Dubbi sulla Camponotus ligniperda

Osservazioni sul comportamento delle formiche.

Dubbi sulla Camponotus ligniperda

Messaggioda Priscus » 11/05/2013, 18:19

Eccovi alcune foto della bestiona in questione (circa 2 cm):

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Il mio dubbio riguarda il loro habitat e soprattutto il materiale giusto per un eventuale formicaio.

Continuo a leggere che questa è una specie che predilige un formicaio in legno, ma io non sono assolutamente d'accordo. Questa specie è fortemente presente nel mio territorio, io ho trovato questa regina in particolare a 30m da casa mia camminava dealata in cerca di un luogo dove fondare a più di 1000m slm.

Sono hanno che controllo le colonie di C.ligniperda che vivono attorno a casa mia e non ho mai trovato un solo loro formicaio dentro ad un albero. Tutti i formicai che ho scoperto stanno alla base di un albero tutt'altro che morente, approfondendo le ricerche e osservando la colonia che risiede sotto al mio faggio centenario, ho potuto osservare molto bene le loro abitudini.
Questa colonia, come tutte le altre che ho potuto monitorare in natura, hanno la colonia posta nel terreno e hanno come fonte primaria di cibo la mielata di afide che si procurano salendo sul grosso faggio. Si vedono continuamente operaie e medie che salgono lungo il tronco scariche e che tornano verso il formicaio con il gastro pieno di mielata. Certamente non disdegnano gli insetti che gli porgo (di solito cavallette e grilli che mi procuro nei prati li attorno) ma la loro attività al suolo è veramente minima, tutto attorno alla base del faggio si vedono altre specie con frenetiche attività ma loro le ignorano completamente. L'unico accesso al nido è fortemente sorvegliato da major e operaie che stanno ferme all'entrata senza esplorare i dintorni.

L'unica anomalia di questo monotono comportamento l'ho notata nei mesi più caldi (Luglio Agosto), in questo periodo, forse per problemi dovuti al metabolismo accelerato o alla scarsità di acquea, oltre al continuo andirivieni sul faggio una fila di operaie si è fatta strada sul terreno sino ad una altro albero distante una 10 di metri, una acacia in particolare, dove percorrendo il tronco vanno a rifornirsi dai parassiti come fanno col faggio.

CONCLUDENDO:
Io ritengo che le loro abitudini alimentari e la loro scarsa presenza sul terreno abbia portato a crederla una specie che fonda nel legno, come le C.truncatus ad esempio, ma in realtà loro preferiscono fondare nel terreno a poca distanza dalla loro fonte di cibo primaria.
Altre specie che scavano e fondano nel legno prediligono tronchi fatiscenti o marci, notevolmente più facili da scavare ed adatti alla nidificazione.
Le C.ligniperda invece prediligono alberi sani e rigogliosi, alberi che possono tranquillamente ospitare una grande colonia di afidi senza risentirne e garantire mielata anche in periodi di grande siccità grazie alle lunghe radici. Il faggio io lo conosco bene, ne taglio 100 quintali l'anno per il riscaldamento e vi garantisco che l'unico modo di scavarci dentro è usare una motosega con la catena ben affilata, ci sono pochi legni che posso vantare una tale compattezza e resistenza, sono più che convinto che nemmeno formiche grandi come queste possano scavare agilmente in una pianta sana.
Secondo me questa specie è stata collegata agli alberi a causa delle loro abitudini alimentari ma la specie predilige fondare nel terreno che più offrire un notevole riparo a formiche che posso gestire temperature ben al disotto dello 0 scavando in profondità in qualcosa di ben più morbido di un sano e rigoglioso faggio.

Ditemi pure le vostre considerazioni/opinioni/critiche a riguardo :smile:
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Re: Dubbi sulla Camponotus ligniperda

Messaggioda winny88 » 11/05/2013, 18:36

Lo stile di nidificazione è proprio questo descritto da te ed è in comune per esempio col cugino Camponotus vagus. C'è quasi sempre in ogni nido una porzione grossa terricola sottostante e il resto in un albero, vivo o morto fa non troppa differenza. Le regine fondano anche tranquillamente al suolo, tipo sotto sassi, ma prima o poi la colonia cerca il contatto col legno. Non vedo perché dovrebbe esserci un errore, tutto questo le rende perfettamente delle specie legnaiole, semplicemente non disdegnano usufruire anche del suolo sottostante.
Il faggio io lo conosco bene, ne taglio 100 quintali l'anno per il riscaldamento e vi garantisco che l'unico modo di scavarci dentro è usare una motosega con la catena ben affilata, ci sono pochi legni che posso vantare una tale compattezza e resistenza, sono più che convinto che nemmeno formiche grandi come queste possano scavare agilmente in una pianta sana.

Non ci giurerei :lol: . Significherebbe sottovalutarle. Ti assicuro che Camponotus vagus scava perfettamente legni vitali durissimi, come per esempio il pino mediterraneo. Il nome "ligniperda" significa proprio "rodilegno" e dire che è un errore il fatto che nidifichino scavando nel legno, anche il più duro, potrebbe sembrare un po' irriverente nei confronti degli autori che hanno trattato questa specie. Sottovalutare le loro capacità di scavo nel legno può costare un giorno vedersele per casa. Prendi Gianni che ha fatto questa esperienza pur senza sottovalutarle minimamente :)

PS: la regina è bellissima *_*. Vedo un piccolo schiacciamento della bozza occipitale destra. Insolito! Forse procurato al momento della cattura :-?
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Re: Dubbi sulla Camponotus ligniperda

Messaggioda Priscus » 11/05/2013, 19:01

Scavare in una pianta sana, specialmente quando la colonia dipende proprio da quella pianta mi pare controproducente, uccidere la pianta scavandoci dentro sarebbe più dannoso che altro per la colonia, il contatto col legno che richiedono è evidentemente rivolto hai parassiti che vivono sulla pianta non all'esigenza di fondare/scavare nel legno.

Un formicaio in legno, secondo me, non è assolutamente necessarrio. Io credo che per tenerle in cattività l'ideale sia un formicaio di gesso o terra al limite. Dire che necessitano di un formicaio in legno, come spesso ho letto, non è corretto secondo mè. Loro usano gli alberi come fonte di sostentamento, se gli viene fornito miele di ape, o mielata di afide addirittura, sono convinto che per loro un nido in gesso andrebbe più che bene e non sarebbe assolutamente "innaturale" per loro.

Non so dirti quale legno abbia usato Gianni per il formicaio, ma ti garantisco che il faggio stagionate è duro come un osso, per mettersi a scavarlo dovrebbero essere davvero disperate, credo che lo farebbero solo se la colonia ne avesse davvero la necessità come se ad esempio si fossero accorte che non c'è altro modo per espandere il nido della colonia. In natura questo non sarebbe successo, se poniamo un nido di legno duro adiacente ad un terrario scavabile, credo proprio che loro scaverebbero nel terrarrio e non nel legno. ;)
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Re: Dubbi sulla Camponotus ligniperda

Messaggioda Bremen » 11/05/2013, 19:08

Chiedi a LucaB che fine hanno fatto i pali in legno nell'oasi...già il nome come dice winny è indicativo, scavano il legno, non tanto da uccidere la pianta, un albero (centenario in più) può vivere benissimo con una parte scavata da formiche, molto probabilmente la regina si trova pure nella parte in legno, pensa alle Lasius sp. non sempre nidificano vicino agli alberi, eppure mangiano melata, perchè, se fosse cosi necessario stare vicino, non lo farebbero pure loro? Io penso che prima di escludere totalmente studi sulle formiche bisognerebbe avere ancora più prove. Il fatto che hai notato che l'entrata non è direttamente nel legno non significa che non ci siano dentro...
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Re: Dubbi sulla Camponotus ligniperda

Messaggioda winny88 » 11/05/2013, 19:10

Scavare in un albero non significa per niente ucciderlo :) . Il giorno che sarai costretto a tagliare un albero dove le vedi nidificare sotto vedrai quante ne usciranno dal legno.

Infatti per nidi artificiali non tutti usano il legno per queste specie, non è mai stato detto che è indispensabile. Vari utenti allevano per esempio i vagus in altri materiali e se giri sul web trovi molti esempi anche con ligniperda.

Se sei convinto della loro incapacità di scavare in un faggio vitale... Non so che dire. Cerca davvero però di non sottovalutarle troppo ;)
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Re: Dubbi sulla Camponotus ligniperda

Messaggioda Priscus » 11/05/2013, 19:16

winny88 ha scritto:Scavare in un albero non significa per niente ucciderlo :) . Il giorno che sarai costretto a tagliare un albero dove le vedi nidificare sotto vedrai quante ne usciranno dal legno.


E' proprio questo che contesto, 100 quintali l'anno per 20 anni fanno 200 tonnallate di faggio, spesso e volentieri ho tagliato piante con un nido di C.ligniperda sotto, ma dal tronco di una pianta sana (tagliato alla base) non è mai uscita neanche una formica. Io non so chi ha fatto gli studi e non so nemmeno se stava parlando delle formiche di cui parlo io (stessa formica a 200Km di distanza potrebbe avere abitudini diverse). Ma sono piuttosto sicuro di quello che sto dicendo :smile:
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Re: Dubbi sulla Camponotus ligniperda

Messaggioda PomAnt » 11/05/2013, 22:24

bella domanda.
alle volte anche i nomi scentifici vengono dati dopo una conoscenza appena accenata.
personalmente posso dire di aver visto pochi nidi di C.ligniperda , ma ne ricordo un paio proprio sotto le radici di un'albero sano, ma non le ha mai viste occuparsi di melata di afidi per esempio e quasi sempre le ho viste vagare solitarie piuttosto che in fila indiana.
più che cercare una risposta definitiva credo che sia divertente cercare di raccogliere più dati possibile...
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Re: Dubbi sulla Camponotus ligniperda

Messaggioda tulindo » 11/05/2013, 23:16

Scusate...non posso definirmi esperto ma... Siamo sicuri che quella della foto sia una C. ligniperda? 1000m slm e il fatto che sia tutta nera mi fa più pensare ad una C. herculeanus.

EDIT: Figura di emmenthal... avevo visto le foto sul telefonino e li non si notavano le caratteristiche sfumature rossastre :)
Ultima modifica di tulindo il 13/05/2013, 10:13, modificato 1 volta in totale.
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Re: Dubbi sulla Camponotus ligniperda

Messaggioda winny88 » 12/05/2013, 1:08

No, no, è Camponotus ligniperda, si vede dalle foto la sfumatura rossa sul primo segmento gastrico ed è caratteristica solo delle regine (e anche delle operaie) di ligniperda. Lo si trova benissimo anche oltre i 1000 m. :)
quasi sempre le ho viste vagare solitarie piuttosto che in fila indiana.

Certo, tutti i Camponotus foraggiano in solitaria senza formare file :)
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Re: Dubbi sulla Camponotus ligniperda

Messaggioda Priscus » 12/05/2013, 16:14

tulindo ha scritto:Scusate...non posso definirmi esperto ma... Siamo sicuri che quella della foto sia una C. ligniperda? 1000m slm e il fatto che sia tutta nera mi fa più pensare ad una C. herculeanus.


L'identificazione è sicura, lo era già grazie hai dettagli che ha elencato winny, ora sono nate le prime operaie è loro sono un'ulteriore conferma.
Ecco le foto (la colonia ha un anno di vita):
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Posso anche aggiungere che le C. herculeanus non le ho mai viste a queste altitudini, ma leggermente sotto e in zone maggiormente assolate si (da 800m slm in giù precisamente, in boschi di cerro, spesso i nidi erano scavati nel legno, il più delle volte su ceppe tagliate o piante morte), credo che tra le 2 specie le C.ligniperda siano sicuramente le più "montanare".

Per quanto riguarda il mio dubbio, direi che ancora non sono convinto, stavo pensando di progettare un formicaio composto sia da legno che da gasbeton. Osservare quale lato prediligano per posizionarsi non dimostrerebbe nulla in realtà, ma sono curioso di vedere cosa faranno.
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Re: Dubbi sulla Camponotus ligniperda

Messaggioda Bremen » 12/05/2013, 17:20

È una buona idea, certe che per farci uscire una teoria si dovrebbe testare su varie colonie, ma sicuramente la colonia si sposta dove sta comoda, anche se il fattore umidità può far portare le larve sul gasbeton!
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Re: Dubbi sulla Camponotus ligniperda

Messaggioda winny88 » 12/05/2013, 17:49

In realtà è Camponotus herculeanus che mediamente si porta un po' più in alto, ma sono sottigliezze :-D . Entrambe le specie hanno una grossa porzione di areale che si interseca e nel quale si trovano benissimo tutte e due. Solo gli herculeanus vanno anche un po' oltre. I ritrovamenti che descrivi anche alcune centinaia di metri sotto i 1000 s.l.m. sono comunque normalissimi :)
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Re: Dubbi sulla Camponotus ligniperda

Messaggioda Priscus » 13/05/2013, 1:08

Praticamente tutte le specie che allevo, vengono dalla montagna su cui vivo, a parte le messor trovate a 600m.
1000m non è un'altitudine eccessiva per diversi generi e specie, in ogni caso le ho cercato spesso quelle adorabili bestione nere, ma qui i boschi sono decisamente dominio delle C.ligniperda. Come la collina assolata di fronte alla montagna è molto più popolata dalla C.herculeanus, ma probabilmente si tratta della normale distribuzione nel territorio. In ogni caso trovo le due specie davvero belle. In formiche così grosse il comportamento sociale è molto diverso e questo forse è l'unico difetto. Trovo il poderoso gioco di squadra delle specie più piccole molto più interessante da osservare.

In ogni caso lo sviluppo della covata è abbastanza lento, avrò tempo di fare il formicaio in questione, la parte in gasbeton simulerà il terreno, è normale che verrà usato per inumidire il formicaio. E' anche per questo che credo che il gasbeton sia meglio del legno per la loro fondazione. Alla fine si tratta di capire quale soluzione sia il migliore ambiente artificiale, quello che succede in natura è evidentemente diverso.
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Re: Dubbi sulla Camponotus ligniperda

Messaggioda Bremen » 13/05/2013, 10:55

Si certo, ci sono tanti che allevano Pheidole nel plexiglas o altri materiali artificiali, in natura mai lo farebbero, io pero penso che così ci perdiamo qualcosa, faccio un esempio un po' lontano, ho avuto acquari per qualche anno, quando vai in un negozio vedi esemplari di Betta splendens tranquillissimi in vasche comunitarie spoglie, fermi e tranquilli...li porti a casa riproduci un ambiente naturale per loro il più possibile e tempo una settimana e diventano predatori infallibili, cosa cambia? In un ambiente asettico nel negozio, con luci puntante decine di pesci che nuotano, perdono la loro natura, in un ambiente simile alla natura acquistano i loro istinti...non vorrei che snaturando completamente o in parte le abitudini di una colonia rischiamo di perderci parte dei loro comportamenti, io preferirei provare prima di decidere un tipo di formicaio.
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