggi: 5905
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Re: Polyergus rufescens - fondazione in cattività
Devo dire che erano più appiccicate nel primo periodo. Ora le stanno intorno, ma senza sembrare totalmente soggiogate. Noto che questa formica è disturbata più di altre dalla luce, ma forse è solo questione di abitudine.
Di fatto, quando la illumino, lascia al sua posizione e sembra cercare un riparo, e le operaie non la seguono fedelmente, ma sembrano occuparsi dei fatti loro, per tornare a leccarla appena si rimette in posizione tranquilla.
Comunque è molto sveglia e sembra estremamente reattiva.
Spero che non rispetti alla lettera i limiti della specie e generi qualche operaia in più del limite. In ogni caso terrò la colonia ben alimentata!
Di fatto, quando la illumino, lascia al sua posizione e sembra cercare un riparo, e le operaie non la seguono fedelmente, ma sembrano occuparsi dei fatti loro, per tornare a leccarla appena si rimette in posizione tranquilla.
Comunque è molto sveglia e sembra estremamente reattiva.
Spero che non rispetti alla lettera i limiti della specie e generi qualche operaia in più del limite. In ogni caso terrò la colonia ben alimentata!
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GianniBert - Messaggi: 4499
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- Località: Milano
Re: Polyergus rufescens - fondazione in cattività
grazie gianni della condivisione.
se quest'anno riuscissi a trovare varie regine di Formica sp. potrei pensare di allevare anche io questa specie, è veramente belle anche se la loro attività è minima.
sono curioso invece di sapere come hai ottenuto l'effetto sabbia sul gasbeton(la parete sul vetro) è veramente fantastico come effetto e contrasta bene con il bianco del materiale di fondo.
tienici aggiornati
sono stato scomunicato da TheGrammarNazi: http://www.formicarium.it/forum/viewtopic.php?f=51&t=4639&start=15#p58033
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feyd - Messaggi: 5748
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Re: Polyergus rufescens - fondazione in cattività
Credo che dipenda anche dal fatto di avere le uova...
Anche a me, nel momento in cui iniziarono ad esserci, molte operaie iniziarono ad essere meno prese dalla regina.
Feyd, il problema con questa specie è che non basta un nido solo in parallelo. In natura ho contato che un formicaio maturo depreda dai 300 ai 500 bozzoli al giorno...per tutti i giorni e per quasi 5 mesi. L'anno scorso ho dato alla mia colonia qualche migliaio di bozzoli...e ancora ho si e no 50 soldati.
Fuori dal contesto naturale di predazione dei formicai bersaglio, è una specie molto noiosa. I soldati nel formicaio non fanno nulla e addirittura li ho visti fuggire davanti ad una Messor finita nel loro formicaio (ci hanno dovuto pensare le operaie schiavizzate a difendere il formicaio). Questo, forse, a causa del numero limitato di soldati.
Se ne parlava con Gianni...consideriamo che una regina di questa specie in natura si trova in natura con una colonia di parecchie migliaia di operaie schiave...mentre in cattività possiamo dargli ben poche operaie e ben pochi bozzoli. Quindi difficilmente vedremo in vero comportamento di Polyergus...ma avremo più che altro una colonia "parassita" a cui ogni settimana dover dare centinaia di bozzoli.
Anche a me, nel momento in cui iniziarono ad esserci, molte operaie iniziarono ad essere meno prese dalla regina.
Feyd, il problema con questa specie è che non basta un nido solo in parallelo. In natura ho contato che un formicaio maturo depreda dai 300 ai 500 bozzoli al giorno...per tutti i giorni e per quasi 5 mesi. L'anno scorso ho dato alla mia colonia qualche migliaio di bozzoli...e ancora ho si e no 50 soldati.
Fuori dal contesto naturale di predazione dei formicai bersaglio, è una specie molto noiosa. I soldati nel formicaio non fanno nulla e addirittura li ho visti fuggire davanti ad una Messor finita nel loro formicaio (ci hanno dovuto pensare le operaie schiavizzate a difendere il formicaio). Questo, forse, a causa del numero limitato di soldati.
Se ne parlava con Gianni...consideriamo che una regina di questa specie in natura si trova in natura con una colonia di parecchie migliaia di operaie schiave...mentre in cattività possiamo dargli ben poche operaie e ben pochi bozzoli. Quindi difficilmente vedremo in vero comportamento di Polyergus...ma avremo più che altro una colonia "parassita" a cui ogni settimana dover dare centinaia di bozzoli.
Formiche in allevamento:
C.herculeanus-C.ligniperda-C.lateralis-C.vagus-C.fallax-Myrmica sabuleti-Dolicoderus quadripunctatus-M.scabrinodis-Messor capitatus-M.wasmanni-M.minor-Temnothorax unifasciatus-Crematogaster scutellaris-Polyergus rufescens-Lasius emarginatus-L. flavus-Lasius niger-Lasius umbratus-Lasius fuliginosus-Pheidole pallidula-Solenopsis fugax
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Luca.B - Messaggi: 5905
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- Località: Modena
Re: Polyergus rufescens - fondazione in cattività
ma infatti ho parlato di più regine di Formica sp.
le considerazioni da te fatte sono più che corrette ed è il motivo per il quale ho ceduto la minicolonietta che avevo fatto l'anno passato.
ed in ogni caso è abbastanza naturale che non si possa avere una grande colonia di questa specie ma magari una colonia limitata anche se innaturale come cosa si può tenere.
le considerazioni da te fatte sono più che corrette ed è il motivo per il quale ho ceduto la minicolonietta che avevo fatto l'anno passato.
ed in ogni caso è abbastanza naturale che non si possa avere una grande colonia di questa specie ma magari una colonia limitata anche se innaturale come cosa si può tenere.
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feyd - Messaggi: 5748
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- Località: campagnano(RM)
Re: Polyergus rufescens - fondazione in cattività
Che belle foto, grazie Gianni!
Le Polyergus rufescens sono molto più interessanti viste in natura, bello assistere ad una loro razzia, da manuale della guerriglia, roba da fare invidia a qualsiasi forze speciali, determinazione, sorpresa, forza e rapidità.
L'estate scorsa ho assistito casualmente a due attacchi e sono rimasto molto colpito e ammirato , i video non danno le stesse senzazioni.
Le Polyergus rufescens sono molto più interessanti viste in natura, bello assistere ad una loro razzia, da manuale della guerriglia, roba da fare invidia a qualsiasi forze speciali, determinazione, sorpresa, forza e rapidità.
L'estate scorsa ho assistito casualmente a due attacchi e sono rimasto molto colpito e ammirato , i video non danno le stesse senzazioni.
Lasius paralienus - Lasius emarginatus
Tetramorium sp. - Aphaenogaster sp.
Crematogaster scutellaris - Solenopsis fugax - Camponotus ligniperda
Camponotus fallax - Dolichoderus quadripunctatus
Tetramorium sp. - Aphaenogaster sp.
Crematogaster scutellaris - Solenopsis fugax - Camponotus ligniperda
Camponotus fallax - Dolichoderus quadripunctatus
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zambon - Messaggi: 2751
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- Località: Bologna
Re: Polyergus rufescens - fondazione in cattività
feyd ha scritto:
ed in ogni caso è abbastanza naturale che non si possa avere una grande colonia di questa specie ma magari una colonia limitata anche se innaturale come cosa si può tenere.
Certo, si può fare...ma la questione è se ne vale la pena.
La mia colonia ha quasi 2 anni ormai. Praticamente a livello comportamentale è come tenere una colonia di Formica cunicularia, se non per l'inconveniente di dovergli settimanalmente dare bozzoli (che vanno cercati e non sempre è facile...l'anno scorso ci perdevo interi pomeriggi).
A parte questo, vedi qualche soldato che semplicemente resta tutto il giorno fermo a testa in giù in qualche cella...completamente fermo. L'unica cosa che sa fare è aprire la bocca e mangiare.
E' anche vero che sono ancora pochi soldati...e, magari, aumentando si innesca qualche comportamento nuovo (come l'istinto di predazione di bozzoli)...ma per ora ancora nulla.
Vedremo come si comporterà quest'anno...
Per ora la cosa più "eccitante" che questa colonia mi potrà fornire è una comparazione con i dati raccoldi da Gianni...
Non so, quindi, se in condizioni normali (quindi non per scopi didattici e/o scientifici) questa specie valga la pena di essere allevata.
Personalmente penso che ci sono molte più specie che, in cattività, sono più interessanti...mentre direi che in natura non ha eguali.
Formiche in allevamento:
C.herculeanus-C.ligniperda-C.lateralis-C.vagus-C.fallax-Myrmica sabuleti-Dolicoderus quadripunctatus-M.scabrinodis-Messor capitatus-M.wasmanni-M.minor-Temnothorax unifasciatus-Crematogaster scutellaris-Polyergus rufescens-Lasius emarginatus-L. flavus-Lasius niger-Lasius umbratus-Lasius fuliginosus-Pheidole pallidula-Solenopsis fugax
C.herculeanus-C.ligniperda-C.lateralis-C.vagus-C.fallax-Myrmica sabuleti-Dolicoderus quadripunctatus-M.scabrinodis-Messor capitatus-M.wasmanni-M.minor-Temnothorax unifasciatus-Crematogaster scutellaris-Polyergus rufescens-Lasius emarginatus-L. flavus-Lasius niger-Lasius umbratus-Lasius fuliginosus-Pheidole pallidula-Solenopsis fugax
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Luca.B - Messaggi: 5905
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Re: Polyergus rufescens - fondazione in cattività
beh luca posso solo che concordare con te su quanto hai detto, il fatto però è che se riuscissi a far partite bene qualche colonietta di formica sp. potrei avere una buona base di bozzoli, sopratutto se almeno una colonia la tengo poliginica e faccio loro adottare bozzoli per farla partire a pieno ritmo già dal primo anno , e potrei magari provare ad osservare qualche raid in cattività dopo il primo anno, ma è tutto in fase di studio e di "mi piacerebbe fare"
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feyd - Messaggi: 5748
- Iscritto il: 7 lug '11
- Località: campagnano(RM)
Re: Polyergus rufescens - fondazione in cattività
Ho spesso fantasticato sulla possibilità di riprodurre e osservare "indoor” un raid di amazzoni... magari decidendo anche le modalità in cui si sarebbe svolta l'incursione!
E' impossibile non farsi prendere dal miraggio di poter assistere da vicino e attraverso mitici tubi trasparenti, e poi dietro i vetri del formicaio artificiale, agli atti di questo spettacolo cruento della natura...
In realtà sappiamo che le difficoltà da superare per mettere in atto una incursione guidata in artificiale sono notevoli.
Non che non si possa assistere a un furto localizzato, magari su scala ridotta. Ma poi?
Il Prof. Grasso ci ha spiegato che per "generare” la colonna d'assalto, già sono necessari un minimo di 5 metri di spazio dal nido bersaglio; inoltre abbiamo le esperienze di PomAnt con Formica sanguinea, dove la possibilità che la colonia da depredare alla fine venga interamente distrutta (è sempre difficile prevedere se lo scontro si risolverà in una predazione o in una battaglia campale) è sempre presente. Non si può intervenire durante uno scontro, se ci scappa di mano la situazione!
E' pur vero che F. sanguinea e Polyergus sono psichicamente e militarmente diverse, ma se un centinaio di sanguinea gli hanno sterminato una colonia di più di 1000 fusca, cosa potrebbero fare 100-200 Polyergus messe nelle condizioni non ideali di potersi ritirare indisturbate come in natura?
La cosa va studiata molto bene, non solo sul piano pratico, visto che già allestire un impianto che permetta la manovra di una piccola truppa di amazzoni non è facile e richiede molto spazio, ma anche sul piano della previdenza: quante incursioni ci si può permettere di far attuare a una colonia, e su quanti nidi artificiali?
Sarebbe bello poter andare in giro per giardini e prati, piazzare il proprio nido personale di amazzoni a distanza di nidi liberi di Formica, e vedere cosa succede... ma quanti di noi hanno tempo e possibilità di prendersi una vacanza simile per tutta l'estate?
Io per conto mio sono relativamente preoccupato di poter garantire a questa colonia sperimentale il minimo benessere sufficiente a poter crescere fino a una stabilità che la mantenga gestibile... Di più non oso pensare, perché certamente non sono in grado di fornire a una colonia matura di amazzoni i bozzoli necessari al suo sostentamento!
Nemmeno con una fiorente colonia di ausiliarie come quella che ho ora!
E' impossibile non farsi prendere dal miraggio di poter assistere da vicino e attraverso mitici tubi trasparenti, e poi dietro i vetri del formicaio artificiale, agli atti di questo spettacolo cruento della natura...
In realtà sappiamo che le difficoltà da superare per mettere in atto una incursione guidata in artificiale sono notevoli.
Non che non si possa assistere a un furto localizzato, magari su scala ridotta. Ma poi?
Il Prof. Grasso ci ha spiegato che per "generare” la colonna d'assalto, già sono necessari un minimo di 5 metri di spazio dal nido bersaglio; inoltre abbiamo le esperienze di PomAnt con Formica sanguinea, dove la possibilità che la colonia da depredare alla fine venga interamente distrutta (è sempre difficile prevedere se lo scontro si risolverà in una predazione o in una battaglia campale) è sempre presente. Non si può intervenire durante uno scontro, se ci scappa di mano la situazione!
E' pur vero che F. sanguinea e Polyergus sono psichicamente e militarmente diverse, ma se un centinaio di sanguinea gli hanno sterminato una colonia di più di 1000 fusca, cosa potrebbero fare 100-200 Polyergus messe nelle condizioni non ideali di potersi ritirare indisturbate come in natura?
La cosa va studiata molto bene, non solo sul piano pratico, visto che già allestire un impianto che permetta la manovra di una piccola truppa di amazzoni non è facile e richiede molto spazio, ma anche sul piano della previdenza: quante incursioni ci si può permettere di far attuare a una colonia, e su quanti nidi artificiali?
Sarebbe bello poter andare in giro per giardini e prati, piazzare il proprio nido personale di amazzoni a distanza di nidi liberi di Formica, e vedere cosa succede... ma quanti di noi hanno tempo e possibilità di prendersi una vacanza simile per tutta l'estate?
Io per conto mio sono relativamente preoccupato di poter garantire a questa colonia sperimentale il minimo benessere sufficiente a poter crescere fino a una stabilità che la mantenga gestibile... Di più non oso pensare, perché certamente non sono in grado di fornire a una colonia matura di amazzoni i bozzoli necessari al suo sostentamento!
Nemmeno con una fiorente colonia di ausiliarie come quella che ho ora!
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GianniBert - Messaggi: 4499
- Iscritto il: 15 dic '10
- Località: Milano
Re: Polyergus rufescens - fondazione in cattività
beh da questo punto di vista io ho la piena possibilità di far fare raid all'esterno all'eventuale colonia che potrei avere, mi basterebbe posizionare il nido fuori casa, avendo un giardino più che grande e nessun pericolo di disinfestazioni, effettivamente sarebbe proprio un ideona, anche perche credo che questa specie non sia per nulla incline a traslocare e con un nido fatto abbastanza bene non ne dovrebbe neanche avere la necessità una volta abituata alla luce.
ottima idea gianni, cosi si potrebbe studiare il comportamento all'interno del nido e vedere come partono i raid da dentro
ottima idea gianni, cosi si potrebbe studiare il comportamento all'interno del nido e vedere come partono i raid da dentro
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feyd - Messaggi: 5748
- Iscritto il: 7 lug '11
- Località: campagnano(RM)
Re: Polyergus rufescens - fondazione in cattività
la precedente esperienza da chi è stata fatta? da pom ant? io non ricordo nè riesco a trovare il link. qualcuno può postarlo please?
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quercia - Messaggi: 3605
- Iscritto il: 8 mag '11
- Località: matera
Re: Polyergus rufescens - fondazione in cattività
Grazie Gianni per questo Diario. è interessante anche perché in confronto con quello di Luca e Feyd. Anche sul forum slovacco c'è qualcosa su Polyergus rufescens. Ora dovrò leggerlo con attenzione.
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Milos - Messaggi: 549
- Iscritto il: 27 feb '11
- Località: Roma
Re: Polyergus rufescens - fondazione in cattività
Ha deposto ancora. Le uova sono più di 20-25, e l'addome è sempre gonfio.
Provo a tenerle moderatamente calde, e spero non mi sfugga la schiusa. Sarebbe utile avere dati abbastanza precisi in proposito.
Per Luca: è possibile che una deposizione autunnale con poche ausiliarie abbia sfalsato le percezioni della tua precedente regina? Questa non sembra per ora aver problemi a limitare le nascite...
Potrebbe essere che in casi del genere l'ibernazione sia una pausa necessaria, o auspicabile...
Provo a tenerle moderatamente calde, e spero non mi sfugga la schiusa. Sarebbe utile avere dati abbastanza precisi in proposito.
Per Luca: è possibile che una deposizione autunnale con poche ausiliarie abbia sfalsato le percezioni della tua precedente regina? Questa non sembra per ora aver problemi a limitare le nascite...
Potrebbe essere che in casi del genere l'ibernazione sia una pausa necessaria, o auspicabile...
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GianniBert - Messaggi: 4499
- Iscritto il: 15 dic '10
- Località: Milano
Re: Polyergus rufescens - fondazione in cattività
Si...potrebbe.
Era il discorso che ti facevo quando ci siamo sentiti...ed il motivo per cui questo inverno le ho mandate in ibernazione e ora sono ancora in cantina.
Le lascerò, come le Camponotus hercoleanus e Camponotus ligniperda, a temperatura ambiente...e lascerò che vivano la stagione così come accade in natura.
La regina che ho io iniziò a deporre dopo meno di 20 giorni dal ritrovamento (ritrovamento il 23/08/2010, prime uova viste il 10/09/2010). Non si fermò durante l'inverno. Arrivò quindi all'estate più "stanca". Spesso abbiamo parlato del fatto che, in certe specie, la stasi invernale influenza il numero di uova deposte durante l'anno. Potrebbe benissimo essere stato quello il fattore.
Ho riguardato il mio diario:
- 22/09/2010 contavo anche io una 20na di uova. Con circa 70 operaie ausiliarie al seguito.
- 03/10/2010 prima larve e 3 grappoli di uova da circa 20 uova ognuno;
- 12/10/2010 Primi bozzoli ancora parecchie uova e vari bozzoli e larve;
- 17/11/1010 Primo soldato...la regina si ferma di deporre e alcune operaie mangiano almeno 10 bozzoli (contenenti maschi);
-19/11/2010 Uccisione di altri maschi prima dell' uscita da bozzoli;
- 08/01/2011 La regina riparte a deporre (da li in poi meno uova e legate al numero di bozzoli...almeno così sembra).
Quindi sembra che anche la tua, come la mia, stia partendo alla grande ma solo dopo avviene questo "controllo" sulla base dei bozzoli. Inoltre sarà interessante vedere se anche tu avrai la nascita di maschi alati.
Era il discorso che ti facevo quando ci siamo sentiti...ed il motivo per cui questo inverno le ho mandate in ibernazione e ora sono ancora in cantina.
Le lascerò, come le Camponotus hercoleanus e Camponotus ligniperda, a temperatura ambiente...e lascerò che vivano la stagione così come accade in natura.
La regina che ho io iniziò a deporre dopo meno di 20 giorni dal ritrovamento (ritrovamento il 23/08/2010, prime uova viste il 10/09/2010). Non si fermò durante l'inverno. Arrivò quindi all'estate più "stanca". Spesso abbiamo parlato del fatto che, in certe specie, la stasi invernale influenza il numero di uova deposte durante l'anno. Potrebbe benissimo essere stato quello il fattore.
Ho riguardato il mio diario:
- 22/09/2010 contavo anche io una 20na di uova. Con circa 70 operaie ausiliarie al seguito.
- 03/10/2010 prima larve e 3 grappoli di uova da circa 20 uova ognuno;
- 12/10/2010 Primi bozzoli ancora parecchie uova e vari bozzoli e larve;
- 17/11/1010 Primo soldato...la regina si ferma di deporre e alcune operaie mangiano almeno 10 bozzoli (contenenti maschi);
-19/11/2010 Uccisione di altri maschi prima dell' uscita da bozzoli;
- 08/01/2011 La regina riparte a deporre (da li in poi meno uova e legate al numero di bozzoli...almeno così sembra).
Quindi sembra che anche la tua, come la mia, stia partendo alla grande ma solo dopo avviene questo "controllo" sulla base dei bozzoli. Inoltre sarà interessante vedere se anche tu avrai la nascita di maschi alati.
Formiche in allevamento:
C.herculeanus-C.ligniperda-C.lateralis-C.vagus-C.fallax-Myrmica sabuleti-Dolicoderus quadripunctatus-M.scabrinodis-Messor capitatus-M.wasmanni-M.minor-Temnothorax unifasciatus-Crematogaster scutellaris-Polyergus rufescens-Lasius emarginatus-L. flavus-Lasius niger-Lasius umbratus-Lasius fuliginosus-Pheidole pallidula-Solenopsis fugax
C.herculeanus-C.ligniperda-C.lateralis-C.vagus-C.fallax-Myrmica sabuleti-Dolicoderus quadripunctatus-M.scabrinodis-Messor capitatus-M.wasmanni-M.minor-Temnothorax unifasciatus-Crematogaster scutellaris-Polyergus rufescens-Lasius emarginatus-L. flavus-Lasius niger-Lasius umbratus-Lasius fuliginosus-Pheidole pallidula-Solenopsis fugax
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