Colonia di Camponotus vagus by Giannibert
Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert
Da settembre a oggi non ci sono più stati tentativi di fuga.
L'attività della colonia è calata molto lentamente. Ancora oggi ci sono una ventina di operaie in arena, apparentemente attive, ma ormai isolate dal resto della colonia, ora vi mostro come.
Anche l'anno scorso si era verificato questo comportamento, ma in dimensioni ridotte. L'ipotesi che siano formiche destinate a morire ai primi, decisi freddi, rimane. Almeno finché non avviene qualche scoperta che apra nuovi fronti.
Tutta la colonia si è ritirata nel settore centrale del nido, che, come sapete, è diviso in tre lastre di legno di 1,5 cm (in definitiva almeno 3 cm effettivi di spessore proteggono il nucleo centrale); la facciata di mezzo è la meglio protetta dal freddo, e qui si trova una quantità imprecisata di formiche. Piccoli gruppi sono sparsi anche qua e là, sotto la protezione esterna di fogli di polistirolo a contatto del vetro.
Gli accessi al settore più ritirato sono stati bloccati da un accumulo massiccio di ghiaia e detriti vari che occludono gli “spifferi”. Il fatto è che la disposizione particolare della ghiaia esterna sembra accumulata per forza di cose dalle formiche che si sono isolate all'esterno!
Una scelta volontaria di sacrificarsi? Un'azione inconsapevole di separarsi dall'odore della compagne?
Le temperature di Milano in questo periodo non sono mai scese vicino allo zero, anche se nel garage dove tengo le colonie ibernate è sicuramente un po' più caldo.
Tutte le colonie qui raccolte (Camponotus vagus (2), Formica cunicularia, Formica sanguinea e Polyergus rufescens) sono relativamente inattive. Le formiche sembrano in realtà sveglie, ma immobili se non entrano in allarme a causa di vibrazioni esterne.
L'attività della colonia è calata molto lentamente. Ancora oggi ci sono una ventina di operaie in arena, apparentemente attive, ma ormai isolate dal resto della colonia, ora vi mostro come.
Anche l'anno scorso si era verificato questo comportamento, ma in dimensioni ridotte. L'ipotesi che siano formiche destinate a morire ai primi, decisi freddi, rimane. Almeno finché non avviene qualche scoperta che apra nuovi fronti.
Tutta la colonia si è ritirata nel settore centrale del nido, che, come sapete, è diviso in tre lastre di legno di 1,5 cm (in definitiva almeno 3 cm effettivi di spessore proteggono il nucleo centrale); la facciata di mezzo è la meglio protetta dal freddo, e qui si trova una quantità imprecisata di formiche. Piccoli gruppi sono sparsi anche qua e là, sotto la protezione esterna di fogli di polistirolo a contatto del vetro.
Gli accessi al settore più ritirato sono stati bloccati da un accumulo massiccio di ghiaia e detriti vari che occludono gli “spifferi”. Il fatto è che la disposizione particolare della ghiaia esterna sembra accumulata per forza di cose dalle formiche che si sono isolate all'esterno!
Una scelta volontaria di sacrificarsi? Un'azione inconsapevole di separarsi dall'odore della compagne?
Le temperature di Milano in questo periodo non sono mai scese vicino allo zero, anche se nel garage dove tengo le colonie ibernate è sicuramente un po' più caldo.
Tutte le colonie qui raccolte (Camponotus vagus (2), Formica cunicularia, Formica sanguinea e Polyergus rufescens) sono relativamente inattive. Le formiche sembrano in realtà sveglie, ma immobili se non entrano in allarme a causa di vibrazioni esterne.
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GianniBert - Messaggi: 4494
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert
Anche la mini colonia che mi hai passato in estate sta facendo la stessa identica cosa , sono 50 circa e 5 operaie sono costantemente in arena e hanno bloccato l'ingresso del mini nido con frammenti di legno , ci avevo pensato anche io che sarebbero morte con il freddo , noto che sono tutte minor , forse le prime nate?
le tue in arena sono di varie caste?
le tue in arena sono di varie caste?
In allevamento : Camponotus ligniperda, C. cruentatus, C. nylanderi, Formica cunicularia, F. fusca,F. lemani, Polyergus rufescens, Lasius platythorax, Lasius paralienus, Tetramorium caespitum, Temnothorax alienus, T. exilis, T. recedens, Pheidole pallidula
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Dorylus - Messaggi: 5128
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert
Le mie fanno poco testo, perché ormai sono così tante che le caste e le differenti età non sono verificabili. Il primo anno nessuna si era isolata, e il secondo solo le minor.
Questo potrebbe confermare in via ufficiosa il fatto che potrebbero essere formiche vecchie o per qualche motivo votate al sacrificio...
Questo potrebbe confermare in via ufficiosa il fatto che potrebbero essere formiche vecchie o per qualche motivo votate al sacrificio...
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GianniBert - Messaggi: 4494
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert
Confermo nella mia colonia che dovrebbe superare di poco i 100 esemplari nessuna è rimasta isolata in arena.
Fondazione
1 regine da far identificare con covata
Colonie
Camponotus vagus con covata e 50 operaie
Lasius niger circa sessanta operaie e grossa covata
C.scutellaris regina e più di 10 operaie x 2
P. pallidula 20 operaie e circa 50 tra larve e pupe
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C.scutellaris regina e più di 10 operaie x 2
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Cloud - Messaggi: 795
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert
Queste formiche in cattività vivono piuttosto a lungo, quindi credo che le prime nate possano campare tranquillamente almeno due anni...
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GianniBert - Messaggi: 4494
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert
Per tutti quelli che possono essere interessati, ho aggiornato la scheda Nido di legno per Camponotus con il nuovo progetto e modello che sto realizzando per ospitare le brutte bestie al loro risveglio a primavera...
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GianniBert - Messaggi: 4494
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert
complimenti Gianni!
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Diklos - Messaggi: 160
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- Località: Terragnolo
Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert
Grazie.
Ricordate sempre che c'è sempre da imparare dai propri errori.
A volte è semplicemente un errore di valutazione: le formiche ci sorprendono sempre.
Nessuno che conosciamo ha finora allevato colonie come noi in Italia, soprattutto per più anni consecutivi (magari avessimo più interlocutori di provata esperienza a cui attingere!), quindi ci troviamo a dover affrontare sempre nuovi problemi, perché una colonia in crescita sviluppa una personalità propria, e quello che andrà bene a me, magari non funzionerà con un altro, per materiali, dimensioni, ambientazioni... formiche differenti.
Non smettiamo mai di far circolare le nostre informazioni! Altri saranno pronte a migliorare le nostre tecniche!
Ricordate sempre che c'è sempre da imparare dai propri errori.
A volte è semplicemente un errore di valutazione: le formiche ci sorprendono sempre.
Nessuno che conosciamo ha finora allevato colonie come noi in Italia, soprattutto per più anni consecutivi (magari avessimo più interlocutori di provata esperienza a cui attingere!), quindi ci troviamo a dover affrontare sempre nuovi problemi, perché una colonia in crescita sviluppa una personalità propria, e quello che andrà bene a me, magari non funzionerà con un altro, per materiali, dimensioni, ambientazioni... formiche differenti.
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GianniBert - Messaggi: 4494
- Iscritto il: 15 dic '10
- Località: Milano
Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert
Dopo i mesi invernali in cui la colonia si è correttamente ibernata, e viste le richieste di alcune scuole di visionare i miei formicai, ho deciso di anticipare il risveglio e attuare il trasloco dal vecchio nido al nuovo.
Circa una settimana fa ho trasferito la colonia in casa.
I primi 2-3 giorni ho tenuto il nido vicino alla finestra più fredda, in seguito ho collegato i due nidi, avendo la cura di mettere quello nuovo in posizione più riscaldata.
In pochi giorni, è iniziato un traffico di formiche attraverso il lungo tubo di collegamento (un metro o poco più) e le formiche hanno iniziato ad alimentarsi, con forte preferenza per il cibo animale; hanno infatti "spazzato” una decina di grilli medi in poco tempo.
Da un giorno hanno cominciato il trasporto mutuale delle compagne per convincerle (come da manuale) a trasferirsi. Per ora non ho ancora visto la regina. Le dimensioni di molte di queste formiche sono tali da eclissare anche sua maestà, che potrebbe essere nascosta in qualsiasi raggruppamento e coperta da soldati che sfiorano i 14 mm. Il nido nuovo è stato oscurato, per renderlo gradito come nascondiglio, mentre il vecchio è alla luce e continuamente disturbato.
In circa una settimana, quasi tutta la colonia "in vista” ha operato il trasferimento; restano numerose (ma è impossibile quantificarle) formiche nelle vecchie stanze, e sicuramente una parte di popolazione occultata negli scavi della scorsa estate.
Giacché la massa più evidente ha cambiato casa (almeno 1000-1500 formiche), non mi resta che staccare i nidi e operare un trasloco forzato delle restanti, nella speranza che il loro numero mi consenta una operazione indolore... ho fin troppo presente il tempo che mi ci è voluto a snidare le fuggitive dagli stipiti della finestra quest'autunno!
Circa una settimana fa ho trasferito la colonia in casa.
I primi 2-3 giorni ho tenuto il nido vicino alla finestra più fredda, in seguito ho collegato i due nidi, avendo la cura di mettere quello nuovo in posizione più riscaldata.
In pochi giorni, è iniziato un traffico di formiche attraverso il lungo tubo di collegamento (un metro o poco più) e le formiche hanno iniziato ad alimentarsi, con forte preferenza per il cibo animale; hanno infatti "spazzato” una decina di grilli medi in poco tempo.
Da un giorno hanno cominciato il trasporto mutuale delle compagne per convincerle (come da manuale) a trasferirsi. Per ora non ho ancora visto la regina. Le dimensioni di molte di queste formiche sono tali da eclissare anche sua maestà, che potrebbe essere nascosta in qualsiasi raggruppamento e coperta da soldati che sfiorano i 14 mm. Il nido nuovo è stato oscurato, per renderlo gradito come nascondiglio, mentre il vecchio è alla luce e continuamente disturbato.
In circa una settimana, quasi tutta la colonia "in vista” ha operato il trasferimento; restano numerose (ma è impossibile quantificarle) formiche nelle vecchie stanze, e sicuramente una parte di popolazione occultata negli scavi della scorsa estate.
Giacché la massa più evidente ha cambiato casa (almeno 1000-1500 formiche), non mi resta che staccare i nidi e operare un trasloco forzato delle restanti, nella speranza che il loro numero mi consenta una operazione indolore... ho fin troppo presente il tempo che mi ci è voluto a snidare le fuggitive dagli stipiti della finestra quest'autunno!
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GianniBert - Messaggi: 4494
- Iscritto il: 15 dic '10
- Località: Milano
Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert
Immagino la fatica! È interessante leggere perché anche i nuovi utenti, o persone che come me hanno colonie di massimo un anno, vedono il consumo di una colonia matura, da tempo sto pensando di ridurre al minimo le colonie che posseggo. Contanto che le Solenopsis fugax , le Temnothorax sp. e le Camponotus truncatus non creano mega colonie.
Aspetto con ansia, a fine trasloco, foto del nuovo nido abitato.
Aspetto con ansia, a fine trasloco, foto del nuovo nido abitato.
In fondazione:
Solenopsis sp.
Piccole colonie:
Camponotus cruentatus
Lasius (Lasius)
Camponotus sp. ( probabile C. barbaricus)
Solenopsis sp.
Piccole colonie:
Camponotus cruentatus
Lasius (Lasius)
Camponotus sp. ( probabile C. barbaricus)
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Bremen - Messaggi: 2448
- Iscritto il: 20 mar '12
- Località: Bilbao, Spagna
Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert
Ho praticamente terminato il trasferimento.
Le formiche non sono tante quante credevo, forse le dimensioni, la velocità e il colore ingannano l'occhio, facendole sembrare più numerose. Direi che in questo momento la colonia conta 1500-2000 operaie circa (ma non ci scommetto!).
Appena possibile vi delizierò postando le foto del nido nuovo popolato, e le condizioni in cui hanno ridotto quello vecchio!
Per la cronaca: mi si stanno spellando pollice e indice, per aver maneggiato troppe guerriere incavolate!
Le formiche non sono tante quante credevo, forse le dimensioni, la velocità e il colore ingannano l'occhio, facendole sembrare più numerose. Direi che in questo momento la colonia conta 1500-2000 operaie circa (ma non ci scommetto!).
Appena possibile vi delizierò postando le foto del nido nuovo popolato, e le condizioni in cui hanno ridotto quello vecchio!
Per la cronaca: mi si stanno spellando pollice e indice, per aver maneggiato troppe guerriere incavolate!
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GianniBert - Messaggi: 4494
- Iscritto il: 15 dic '10
- Località: Milano
Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert
La colonia è trasferita.
E' stato meno faticoso e difficile del previsto, anche grazie allo spostamento spontaneo della massa; restavano circa 300 operaie, che ho rovesciato in un enorme contenitore e recuperato una ad una.
Purtroppo mi sono accorto poi, da una foto, che nel nido, appiccicate alle pareti di alcune gallerie, c'erano delle minuscole larve, che sicuramente saranno andate perse.
Ora come ora, la massa di formiche è così fitta nel nido, che non riesco a vedere se esiste una covata nascosta; se è presente è sicuramente una covata autunnale. Uova niente, ancora.
Ho rovesciato semplicemente le recalcitranti in arena. Nella notte si sono trasferite tranquillamente nel nido. Per alcune ore hanno messo in atto grandi pulizie personali, soprattutto nei riguardi delle sorelle più bistrattate. L'odore di acido formico in casa era notevole, e i miei polpastrelli presentavano tracce di erosione.
La vecchia struttura, aperta, contiene ancora qualche centinaio di operaie nascoste in ogni dove. Alcune di queste si sono comportate in maniera assolutamente diversa dall'indole del resto della colonia: dove la massa dimostra aggressività e intraprendenza, le ultime sono timorose e rifiutano di abbandonare le stanze e la struttura stessa. Ho dovuto estrarle a forza con un pennellino, o sottoponendo il legno ad una doccia finale.
Per estrarre le ultime senza danneggiarle, ho dovuto rimuovere ogni ripiano e divisorio, mettendo in mostra il lavoro compiuto l'estate precedente dalla colonia. Si possono vedere con una certa chiarezza le tecniche di scavo operate: seguono certe venature deboli, levigando perfettamente le superfici.
E' interessante notare che molte di queste gallerie sono state scavate esattamente al di là dei listelli di legno che fungevano da ripiani, come se volessero semplicemente nascondersi alla vista.
E' stato meno faticoso e difficile del previsto, anche grazie allo spostamento spontaneo della massa; restavano circa 300 operaie, che ho rovesciato in un enorme contenitore e recuperato una ad una.
Purtroppo mi sono accorto poi, da una foto, che nel nido, appiccicate alle pareti di alcune gallerie, c'erano delle minuscole larve, che sicuramente saranno andate perse.
Ora come ora, la massa di formiche è così fitta nel nido, che non riesco a vedere se esiste una covata nascosta; se è presente è sicuramente una covata autunnale. Uova niente, ancora.
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Ho rovesciato semplicemente le recalcitranti in arena. Nella notte si sono trasferite tranquillamente nel nido. Per alcune ore hanno messo in atto grandi pulizie personali, soprattutto nei riguardi delle sorelle più bistrattate. L'odore di acido formico in casa era notevole, e i miei polpastrelli presentavano tracce di erosione.
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La vecchia struttura, aperta, contiene ancora qualche centinaio di operaie nascoste in ogni dove. Alcune di queste si sono comportate in maniera assolutamente diversa dall'indole del resto della colonia: dove la massa dimostra aggressività e intraprendenza, le ultime sono timorose e rifiutano di abbandonare le stanze e la struttura stessa. Ho dovuto estrarle a forza con un pennellino, o sottoponendo il legno ad una doccia finale.
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Per estrarre le ultime senza danneggiarle, ho dovuto rimuovere ogni ripiano e divisorio, mettendo in mostra il lavoro compiuto l'estate precedente dalla colonia. Si possono vedere con una certa chiarezza le tecniche di scavo operate: seguono certe venature deboli, levigando perfettamente le superfici.
E' interessante notare che molte di queste gallerie sono state scavate esattamente al di là dei listelli di legno che fungevano da ripiani, come se volessero semplicemente nascondersi alla vista.
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GianniBert - Messaggi: 4494
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- Località: Milano
Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert
grande gianni
è incredibile il lavoro di erosione del legno messo in atto, sono scavi millimetrici
è incredibile il lavoro di erosione del legno messo in atto, sono scavi millimetrici
sono stato scomunicato da TheGrammarNazi: http://www.formicarium.it/forum/viewtopic.php?f=51&t=4639&start=15#p58033
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feyd - Messaggi: 5748
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert
...è pazzesco ciò che son riuscite ha fare ... mi aggiungo hai complimenti
1 regina Camponotus sp.
2 regine di Tetramorium sp.con bozzoli è larve
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umberto - Messaggi: 815
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert
Che bellezza!
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enrico - Messaggi: 1631
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