Le caste delle formiche
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Re: Le caste delle formiche
Ottima precisazione Winny,
io aggiungerei la lettura di questo estratto per spiegare meglio in cosa consistano le partenogenesi (arrenotoca, telitoca, etc.)... http://www.luciopesce.net/zoologia/parten.html
Quali sono, invece, le specie di formiche che hanno partenogenesi telitoca?

Quali sono, invece, le specie di formiche che hanno partenogenesi telitoca?
„L'uomo nella sua arroganza si crede un'opera grande, meritevole di una creazione divina. Più umile, io credo sia più giusto considerarlo discendente degli animali.“ _Charles Darwin.
http://pikaia.eu/
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Sara75 - Messaggi: 2218
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Re: Le caste delle formiche
Ce ne sono molte!
Innanzitutto noi parliamo di partenogenesi telitoca quando intendiamo la produzione di altre femmine, anche se nella specie vengono prodotti usualmente anche maschi. Ma esistono anche specie in cui i maschi non vengono mai prodotti (o almeno non sono stati riscontrati, del resto potenzialmente ogni specie può produrre un individuo aploide) e la partenogenesi quindi riguarda solo le femmine (e quindi è telitochia propriamente detta).
Un esempio di specie telitoca dove non sono mai stati riscontrati maschi e in cui è dimostrato con analisi genetiche che le operaie sono cloni (genotipicamente identiche) della madre fondatrice è Mycocepurus smithii. Un altro esempio analogo di cui mi ricordo che parlammo (fu linkato anche un articolo) è Cerapachys biroi. In questa specie occasionalmente compare qualche maschio, ma questi sono completamente superflui dato che in ogni colonia c'è un individuo dominante che produce prole identica per telitochia.
Innanzitutto noi parliamo di partenogenesi telitoca quando intendiamo la produzione di altre femmine, anche se nella specie vengono prodotti usualmente anche maschi. Ma esistono anche specie in cui i maschi non vengono mai prodotti (o almeno non sono stati riscontrati, del resto potenzialmente ogni specie può produrre un individuo aploide) e la partenogenesi quindi riguarda solo le femmine (e quindi è telitochia propriamente detta).
Un esempio di specie telitoca dove non sono mai stati riscontrati maschi e in cui è dimostrato con analisi genetiche che le operaie sono cloni (genotipicamente identiche) della madre fondatrice è Mycocepurus smithii. Un altro esempio analogo di cui mi ricordo che parlammo (fu linkato anche un articolo) è Cerapachys biroi. In questa specie occasionalmente compare qualche maschio, ma questi sono completamente superflui dato che in ogni colonia c'è un individuo dominante che produce prole identica per telitochia.

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winny88 - Messaggi: 9044
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Re: Le caste delle formiche
piccola curiosità.. ma voi siete degli scienziati o avete ricopiato il libro di scienze ^^ ihihi è tutto davvero interessantissimo ma non pensavo di arrivare fino a questi livelli di conoscenza così approfonditi! non vedo l'ora di venire all'entomodena 

Una delle cose che mi ha fatto appassionare alla mirmecofilia è il film "Alien" :_:
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Alex Alex - Messaggi: 983
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Re: Le caste delle formiche

Non ho terminato - ahimè - gli studi in Scienze Naturali ma la passione ė rimasta. In compenso leggo molto, moltissimo!

„L'uomo nella sua arroganza si crede un'opera grande, meritevole di una creazione divina. Più umile, io credo sia più giusto considerarlo discendente degli animali.“ _Charles Darwin.
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Sara75 - Messaggi: 2218
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- Località: Genova
Re: Le caste delle formiche
credo proprio che se tutto va bene manterrò queste due, ora hanno entrambe cominciato a deporre e sono tenerissime nel modo in cui si prendono cura della covata °w° sempre sopra ad accarezzare le ovette col loro corpo, Queen Mary (temnothorax) è estremamente tranquilla anche quando la controllo ogni tanto, non presenta il minimo stress neanche maneggiando la provetta e fissandola a lungo. Queen Margaret (tetramorium) anche lei è soddisfatta della sua fondazione, ma quando la osservo è un pò spaesata, ieri le ho mostrate con fierezza ad un amico e lei si è messa a spostare le uova, mi ha fatto una gran tenerezza ^w^ ho capito che ha bisogno di essere lasciata in pace.
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Alex Alex - Messaggi: 983
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Re: Le caste delle formiche
Questa cosa della telitochia nelle formiche mi affascina, e siccome non ne sapevo abbastanza, ho spulciato un po' in rete ed ho trovato molto materiale in proposito, ovviamente nulla in italiano, ma mi sono un po' arrangianta a tradurre ed ho letto studi molto interessanti.
Uno in particolare riguarda una specie di formica (che viene definita invasiva e infestante quasi come la Monomorium pharaonis), la cosiddetta "formica pazza" o precisamente Paratrechina longicornis.
Praticamente ha una riproduzione molto particolare, i tassi di ricombinazione genetica sono molto bassi, ma riesce ad evitare ( o limitare) la frequenza di fenotipi dannosi nonostante l'altissima consanguineità, mantenendo differenze notevoli nelle frequenze alleliche.
Infatti le operaie sono prodotte con la consueta riproduzione sessuale tra regine e maschi, le regine sono invece cloni identici delle madri ( nate tramite partenogenesi telitoca apomittica, cioè ameiotica, in cui l'uovo subisce una sola divisione di maturazione), mentre i maschi non ereditano gli alleli materni ma sono identici geneticamente ai padri.
Di conseguenza è praticamente impossibile avere consanguineità genetica poiché i genomi di regine e maschi rimangono completamente separati.
Le operaie, diploidi, combinano nel loro genotipo alleli sia dalla linea materna che paterna nel corso delle generazioni. In questo modo le regine, attere e confinate nel nido, possono accoppiarsi anche coi loro fratelli, producendo prole con un livello di omozigosi paragonabile a quello risultante da un accoppiamento con un maschio scelto casualmente nella popolazione.
La segregazione completa dei pool genici maschili e femminili permette alle regine di eludere i costi associati alla consanguineità, contemporaneamente permette di azzerare i rischi dovuti alle sciamature e alla conseguente perdita di un buon numero di regine. Un ottimo pre-adattamento che le porta ad essere vincenti grazie al loro successo adattativo.
Avevo letto tempo fa anche uno studio sui Rotiferi bdelloidei (Philodina roseola), i quali si servono per sopperire alla mancanza di scambio di informazione genetica, di un meccanismo (effetto Meselson), che consiste nell'utilizzare le stesse proteine per funzioni diverse. In questo modo riescono ad adattarsi all'ambiente mutevole anche senza i benefici dello scambio genetico della riproduzione sessuata.
Praticamente le mutazioni riescono ad accumularsi nel tempo in modo indipendente nei due alleli di un dato locus, portando gli individui ad avere buoni livelli di eterozigosi, e ad incorrere in speciazioni non meno di specie a riproduzione sessuata.
La norma in biologia, è proprio l'assenza di normalità!
Uno in particolare riguarda una specie di formica (che viene definita invasiva e infestante quasi come la Monomorium pharaonis), la cosiddetta "formica pazza" o precisamente Paratrechina longicornis.
Praticamente ha una riproduzione molto particolare, i tassi di ricombinazione genetica sono molto bassi, ma riesce ad evitare ( o limitare) la frequenza di fenotipi dannosi nonostante l'altissima consanguineità, mantenendo differenze notevoli nelle frequenze alleliche.
Infatti le operaie sono prodotte con la consueta riproduzione sessuale tra regine e maschi, le regine sono invece cloni identici delle madri ( nate tramite partenogenesi telitoca apomittica, cioè ameiotica, in cui l'uovo subisce una sola divisione di maturazione), mentre i maschi non ereditano gli alleli materni ma sono identici geneticamente ai padri.
Di conseguenza è praticamente impossibile avere consanguineità genetica poiché i genomi di regine e maschi rimangono completamente separati.
Le operaie, diploidi, combinano nel loro genotipo alleli sia dalla linea materna che paterna nel corso delle generazioni. In questo modo le regine, attere e confinate nel nido, possono accoppiarsi anche coi loro fratelli, producendo prole con un livello di omozigosi paragonabile a quello risultante da un accoppiamento con un maschio scelto casualmente nella popolazione.
La segregazione completa dei pool genici maschili e femminili permette alle regine di eludere i costi associati alla consanguineità, contemporaneamente permette di azzerare i rischi dovuti alle sciamature e alla conseguente perdita di un buon numero di regine. Un ottimo pre-adattamento che le porta ad essere vincenti grazie al loro successo adattativo.
Avevo letto tempo fa anche uno studio sui Rotiferi bdelloidei (Philodina roseola), i quali si servono per sopperire alla mancanza di scambio di informazione genetica, di un meccanismo (effetto Meselson), che consiste nell'utilizzare le stesse proteine per funzioni diverse. In questo modo riescono ad adattarsi all'ambiente mutevole anche senza i benefici dello scambio genetico della riproduzione sessuata.
Praticamente le mutazioni riescono ad accumularsi nel tempo in modo indipendente nei due alleli di un dato locus, portando gli individui ad avere buoni livelli di eterozigosi, e ad incorrere in speciazioni non meno di specie a riproduzione sessuata.
La norma in biologia, è proprio l'assenza di normalità!

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Sara75 - Messaggi: 2218
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- Località: Genova
Re: Le caste delle formiche
Scusate l'intromissione, io commento questo post solo per fare i miei complimenti a Sara..
Ogni suo commento è una spiegazione perfettamente comprensibile è allo stesso tempo complicatissima, una piccola porzione di scienza.
Sto sfogliando tutti i tuoi messaggi, e da ognuno apprendo qualcosa.
Complimenti ancora
Ogni suo commento è una spiegazione perfettamente comprensibile è allo stesso tempo complicatissima, una piccola porzione di scienza.
Sto sfogliando tutti i tuoi messaggi, e da ognuno apprendo qualcosa.
Complimenti ancora

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bengala - Messaggi: 442
- Iscritto il: 20 nov '13
- Località: Firenze
Re: Le caste delle formiche
Ma grazie! Mi fa molto piacere di riuscire ad interessare con i miei "sproloqui"!
Non ho le competenze per fare didattica, ma mi piace discutere delle cose che mi appassionano e su cui mi documento.

Non ho le competenze per fare didattica, ma mi piace discutere delle cose che mi appassionano e su cui mi documento.

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Sara75 - Messaggi: 2218
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