[Foto-DIARIO] Camponotus nylanderi

[andreabrio]

è enorme!!

[mayx]

Inolte, ci terrei a precisare una cosa, viste le recenti discussioni sul forum. A differenza di quel che "sembra" avvenire per le Camponotus vagus, le C. nylanderi non mangiano l'involucro dei bozzoli, ma li ammassano all'uscita delle provette

[mayx]

Ho controllato la colonietta più piccola, quella con due operaie: la regina ha deposto ben 12 uova! Ha aspettato di avere le due operaie nate e, forse invogliata dalle gocciolone di miele che ho somministrato in questi giorni, ha deciso ce era il caso di deporre nuovamente. Vedremo se adesso lo sviluppo sarà più veloce.

Nell'altra colonia invece restano ancora dei bozzoli da "sfarfallare". Ci sono diverse uova cresciutelle, già allungatesi. Non riesco a vedere nuove deposizioni.

Il miele le attrae particolarmente: quando metto lo stuzzicadenti con la punta piena per lasciare cadere la goccia in provetta in pratica si attaccano già allo stuzzicadenti stesso Con la differenza tra le due colonie che già facevo notare: quella di due operaie (la numero 2) poi finisce subito la goccia, e la regina partecipa avidamente. L'altra colonia (la numero 1) invece si avvicina e poi lascia perdere. La consumeranno quando le rimetto al buio, con calma. Si tratta di scelte e differenze che non mi spiego ancora bene. Vedremo

[mayx]

Major di C. micans all'attacco

Giorni fa feci una sciocchezza. Incuriosito dal modo che la regina della colonia 1 aveva di attaccare stuzzicadenti con i quali somministravo il cibo e cotton fioc per pulire via (li azzannava ferocemente senza lasciarli più) decisi di inserire nella grande provetta (non quelle per le urine) una major di C. micans trovata in giro che avevo prelevato per l'identificazione. La mia regina è circa 1.7-1.8cm, la major era circa 0.9. Inoltre erano presenti 5 operaie che ero sicuro avrebbero dato una mano!
Sono stato sciocco forse, lo so.
Appena inserita la major questa e la regina al primo contatto aprono le mandibole di scatto. Poi la regina comincia a "spingere" la major in modo strano, senza usare le mandibole per afferrarla dall'alto come avrebbepotuto fare con semplicità. La major nel frattempo tenta di azzannarla! Le operaie n tutto questo....scappano impaurite verso il cotone che tappava la provetta. Ad un certo punto la major prende la zampa centrale destra della regina...e non la molla più! La regina sembrav impotente! Non cercava nemmeno di azzannarla, eppure muovendosi son sicuro avrebbe potuto fa qualcosa (era la zampa, mica il peziolo!!).
Capendo che avevo corso uno sciocco rischio, che una major forse era troppo, decido di salvare la mia regina e con uno stuzzicadenti cerco di porre fine al tutto. Ma la major non si staccava! Ho dovuto purtroppo ucciderla con lo stuzzicadenti...ma nemmeno moribonda lasciava la presa.
Una volta morta ho dovuto pazientemente staccarla dalla zampa (incredibilmente intatta) della regina con bisturi e lente "aprendole" le mandibole bloccate (e che resistenza opponevano!!!).
Mi domando adesso se sia normale un comportamento così...spaventato di una specie di Camponotus che dovrebbe essere tra le più grandi autoctone.
Le operaie di prima generazione scappano così di solito? Ci sono altre spiegazioni?

[enrico]

In una fase così embrionale della colonia é più che normale.. in natura a questo punto solo un caso assolutamente straordinario potrebbe portare ad un evento simile!! Le colonie piccole evitano a tutti i costi lo scontro.. non solo, lo spirito di sacrificio per la collettività delle formiche ha anche quello i suoi limiti, e le operaiette minor della giovane colonia hanno preferito pensare a sè stesse spaventate da un simile nemico!
Esperimenti di questo tipo li eviterei.. soprattutto in questa fase. Fra l'altro in provetta credo che l'acido formico della "cugina" introdotta possa anche avere un effetto amplificato venendo a concentrarsi in uno spazio piccolo e chiuso!

[mayx]

Le colonie piccole evitano a tutti i costi lo scontro.. non solo, lo spirito di sacrificio per la collettività delle formiche ha anche quello i suoi limiti, e le operaiette minor della giovane colonia hanno preferito pensare a sè stesse spaventate da un simile nemico!

Sul fatto che sono da evitare concordo. Sul fatto invece che le operaie pensino a se stesse indifferenti alle sorti della regina è un paradosso per me. La loro vita dipende comunque dalla regina, in qualche modo (Darwinianamente parlando poi)

[enrico]

E' vero che la continuazione della specie é nelle mani della regina (a parte le uova trofiche ma davvero non so con che speranze con una colonia così piccola), però le operaie sono sempre individui. E come tali l'istinto di sopravvivenza agisce su di loro..
Credo che sia un argomento interessante e ci siano notevoli differenze fra specie e specie..ma comunque superorganismo non significa organismo, é qualcosa di molto simile sotto tutti gli aspetti, ma comunque é un'unità fatta di tanti singoli......

[mayx]

E' vero che la continuazione della specie é nelle mani della regina (a parte le uova trofiche ma davvero non so con che speranze con una colonia così piccola), però le operaie sono sempre individui. E come tali l'istinto di sopravvivenza agisce su di loro..
Credo che sia un argomento interessante e ci siano notevoli differenze fra specie e specie..ma comunque superorganismo non significa organismo, é qualcosa di molto simile sotto tutti gli aspetti, ma comunque é un'unità fatta di tanti singoli......

Dal punto di vista etologico sarebbe interessante capirlo. Sinceramente mi piacerebbe avere il commento di un esperto
Certo non si può non considerare il tuo ragionamento Enrico, anche se credo che avolte (non so se per ogni specie) l'immedesimazione con l'organismo sia quasi totale! Almeno nelle forme più "evolute" di formiche, magari non nelle "primitive australiane"

[enrico]

Sì sicuramente alle volte é così.. l'esempio osservato che per primo mi passa per la testa é quello delle Pheidole e della loro unione che fa la forza ma che pure a volte costa la vita a un paio di operaie..che ciò nonostante sono generalmente (soprattutto in colonie grandi dove diventano anche più "sacrificabili") sempre molto temerarie. Aspettiamo comunque anche altri pareri!

Poi so poco in natura delle interazioni fra le due specie, magari c'é anche lì qualche indizio in più (anche se quanto ho pensato e scritto fino ad ora secondo me basta a giustificare tutto).

[quercia]

Le colonie piccole evitano a tutti i costi lo scontro.. non solo, lo spirito di sacrificio per la collettività delle formiche ha anche quello i suoi limiti, e le operaiette minor della giovane colonia hanno preferito pensare a sè stesse spaventate da un simile nemico!

Sul fatto che sono da evitare concordo. Sul fatto invece che le operaie pensino a se stesse indifferenti alle sorti della regina è un paradosso per me. La loro vita dipende comunque dalla regina, in qualche modo (Darwinianamente parlando poi)

sono operaie di prima generazione, apparte quello che gli detta il dna non hanno nessuna esperienza nè coscienza del mondo esterno, come vuoi che reagiscano?? si terrorizzano a morte introducendo una zanzara morta, figurati con un esperta major.......
le regine sono regine non combattenti per quanto grandi possano essere
ti è andata bene

[LUomoNero]

La loro vita dipende comunque dalla regina

Questo mito mi è caduto quando ho visto la mia colonia di A. schurri fare a pezzi la propria regina...

[andreabrio]

Ciao, avevo letto che i bozzoli non li mangiavano ma li ammassavano in un punto ben preciso, ma le mie Camponotus nylanderi li divorano

[mayx]

Mmh, io li ho visti mettere da parte. Posso chiederti da dove vengono le tue regine? Le mie due che hanno fondato stesso comportamento per ora.

[andreabrio]

Le ho prese via internet, da un sito italiano! penso siano dalle tue parti! in effetti è strana come cosa.. comunque sono certo che le mangiano, le ho viste di persona!!

[mayx]

Non lo metto in dubbio
Magari sarà da comprendere la motivazione di questo differente comportamento. Osserverò meglio in futuro le mie due colonie per vedere se magari quella di non mangiare i bozzoli sia una abitudine costante, o magari legata ad altri fattori.