dimensione colonie specie autoctone

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Messaggioda toyxs » 15/07/2015, 15:52

Ciao a tutti!

Volevo sapere se in Italia (io sono del Veneto) c'è qualche specie in particolare che forma colonie poco numerose (tipo 500/1000 unità massimo) perchè la maggior parte delle specie autoctone più comuni forma colonie vastissime...
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Re: dimensione colonie specie autoctone

Messaggioda Robybar » 15/07/2015, 15:54

Temnothorax e Camponotus lateralis creano colonie piuttosto contenute (le prime attorno alle 100 unità, le altre attorno alle 500).
Non mi viene in mente altro.
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Re: dimensione colonie specie autoctone

Messaggioda Millo » 15/07/2015, 18:45

scusate se mi intrometto, ma le camponouts aethiops quante unità raggiungono?
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Re: dimensione colonie specie autoctone

Messaggioda Cthulhu » 15/07/2015, 20:36

Le Camponotus herculeanus hanno uno sviluppo cosi lento da poter essere considerata, almeno in cattività, una specie che forma colonie poco numerose a mio avviso.
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Re: dimensione colonie specie autoctone

Messaggioda Millo » 15/07/2015, 20:46

ok grazie
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Re: dimensione colonie specie autoctone

Messaggioda toyxs » 15/07/2015, 20:56

Io ho gia una specie di Temnothorax crassispinus però sono veramente piccole e poco attive anche se sono molto particolari e carine da osservare all'interno del mini formicaio...però mi piacerebbe allevare anche una specie che forma colonie con poche unità ma con formiche di dimensioni maggiori e più vivaci!
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Re: dimensione colonie specie autoctone

Messaggioda Cthulhu » 15/07/2015, 21:06

toyxs ha scritto:Io ho gia una specie di Temnothorax crassispinus però sono veramente piccole e poco attive anche se sono molto particolari e carine da osservare all'interno del mini formicaio...però mi piacerebbe allevare anche una specie che forma colonie con poche unità ma con formiche di dimensioni maggiori e più vivaci!


Vivacità e colonie poco numerose è un binomio facile da trovare. Basta fare un piccolo ragionamento logico. Le colonie di specie poco numerose avranno giocoforza un comportamento più timido e statico non potendosi permettere di perdere un grosso numero di operaie.

Di conseguenza le colonie poco numerose saranno sempre meno aggressive di quelle numerose. Questo pensiero è sopratutto dettato dalla logica evoluzionistica, tuttavia qualche utente potrebbe smentirmi, le eccezioni esistono sempre.

Detto questo le Camponotus sono il genere di formiche più grosse, quindi la tua scelta potrebbe ricadere su queste.
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Re: dimensione colonie specie autoctone

Messaggioda Millo » 15/07/2015, 21:12

Hai ragione cthulhu, comunque qualcuno mi aveva detto che nelle aethiops si distinguono2 gruppi di operaie potreste dirmi quali sono?
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Re: dimensione colonie specie autoctone

Messaggioda toyxs » 15/07/2015, 21:30

Cthulhu ha scritto:
toyxs ha scritto:Io ho gia una specie di Temnothorax crassispinus però sono veramente piccole e poco attive anche se sono molto particolari e carine da osservare all'interno del mini formicaio...però mi piacerebbe allevare anche una specie che forma colonie con poche unità ma con formiche di dimensioni maggiori e più vivaci!


Vivacità e colonie poco numerose è un binomio facile da trovare. Basta fare un piccolo ragionamento logico. Le colonie di specie poco numerose avranno giocoforza un comportamento più timido e statico non potendosi permettere di perdere un grosso numero di operaie.

Di conseguenza le colonie poco numerose saranno sempre meno aggressive di quelle numerose. Questo pensiero è sopratutto dettato dalla logica evoluzionistica, tuttavia qualche utente potrebbe smentirmi, le eccezioni esistono sempre.

Detto questo le Camponotus sono il genere di formiche più grosse, quindi la tua scelta potrebbe ricadere su queste.


Si, ovvio che se la colonia è poco numerosa ci saranno poche operaie fuori dal formicaio (anche perchè più piccola è la colonia più piccolo sarà il consumo di cibo) ma osspervare una Temnothorax sp. alla ricerca di cibo ed una Camponotus sp. cambia molto!!

Poi se guardi ad esempio le Myrmecia sp. australiane non formano colonie numerose (200/300 unità poi dipende dalla specie) ma sono molto aggressive... ma ovviamente se si parla di specie autoctone non centrano nulla :happy:
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Re: dimensione colonie specie autoctone

Messaggioda Cthulhu » 15/07/2015, 21:55

Millo ha scritto:Hai ragione cthulhu, comunque qualcuno mi aveva detto che nelle aethiops si distinguono2 gruppi di operaie potreste dirmi quali sono?


La domanda non mi è chiarissima e premetto che con le C. aethiops non ho mai avuto esperienza diretta. Comunque dopo una rapida occhiata su Ameisenwiki la risposta potrebbe essere che questa specie presenta polimorfismo fra le operaie, questo significa che una colonia matura presenterà operaie di dimenzioni più piccole e operaie di dimenzioni più grosse con, generalmente, anche funzioni diverse. Sempre stando ad Ameisenwiki nella specie C. aethiops la distinzione non è in due semplici gruppi, quindi minor e major ma in tre, quindi minor media e major.

Guarda sulla pagina di Ameisenwiki le immagini mostrano la differenza tra le operaie più piccole e quelle più grandi. La differenza nelle teste della seconda immagine è notevole!

Forse però intendevi altro. Per esempio che la specie C. aethiops è divisa in due sottospecie, e meglio Camponotus aethiops cachmiriensis e Camponotus aethiops escherichi



toyxs ha scritto:Poi se guardi ad esempio le Myrmecia sp. australiane non formano colonie numerose (200/300 unità poi dipende dalla specie) ma sono molto aggressive... ma ovviamente se si parla di specie autoctone non centrano nulla :happy:


Effettivamente mi viene in mente un altro fattore determinante per il numero di una colonia. Tanto più la specie è primitiva (come l'esempio delle formiche australiane) tanto meno sarà numerosa. Infatti colonie popolose necessitano automaticamente sistemi sociali più complessi e sviluppati. Di conseguenza si ha ad un estremo le formiche bulldog Myrmecia che usano ancora prevalentemente la vista per cacciare, hanno mezzi di comunicazione poco sviluppati, cacciano in solitaria, non presentano polimorfismo; dall'altra si hanno le formiche del genere Atta (il superorganismo) che costituiscono colonie numerosissime, hanno un polimorfismo molto accentuato e una divisione dei compiti, hanno un sistema di comunicazione molto complesso, foraggiano assieme.

Personalmente preferisco le seconde alle prime ;) (scusate se ho scritto imprecisioni o castronerie, sto andando un po' a memoria).
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Re: dimensione colonie specie autoctone

Messaggioda toyxs » 15/07/2015, 22:14

Io sinceramente le alleverei entrambe perchè sono 2 tra le specie più belle in assoluto(anche se opterei più per una Myrmecia sp.). Le bulldog non dico che siano facili da allevare, dato che sono anche abbastanza pericolose, ma con una determinata esperienza alle spalle la cosa è fattibile.
Mentre per le Atta credo sia impossibile allevarle in casa a meno che tu non abbia una stanza bella grande e un bel gruzzoletto di soldi da usare per le numerose attrezzature che ti servirebbero. Ho avuto una bellissima esperienza diretta con le Atta durante lo stage di quarta superiore al museo Esapolis di Padova. Sono sicuramente bellissime e molto particolari ma troppo impegnative (probabilmente sono le più difficili in assoluto da allevare sotto ogni punto di vista).
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Re: dimensione colonie specie autoctone

Messaggioda Millo » 15/07/2015, 22:20

Grazie chtulhu :-)
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Re: dimensione colonie specie autoctone

Messaggioda Millo » 15/07/2015, 22:25

Comunque quasi tutte le camponotus sono lente a fondare, ma danno tante soddisfazioni :-)
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Re: dimensione colonie specie autoctone

Messaggioda Cthulhu » 16/07/2015, 13:13

toyxs forse non ci siamo capiti. I due esempi che ho fatto sono esempi estremi che mettono in relazione la popolosità e la struttura sociale. Per fare questi esempi siamo andati ai capi opposti del mondo. Ora, la tua domanda invece è molto molto più precisa. Tu chiedi ti venga indicata una specie di formica:

  • che sia autoctona (forse meglio dire che si trova in Italia includendo cosi specie alloctone ma già diffuse sul territorio);
  • che formi colonie poco numerose;
  • che sia di medie/grandi dimensioni;
  • che sia vivace.

Il mio punto era semplicemente quello di rimarcare come alcune di queste caratteristiche siano in conflitto l'una con l'altra e ammesso tu trovassi una specie con tutte le qualità summenzionate sarebbe probabilmente una specie molto primitiva, con una struttura sociale ed un polimorfismo praticamente nulla, tanto da non distinguere quasi la regina. Con il rischio che il senso di poter osservare una colonia decada e divenga più interessante l'allevamento delle camole.
:lol:

Conseguentemente ritengo che la specie che più si avvicini a quello che cerchi siano alcune fra le Camponotus anche se come detto non puoi fare affidamento sulla loro vivacità.
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Re: dimensione colonie specie autoctone

Messaggioda Robybar » 16/07/2015, 13:17

Per me l'unica è Camponotus lateralis.
È l'unica Camponotus che siamo sicuri non raggiunga dimensioni eccessive una volta colonia adulta, le altre fanno colonie decisamente più grosse (forse C.nylanderi non tantissimo, ma non sono sicuro).

Come vivacità non è certo il massimo, vero... Ma è scontato che non esistano formiche in grado di soddisfare appieno questi requisiti, almeno parlando di autoctone.
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