Formica sanguinea in Lombardia
Re: Formica sanguinea in Lombardia
Posso confermare. Anche le mie Serviformica foraggiavano (seppur lentamente) a 2°. Preferivano liquidi zuccherini a proteine ma dopo 1-2 ore dalla somministrazione il numero di operaie in arena aumentava considerevolmente, segno che sapevano organizzarsi anche a quelle temperature.
"L'ultimo passo della ragione, è il riconoscere che ci sono un'infinità di cose che la sorpassano."
Blaise Pascal
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PomAnt - Messaggi: 2786
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Re: Formica sanguinea in Lombardia
2 Aprile 2014
Ormai la colonia è completamente attiva. Dopo alcuni giorni al caldo la regina ha deposto prima timidamente una trentina di uova, e ora queste hanno superato il centinaio. Dopo 7-10 giorni le uova si sono già schiuse e questo ha accelerato l'attività del formicaio.
Operaie anziane foraggiano tutto il giorno in superficie con la solita efficienza, catturando piccole blatte, camole e grilli (quelli opportunamente uccisi prima). Manifestano comunque una certa varietà di alimentazione. In questi giorni sto mettendo a loro disposizione briciole di torta, formaggio e fette di mela, che vengono gradite e trasportate rapidamente nel nido.
Ho pensato di mostrarvi una panoramica delle stanze interne. Avrei bisogno di una migliore illuminazione e una mano più ferma per fare un buon lavoro, ma già così rende l'idea dell'operosità di questa specie, che non ha nulla da invidiare alle altre del Genere.
A metà filmato si intravedono la stanza in cui c'è la regina e un paio di camole appena catturate.
Credo che il desiderio di cibo animale in queste formiche si manifesti anche in assenza di covata, ma bisognerebbe approfondire. Si dice che gli adulti si nutrano soprattutto di succhi zuccherini e carboidrati, e Rigato mi diceva che è normale anche si nutrano di emolinfa, ma qui io vedo che sgranocchiano cibi solidi che non mi sembrano appartenere a questa categoria. Gli insetti catturati vengono ridotti in poltiglia masticata e forse così vengono digeriti e graditi anche dagli adulti...
I gastri di queste formiche sono belli pieni, anche se le operaie cacciatrici all'esterno sono sempre smilze e velocissime.
Ormai la colonia è completamente attiva. Dopo alcuni giorni al caldo la regina ha deposto prima timidamente una trentina di uova, e ora queste hanno superato il centinaio. Dopo 7-10 giorni le uova si sono già schiuse e questo ha accelerato l'attività del formicaio.
Operaie anziane foraggiano tutto il giorno in superficie con la solita efficienza, catturando piccole blatte, camole e grilli (quelli opportunamente uccisi prima). Manifestano comunque una certa varietà di alimentazione. In questi giorni sto mettendo a loro disposizione briciole di torta, formaggio e fette di mela, che vengono gradite e trasportate rapidamente nel nido.
Ho pensato di mostrarvi una panoramica delle stanze interne. Avrei bisogno di una migliore illuminazione e una mano più ferma per fare un buon lavoro, ma già così rende l'idea dell'operosità di questa specie, che non ha nulla da invidiare alle altre del Genere.
A metà filmato si intravedono la stanza in cui c'è la regina e un paio di camole appena catturate.
Credo che il desiderio di cibo animale in queste formiche si manifesti anche in assenza di covata, ma bisognerebbe approfondire. Si dice che gli adulti si nutrano soprattutto di succhi zuccherini e carboidrati, e Rigato mi diceva che è normale anche si nutrano di emolinfa, ma qui io vedo che sgranocchiano cibi solidi che non mi sembrano appartenere a questa categoria. Gli insetti catturati vengono ridotti in poltiglia masticata e forse così vengono digeriti e graditi anche dagli adulti...
I gastri di queste formiche sono belli pieni, anche se le operaie cacciatrici all'esterno sono sempre smilze e velocissime.
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GianniBert - Messaggi: 4499
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Re: Formica sanguinea in Lombardia
Confermo che anche le mie trasformano in poltiglia gli insetti, sopratutto le camole. Ti è mai capitato di vedere la regina con un gastro dilatato? perchè a me non è mai capitato, ma non sapevo se fosse un problema della mia regina, però vedendo la tua, forse la cause è dovuta alla poliginia della specie.
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Re: Formica sanguinea in Lombardia
Il gastro si dilata notevolmente in certi periodi, ma non l'ho mai visto proprio enorme come in altre specie. La poliginia e l'incapacità di fondare autonomamente sono una possibile causa di questa limitazione.
Ma se vediamo Lasius fuliginosus, anche se la regina è incapace di fondare in solitaria, poi il gastro diventa sproporzionatamente enorme!
Ma se vediamo Lasius fuliginosus, anche se la regina è incapace di fondare in solitaria, poi il gastro diventa sproporzionatamente enorme!
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GianniBert - Messaggi: 4499
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Re: Formica sanguinea in Lombardia
Da due giorni c'è un grande lavoro nelle stanze del formicaio, molte operaie collaborano per aiutare le larve della prima generazione primaverile a filare il loro bozzolo.
Viene usato cotone misto a terra e detriti di ogni genere per creare il "letto”in cui si rotolano le larve, e le nutrici passano molto tempo a leccarle e ad ammucchiare i detriti attorno a loro.
Il lavoro si svolge in molte stanze diverse, a tutti i livelli.
I bozzoli sono molto grandi, e quasi sicuramente è segno che la colonia sta producendo in massa la prima covata di alati.
Alcune larve ancora in crescita sono enormi.
I tempi di sviluppo di questa generazione sono stati rapidissimi.
Viene usato cotone misto a terra e detriti di ogni genere per creare il "letto”in cui si rotolano le larve, e le nutrici passano molto tempo a leccarle e ad ammucchiare i detriti attorno a loro.
Il lavoro si svolge in molte stanze diverse, a tutti i livelli.
I bozzoli sono molto grandi, e quasi sicuramente è segno che la colonia sta producendo in massa la prima covata di alati.
Alcune larve ancora in crescita sono enormi.
I tempi di sviluppo di questa generazione sono stati rapidissimi.
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GianniBert - Messaggi: 4499
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Re: Formica sanguinea in Lombardia
Come misurare la forza delle nostre formiche in modo empirico?
E' un calcolo e uno sforzo che lascio ai più caparbi e precisi di noi, io mi accontento di riportare due foto di una operaia indaffarata in uno sforzo che a me è sembrato superfluo, ma che testimonia in pieno l'energia che possono sviluppare questi piccoli animali.
Qui non si tratta di spostare il peso specifico di un insetto, o l'ingombro di un ramoscello, questo è un sasso, un puro minerale pesante molte volte l'operaia, e sicuramente difficile da afferrare.
Questo ci mostra anche la stupefacente apertura mascellare di queste formiche, e fa capire come riescono facilmente a decapitare un nemico o per lo meno a spezzare zampe e antenne...
E' un calcolo e uno sforzo che lascio ai più caparbi e precisi di noi, io mi accontento di riportare due foto di una operaia indaffarata in uno sforzo che a me è sembrato superfluo, ma che testimonia in pieno l'energia che possono sviluppare questi piccoli animali.
Qui non si tratta di spostare il peso specifico di un insetto, o l'ingombro di un ramoscello, questo è un sasso, un puro minerale pesante molte volte l'operaia, e sicuramente difficile da afferrare.
Questo ci mostra anche la stupefacente apertura mascellare di queste formiche, e fa capire come riescono facilmente a decapitare un nemico o per lo meno a spezzare zampe e antenne...
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GianniBert - Messaggi: 4499
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Re: Formica sanguinea in Lombardia
quanti anni ha la tua colonia?
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PomAnt - Messaggi: 2786
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Re: Formica sanguinea in Lombardia
In che anno hai notato il cambio di dimensioni delle operaie? Perché la mia regina è al terzo anno e come da te descritto, c'è una produzione continua di uova e le nuove generazioni nate quest'anno hanno dimensioni maggiori.
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Re: Formica sanguinea in Lombardia
Alla fine della seconda estate di vita della colonia.
Se leggete all'inizio del diario, ho ricevuto in regalo da Dorylus la regina e 20 operaie nella primavera del 2012, e verso la fine del 2013 ho visto per la prima volta un netto cambio di dimensioni.
Tenete presente che non ho mai fatto mancare alla colonia alimentazione proteica: quasi sempre camole e grilli, ma come le parenti prossime, sembra che queste formiche abbiano un'ampia gamma di gusti, e non sono schizzinose.
A colonia sviluppata portano dentro e mangiano anche briciole di pane, di torta, formaggio... Frutta matura.
Sicuramente il fatto di essere ben alimentate giova allo sviluppo, non so però in che percentuale questo possa incidere sulla crescita allometrica; forse anche il calore dato al nido aiuta.
Come ho già scritto, le colonie osservate in natura portano al nido grandi quantità di insetti predati; non è dato di sapere se uccisi dalle operaie o solo raccolti, ma la grande aggressività della specie depone a suo favore per la versione "predati”.
Una nota vorrei aggiungere: su alcuni scritti (vecchi quindi non so quanto affidabili) parlando del comportamento comune, il libro dice che le colonie di sanguinea attaccano e distruggono i nidi vicini rubando la covata.
In altri si accenna solo al furto dei bozzoli.
Bisognerebbe approfondire il comportamento schiavista della specie: sono solo aggressive e in più rubano la covata, oppure il comportamento è facoltativamente dulotico e la distruzione eventuale di un nido nemico è un accidente di percorso?
Se leggete all'inizio del diario, ho ricevuto in regalo da Dorylus la regina e 20 operaie nella primavera del 2012, e verso la fine del 2013 ho visto per la prima volta un netto cambio di dimensioni.
Tenete presente che non ho mai fatto mancare alla colonia alimentazione proteica: quasi sempre camole e grilli, ma come le parenti prossime, sembra che queste formiche abbiano un'ampia gamma di gusti, e non sono schizzinose.
A colonia sviluppata portano dentro e mangiano anche briciole di pane, di torta, formaggio... Frutta matura.
Sicuramente il fatto di essere ben alimentate giova allo sviluppo, non so però in che percentuale questo possa incidere sulla crescita allometrica; forse anche il calore dato al nido aiuta.
Come ho già scritto, le colonie osservate in natura portano al nido grandi quantità di insetti predati; non è dato di sapere se uccisi dalle operaie o solo raccolti, ma la grande aggressività della specie depone a suo favore per la versione "predati”.
Una nota vorrei aggiungere: su alcuni scritti (vecchi quindi non so quanto affidabili) parlando del comportamento comune, il libro dice che le colonie di sanguinea attaccano e distruggono i nidi vicini rubando la covata.
In altri si accenna solo al furto dei bozzoli.
Bisognerebbe approfondire il comportamento schiavista della specie: sono solo aggressive e in più rubano la covata, oppure il comportamento è facoltativamente dulotico e la distruzione eventuale di un nido nemico è un accidente di percorso?
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GianniBert - Messaggi: 4499
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Re: Formica sanguinea in Lombardia
Mi stupisco sempre di quanto sia in salute questa colonia !!
Posso dire che dalle osservazioni che ho potuto fare in natura non mi hanno mostrato una grande aggressività verso le specie saccheggiate , prendono le pupe , qualche larva e addirittura qualche operaia neosfarfallata ma non vedo un'attacco indiscriminato nei confronti delle operaie , ne ho notati di peggiori con Formica cinerea verso altri nidi
C'è da dire che hanno una forza superiore alle Serviformica quindi il lavoro è molto più facile, non faticano particolarmente ad entrare nei nidi e ad uscirne .
Posso dire che dalle osservazioni che ho potuto fare in natura non mi hanno mostrato una grande aggressività verso le specie saccheggiate , prendono le pupe , qualche larva e addirittura qualche operaia neosfarfallata ma non vedo un'attacco indiscriminato nei confronti delle operaie , ne ho notati di peggiori con Formica cinerea verso altri nidi
C'è da dire che hanno una forza superiore alle Serviformica quindi il lavoro è molto più facile, non faticano particolarmente ad entrare nei nidi e ad uscirne .
In allevamento : Camponotus ligniperda, C. cruentatus, C. nylanderi, Formica cunicularia, F. fusca,F. lemani, Polyergus rufescens, Lasius platythorax, Lasius paralienus, Tetramorium caespitum, Temnothorax alienus, T. exilis, T. recedens, Pheidole pallidula
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Dorylus - Messaggi: 5128
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Re: Formica sanguinea in Lombardia
Gianni, penso di poterti aiutare con una certa sicurezza riguardo la predazione, visto che le ho viste molte volte all'opera fin da piccolo.
Innanzitutto una piccola premessa. Qualsiasi guerra per il territorio è senza esclusione di colpi, quindi è normale che le servifomica che attaccano altri nidi lo facciano per lo sterminio totale. Io direi addiritturura che le uniche guerre che non puntano a sterminare completamente i nidi nemici sono proprio quelle che puntano alla predazione della covata, perchè le saccheggiatrici sono talmente superiori che non si curano di avere operaie nemiche attorno.
Ora veniamo alla tua domanda sulla predazione Gianni:
L'attacco procede a piccoli gruppetti che assediano sempre più il nido bersaglio, le serviformica vengono così messe sempre più in allarme, ammassano truppe all'entrata e cercano di spostare la covata in luoghi più sicuri; ad un certo punto l'agitazione è così elevata che decidono di evacuare il nido. Le sanguinea riescono rapidamente a scoprire la zona d'evacuazione ed a prendere una percentuale di bozzoli aggredendo le operaie in uscita.
Il grosso ormai è fatto, le serviformica ora non hanno più un riparo sicuro e cercano di riorganizzare la colonia qualche metro più in la, ma le esploratrici di F.sanguinea trovano in poche ore l'accampamento di fortuna e riorganizzano un'attacco.
Le serviformica vengono così incalzate e disperse sempre più lontano.
Moltissime colonie (credo la grande maggioranza) finiscono per estinguersi perchè ridotte a pochissime unità e scacciate in territori già probabilemnte occupati da altre colonie, anche perchè una volta entrate nella mappa di saccheggio delle F.sanguinea verranno tenute d'occhio in futuro.
Uniche possibilità di salvezza: uscire dal raggio d'azione delle razziatrici.
Innanzitutto una piccola premessa. Qualsiasi guerra per il territorio è senza esclusione di colpi, quindi è normale che le servifomica che attaccano altri nidi lo facciano per lo sterminio totale. Io direi addiritturura che le uniche guerre che non puntano a sterminare completamente i nidi nemici sono proprio quelle che puntano alla predazione della covata, perchè le saccheggiatrici sono talmente superiori che non si curano di avere operaie nemiche attorno.
Ora veniamo alla tua domanda sulla predazione Gianni:
L'attacco procede a piccoli gruppetti che assediano sempre più il nido bersaglio, le serviformica vengono così messe sempre più in allarme, ammassano truppe all'entrata e cercano di spostare la covata in luoghi più sicuri; ad un certo punto l'agitazione è così elevata che decidono di evacuare il nido. Le sanguinea riescono rapidamente a scoprire la zona d'evacuazione ed a prendere una percentuale di bozzoli aggredendo le operaie in uscita.
Il grosso ormai è fatto, le serviformica ora non hanno più un riparo sicuro e cercano di riorganizzare la colonia qualche metro più in la, ma le esploratrici di F.sanguinea trovano in poche ore l'accampamento di fortuna e riorganizzano un'attacco.
Le serviformica vengono così incalzate e disperse sempre più lontano.
Moltissime colonie (credo la grande maggioranza) finiscono per estinguersi perchè ridotte a pochissime unità e scacciate in territori già probabilemnte occupati da altre colonie, anche perchè una volta entrate nella mappa di saccheggio delle F.sanguinea verranno tenute d'occhio in futuro.
Uniche possibilità di salvezza: uscire dal raggio d'azione delle razziatrici.
"L'ultimo passo della ragione, è il riconoscere che ci sono un'infinità di cose che la sorpassano."
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PomAnt - Messaggi: 2786
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Re: Formica sanguinea in Lombardia
Ottime osservazioni , purtroppo da me le condizioni di osservazione sono limitate dalla presenza di erica ed altre alte erbe però non ho mai notato questi comportamenti da parte delle Serviformica, il nido non è mai stato abbandonato si sono limitate a girare nervosamente sull'acervo finchè la scorribanda non fosse finita .
Sono convinto che sul comportamento di questa specie e non solo ci sia ancora moltissimo da scoprire , non escludo nemmeno comportamenti simili in specie aggressive di Formica (Serviformica) o altre del gruppo rufa, sono solo supposizioni da non portare nemmeno avanti in questo diario rischiando di inquinarlo .
Sono convinto che sul comportamento di questa specie e non solo ci sia ancora moltissimo da scoprire , non escludo nemmeno comportamenti simili in specie aggressive di Formica (Serviformica) o altre del gruppo rufa, sono solo supposizioni da non portare nemmeno avanti in questo diario rischiando di inquinarlo .
In allevamento : Camponotus ligniperda, C. cruentatus, C. nylanderi, Formica cunicularia, F. fusca,F. lemani, Polyergus rufescens, Lasius platythorax, Lasius paralienus, Tetramorium caespitum, Temnothorax alienus, T. exilis, T. recedens, Pheidole pallidula
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Dorylus - Messaggi: 5128
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Re: Formica sanguinea in Lombardia
Grazie per il vostro contributo ragazzi!
Le vostre esperienze fanno davvero pensare che ci sia ancora molto da osservare, confrontandole con i racconti letti sui vari libri... in cui non sono riportati questi comportamenti così diversi dai racconti degli entomologi classici.
Riporto ad esempio il testo tratto dal libro "Formiche” di Raigner che ho già riportato nella scheda di allevamento e che cita:
scoperto un nido bersaglio, sotto la guida della scopritrice, si marcia direttamente al nido da saccheggiare. La distanza fra i due nidi, che può essere anche di 80 metri, è percorsa in ordine sparso con velocità di circa 1 m al minuto. Arrivati alla meta, le razziatrici accerchiano completamente il nido e vi penetrano dalle aperture. Sorprese alla sprovvista, le fusca oppongono solo una debole resistenza. Le conquistatrici si affrettano a frugare le gallerie e risalgono dopo qualche minuto portando precipitosamente il bottino al nido. E’ stato osservato che sanguinea in “terreno difficile” (?), impiegava una tattica sconosciuta fino ad oggi (primi anni ‘50), dimostrazione della plasticità di questi insetti. Il bottino non era trasportato immediatamente al nido ma raggruppato tutto assieme in un deposito appositamente stabilito a questo scopo. Durante tutta la durata della campagna (8 giorni consecutivi) l’armata di sanguinea è rimasta sul piede di guerra. La manovra si è ripetuta due volte in due anni non successivi.
Mi sembra persino che, benché più efficiente come spedizioni, Polyergus sia relativamente meno interessante, perché le sue incursioni sono schematizzate e la sua superiorità tattica è dovuta soprattutto ai feromoni e alla struttura fisica con le mandibole a sciabola che la rende letale all'istante.
Formica sanguinea offre una gamma di comportamenti sempre diversi, ogni volta adattati al terreno e al tipo di nemico, e le sue azioni in natura andrebbero studiate meglio.
Purtroppo non ho mai assistito a nessuna spedizione sul campo di questa specie, non ho quindi esperienze da portare.
Da quello che scrivi, Paolo, le tue osservazioni sembrano riportare più una serie di scorrerie tipiche di formiche dominanti e poi schiaviste, che il comportamento di una specie soprattutto portata al furto di covata.
Questo è confermato dalle osservazioni di Ruben, che rivelano delle attive teppiste, dedicate al controllo del territorio, molto lontane dal comportamento di Polyergus.
In tutti i libri che ho letto Formica sanguinea è descritta come attiva schiavista, pur sempre non obbligata, ma dedita certamente a razzie a scopo di furto, mentre invece il suo comportamento sembra essere soprattutto quello di una formica che non sopporta intrusioni nel suo ambiente.
D'altra parte si ricorda spesso che le colonie fiorenti di sanguinea potrebbero non avere nemmeno delle ausiliarie, ma al culmine della maturità e con migliaia di operaie la loro aggressività non deve venire meno, anzi deve sfogarsi in qualche modo differente... Forse si espleta proprio con al distruzione dei nidi vicini allo scopo di non avere concorrenti attive.
Dorylus, lo stesso può valere per le tue osservazioni anche su Formica cinerea: quando una colonia diventa dominante su un territorio, finisce per schiacciare tutti i nemici che occupano la stessa nicchia alimentare, e questa cosa è già riportata in certe descrizioni riguardanti la specie. A un certo livello di poliginia, e con nidi potenzialmente immortali, è difficilissimo per altri concorrenti riuscire a infiltrarsi!
Le vostre esperienze fanno davvero pensare che ci sia ancora molto da osservare, confrontandole con i racconti letti sui vari libri... in cui non sono riportati questi comportamenti così diversi dai racconti degli entomologi classici.
Riporto ad esempio il testo tratto dal libro "Formiche” di Raigner che ho già riportato nella scheda di allevamento e che cita:
scoperto un nido bersaglio, sotto la guida della scopritrice, si marcia direttamente al nido da saccheggiare. La distanza fra i due nidi, che può essere anche di 80 metri, è percorsa in ordine sparso con velocità di circa 1 m al minuto. Arrivati alla meta, le razziatrici accerchiano completamente il nido e vi penetrano dalle aperture. Sorprese alla sprovvista, le fusca oppongono solo una debole resistenza. Le conquistatrici si affrettano a frugare le gallerie e risalgono dopo qualche minuto portando precipitosamente il bottino al nido. E’ stato osservato che sanguinea in “terreno difficile” (?), impiegava una tattica sconosciuta fino ad oggi (primi anni ‘50), dimostrazione della plasticità di questi insetti. Il bottino non era trasportato immediatamente al nido ma raggruppato tutto assieme in un deposito appositamente stabilito a questo scopo. Durante tutta la durata della campagna (8 giorni consecutivi) l’armata di sanguinea è rimasta sul piede di guerra. La manovra si è ripetuta due volte in due anni non successivi.
Mi sembra persino che, benché più efficiente come spedizioni, Polyergus sia relativamente meno interessante, perché le sue incursioni sono schematizzate e la sua superiorità tattica è dovuta soprattutto ai feromoni e alla struttura fisica con le mandibole a sciabola che la rende letale all'istante.
Formica sanguinea offre una gamma di comportamenti sempre diversi, ogni volta adattati al terreno e al tipo di nemico, e le sue azioni in natura andrebbero studiate meglio.
Purtroppo non ho mai assistito a nessuna spedizione sul campo di questa specie, non ho quindi esperienze da portare.
Da quello che scrivi, Paolo, le tue osservazioni sembrano riportare più una serie di scorrerie tipiche di formiche dominanti e poi schiaviste, che il comportamento di una specie soprattutto portata al furto di covata.
Questo è confermato dalle osservazioni di Ruben, che rivelano delle attive teppiste, dedicate al controllo del territorio, molto lontane dal comportamento di Polyergus.
In tutti i libri che ho letto Formica sanguinea è descritta come attiva schiavista, pur sempre non obbligata, ma dedita certamente a razzie a scopo di furto, mentre invece il suo comportamento sembra essere soprattutto quello di una formica che non sopporta intrusioni nel suo ambiente.
D'altra parte si ricorda spesso che le colonie fiorenti di sanguinea potrebbero non avere nemmeno delle ausiliarie, ma al culmine della maturità e con migliaia di operaie la loro aggressività non deve venire meno, anzi deve sfogarsi in qualche modo differente... Forse si espleta proprio con al distruzione dei nidi vicini allo scopo di non avere concorrenti attive.
Dorylus, lo stesso può valere per le tue osservazioni anche su Formica cinerea: quando una colonia diventa dominante su un territorio, finisce per schiacciare tutti i nemici che occupano la stessa nicchia alimentare, e questa cosa è già riportata in certe descrizioni riguardanti la specie. A un certo livello di poliginia, e con nidi potenzialmente immortali, è difficilissimo per altri concorrenti riuscire a infiltrarsi!
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Re: Formica sanguinea in Lombardia
Io e Dolyrus (per non annacquare il bellissimo diario di Gianni) ci siamo chiariti privatamente... le serviformica che lui ha osservato fanno acervi, quelle che ho osservato io no. E' probabile che abbiano sviluppato reazioni diverse. Ecco spiegata l'incongruenza delle nostre esperienze.
"L'ultimo passo della ragione, è il riconoscere che ci sono un'infinità di cose che la sorpassano."
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Re: Formica sanguinea in Lombardia
Riprese con microscopio USB, a bassa risoluzione, non di buona qualità, ma esplicative.
Stiamo dentro la camera di filatura dei bozzoli, in cui si osserva la frenesia delle operaie che accudiscono le larve mentre si apprestano alla metamorfosi.
Nelle riprese finali si vedono molto bene il movimento di una larva e una operaia che porta pezzetti di terriccio per rivestire la stanza e favorire il movimento di filatura.
http://youtu.be/snMuKUQrapg
Stiamo dentro la camera di filatura dei bozzoli, in cui si osserva la frenesia delle operaie che accudiscono le larve mentre si apprestano alla metamorfosi.
Nelle riprese finali si vedono molto bene il movimento di una larva e una operaia che porta pezzetti di terriccio per rivestire la stanza e favorire il movimento di filatura.
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