Allevamento alternativo di cibo vivo

Allevamento alternativo di cibo vivo

Messaggioda Lox » 03/02/2014, 18:14

Ciao ragazzi, sono ormai giorni che leggo qualsiasi discussione mi capiti sotto occhio e in attesa che arrivi la mia regina faccio progetti per assicurare loro una casa e un'alimentazione il più corretta possibile.
La questione è che mi perplime è questa:

considerando assolutamente necessaria un'entrata di proteine per la colonia avevo pensato come prima opzione l'allevamento delle camole della farina tanto elogiate qui intorno
senza dubbio è una delle soluzioni più semplici ed efficaci ma ciò che mi fa vacillare è la loro velocità estrema nella riproduzione. Voglio dire, avendo una sola colonia il consumo (neanche con 10 colonie per intenderci) non coprirà il loro sviluppo provocando una sovrappopolazione di camole e di conseguenza la loro maggior occupazione di spazio.
Mi è stato suggerito di "liberarmi" delle camole in eccesso dopo un pò di tempo, il fatto è che io non vorrei farlo...così è uccidere senza motivo una marea di insetti, come tanti qui sono contrari alla compravendita di insetti dai negozi dovrebbero esserlo anche a questo.

Ora la mia domanda è, oltre a camole e grilli (molto più fastidiosi per il rumore) esiste un allevamento dall'espansione più moderata e comunque facile e adatto allo scopo? O sono le uniche opzioni disponibili e sono "condannato" a cacciare insetti per l'eternità?

grazie!!
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Re: Allevamento alternativo di cibo vivo

Messaggioda winny88 » 03/02/2014, 18:58

così è uccidere senza motivo una marea di insetti, come tanti qui sono contrari alla compravendita di insetti dai negozi dovrebbero esserlo anche a questo.

Sono insetti allevati appositamente che non costituiscono il pool selvatico e che quindi non lo intaccano. Molto diverso dal discorso di comprare formiche nei negozi che comporta un prelievo di grossi numeri di individui riproduttori dalla natura e che crea la maledetta abitudine umana di spedire (o comunque finanziare chi spedisce) fauna alloctona qua e là per il mondo con i relativi rischi ecologici.

Se il tuo intento è comunque aborrire l'uccidere gli insetti da pasto superflui (decisione che io, e credo anche altri, non condividiamo, ma sicuramente rispettiamo!) ti consiglio a questo punto di cambiare strategia. Lasciar perdere un allevamento di insetti e fornire cibo proteico alternativo alle tue colonie (es: dieta Bhatkar), oltre ovviamente alla caccia continua che hai menzionato. :)
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Re: Allevamento alternativo di cibo vivo

Messaggioda filomeno » 03/02/2014, 19:03

Gli unici insetti da pasto sono pressoché quelli e comunque il problema si ripresenterebbe lo stesso,ma se sei così "emotivo" per degli insetti puoi provare altre cose come uovo e fegato ma il cibo proteico più apprezzate dalle formiche sono gli insetti(che è il cibo più naturale)!!!
Comunque io sto allevando le Plodia interpunctella o comunemente dette tarme della farina che in realtà non le allevo ma le trovo in casa nei pacchi di riso aperti da non so quando che avevo messo in fondo al ripostiglio(diciamo che riduco un bel po' la popolazione con le mie colonie) ma naturalmente non devi usare prodotti per insetti in casa o rischi di avvelenare la colonia(se ti interessa qua c'è un sito che ti consiglia come allevarle http://www.rione.it/canarini/lancashire/afidi_it.htm )!!!
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Re: Allevamento alternativo di cibo vivo

Messaggioda Lox » 03/02/2014, 19:46

ho letto ma mi semrba esattamente la stessa cosa delle camole XD mi sa che dovrò trasformarmi in un feroce assassino di camole, per i primi tempi comunque vedrò di arrangiarmi, quando la colonia inizierà invece a essere numerosa valuterò se attrezzarmi... grazie ragazzi per le risposte!
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Re: Allevamento alternativo di cibo vivo

Messaggioda asiletto » 03/02/2014, 21:46

Ma qualcuno ha mai sperimentato questa sovrappopolazione di camole?

Io le allevo in un unico contenitore 30x30cm da un anno, riscaldato d'inverno, tengo gli adulti assieme alle larve, e mi sembra di notare che la popolazione rimanga stabile, un eccesso di pupe viene ucciso dagli adulti e immagino che anche le uova vengano in parte mangiate dalle camole.

Inoltre puoi regolarne lo sviluppo fornendo meno cibo o tenendole a temperatura ambiente (in questa stagione).

Per avere una crescita come quella che dici bisogna probabilmente allevarle intensivamente, ovvero separare i vari stadi di sviluppo.
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Re: Allevamento alternativo di cibo vivo

Messaggioda Lox » 03/02/2014, 23:52

se mi dici cosi mi tranquillizzo un pò, stavo addirittura pensando di prendermi un camaleonte a cui dare un bel pò di camole XD! allora farò cosi asiletto, grazie!
Secondo te dato che la regina mi arriverà da sola a fine febbraio, mi conviene già ora iniziare con le camole?
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Re: Allevamento alternativo di cibo vivo

Messaggioda Dorylus » 04/02/2014, 12:02

Tieni conto che se compri 100 grammi di camole ti dureranno per tutta la bella stagione anche senza riprodurle , se non le si nutre moltissimo e non le si riscalda in modo eccessivo il ciclo vitale può risultare molto lungo .
Aggiungi il fatto che una regina sola non dovrà essere alimentata finchè non nasceranno le prime operaie .
In allevamento : Camponotus ligniperda, C. cruentatus, C. nylanderi, Formica cunicularia, F. fusca,F. lemani, Polyergus rufescens, Lasius platythorax, Lasius paralienus, Tetramorium caespitum, Temnothorax alienus, T. exilis, T. recedens, Pheidole pallidula
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Re: Allevamento alternativo di cibo vivo

Messaggioda asiletto » 04/02/2014, 12:06

Secondo me puoi comprare 50 centesimi di camole e nutrirle un po', le camole che vendono come cibo vivo sono allevate su una dieta molto povera e quelle allevate in casa sono decisamente più "grasse".

Come dice Dorylus non è detto che ti servano se hai solo una regina, ma comunque puoi iniziare ad allevare le camole, il ciclo riproduttivo è abbastanza lungo e magari con le prime operaie avrai già qualche micro-camola che va molto bene per le piccole colonie.

Informati bene prima di comprare animali esotici, penso che i camaleonti non possano essere allevati con una dieta esclusiva di camole, e richiedono una certa cura :).
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Re: Allevamento alternativo di cibo vivo

Messaggioda Lox » 04/02/2014, 12:27

si si ho letto tutto, so che non mangiano solo quelle, comunque ho già abbandonato l'idea, troppo dispendioso e troppo tempo da dedicargli, non lo avrei.
lo so che la regina non mangia fino alle prime operaie, come ho detto mi sono letto tutti i topic del forum XD
comunque va bene mi attrezzo per le camole, grazie ragazzi!
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Re: Allevamento alternativo di cibo vivo

Messaggioda quercia » 07/02/2014, 16:14

Io stavo pensando di allevare camole in maniera intensiva e venderle ai negozi di pesca come esche :smile:

Alla fine le prime che ho comprato, provengono da un negozio di pesca e da qualcuno che ha fatto la mia stessa pensata :wacko:
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Re: Allevamento alternativo di cibo vivo

Messaggioda asiletto » 07/02/2014, 16:19

se non li conosci già:



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Re: Allevamento alternativo di cibo vivo

Messaggioda quercia » 07/02/2014, 16:26

WOW, this really a dirty job, e sicuramente non è tanto diverso da quello che facciamo già con altri esseri, forse anche più semplice
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Re: Allevamento alternativo di cibo vivo

Messaggioda asiletto » 09/02/2014, 23:58

Mi hai messo la pulce nell'orecchio... mi sono informato un po' sull'allevamento intensivo di Tenebrio molitor, non perché li voglia allevare anche io per venderli ma piuttosto per capire quali sono i margini dei produttori.

Uno dei pochi documenti che ho trovato (sembra che ai produttori non piaccia divulgare i propri metodi di allevamento...strano haha :) ) è questo in cui viene descritto il seguente caso:

Van den Ven, Olanda, http://www.insectenkwekerij.nl/
Allevati in contenitori 60x40 cm. (altezza sconosciuta, diciamo 20 cm)
Produzione 2-2.5 kg ogni 10 settimane per contenitore.
Umidità (60-70%, pensavo meno..) e temperatura (non divulgata) mantenute costanti tramite sistema computerizzato.
Produzione settimanale: 1500 kg.
Non hanno problemi di malattie o parassiti, ma di crescita di funghi nel substrato.

Non è ovviamente descritto il cibo fornito né la quantità di larve per scatola o il dettaglio del protocollo di allevamento utilizzato, segreti industriali...

Dai dati forniti mi sembra di capire che la produzione sia ottenuta tramite 6000 contenitori, impilandoli uno sull'altro in colonne di 8 si ha un'area di 180 mq (se non ho sbagliato il calcolo) occupata solo dai contenitori, immagino che l'area del locale di produzione sia almeno il doppio considerando lo spazio per i corridoi, i contenitori per le colonie riproduttive e un po' di strumentazione. In particolare penso sia importante l'impianto di condizionamento, per mantenere temperatura e umidità stabili.

Questo documento invece dà qualche informazione aggiuntiva sulla biologia e propone dei tassi di conversione per Tenebrio molitor e Zophobas morio, ovvero quanto cibo e quanta energia serve per produrre 1 kg di larve.

Rimanendo su Tenebrio molitor, viene detto che la vita di un coleottero adulto dura 3 mesi e che in questo periodo le femmine depongono circa 160 uova, mi viene da dire quindi che il numero di colonie riproduttive può essere relativamente basso, diciamo una colonia riproduttiva ogni 10 di allevamento.

Il tasso di conversione dipende dal cibo, utilizzando carote e granaglie si ha 2.2 ovvero servono 2.2kg di cibo per produrre un kg di larve, non male! Sempre nel documento linkato sopra viene mostrato come l'allevamento dei mealworms sia più "environmentally friendly" rispetto ad altri animali, viene prodotta meno CO2 e utilizzato meno spazio.

Ho trovato come prezzi per crusca e carote rispettivamente 0,18 e 0,4€ kg (prezzi all'ingrosso, dipende molto dalla zona e dalla quantità acquistate).

Proviamo ad ipotizzare una dieta composta all'80% di crusca e 20% carote (in peso), per produrre un kg di larve abbiamo bisogno di 2.2 kg di cibo, di cui 1.76 kg crusca e 0.44 kg carote.

Con i prezzi di prima si ha un costo di produzione al kg di 0.5€. Più l'energia necessaria per far funzionare il tutto che non so quantificare.

Le camole vengono vendute al dettaglio a 15€/kg (redbug) e più nei negozi di animali. Non conosco il prezzo all'ingrosso ma potrebbe essere la metà o un terzo? Diciamo 5€/kg?

L'affitto di un capannone di 400 mq potrebbe essere 1800 €/mese?

Il costo del riscaldamento dipende dalla temperatura ottimale per l'allevamento (non la so), dal sistema utilizzato, dalla zona climatica, dall'isolamento della struttura... diciamo 500€/mese. Probabilmente serve anche un sistema di raffreddamento in estate.

Ho tralasciato un sacco di cose come il tempo necessario per affinare la tecnica di produzione ed andare a regime, la manodopera, l'energia necessaria per il funzionamento dell'impianto, il trasporto, il magazzino, eventuali permessi necessari, l'allestimento a prova di fuga, l'investimento iniziale per partire (contenitori e caldaia ma non solo), e la mia analisi è assolutamente semplicistica, ma una idea ce la si può fare :).

Il rendimento e il prezzo di vendita al kg è molto simile a quello del pollame, l'allevamento mi sembra più semplice.

Per maggiori informazioni si possono consultare i link citati precedentemente:
* Environmental Impact of the Production of Mealworms as a Protein Source for Humans – A Life Cycle Assessment
* Large scale insect rearing in relation to animal welfare
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Re: Allevamento alternativo di cibo vivo

Messaggioda feyd » 10/02/2014, 0:10

Beh quindi alla fine risulterebbe redditizio :-D :-D

Ma sarebbe una vera e propria impresa, con capannone e quant'altro, e quindi anche permessi e tutto.
Il che mi porta a dire che in italia non sarebbe remunerativa, vista l'incidenza delle tasse sul fatturato e sul costo della manodopera :unsure: :unsure: :unsure:
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Re: Allevamento alternativo di cibo vivo

Messaggioda quercia » 12/02/2014, 23:41

Ma quale manodopera???
Lavori da solo a tempo pieno e risparmi 2 operiai, se ti serve aiuto per uno spostamento chiami uno e lo paghi a lavoro fatto.

Purtroppo ci hanno costretti a ragionare cosi :sad1:
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