Colonia di Camponotus vagus by Giannibert
Colonia di Camponotus vagus by Giannibert
Dopo aver compilato la scheda di allevamento di questa specie, raccogliendo dati ed esperienze di tutti quelli che già vi si erano cimentati, ho iniziato anche io un diario di quelle che erano le formiche che cercai di catturare e allevare quando avevo circa 12 anni, rinvenute in una legnaia dove si accatastavano ceppi provenienti dalla Calabria.
Era il primo tentativo di inquinamento genetico che posso registrare!
Non liberate in giardino colonie provenienti da altre regioni!
Ci pensano già tutti gli altri!!!
In quegli anni non sapevo nemmeno il nome di queste agili formiche gigantesche. Letture fuorvianti mi facevano pensare addirittura che fossero di provenienza africana! Qualcuno aveva scritto che le più grandi formiche del MONDO erano africane e lunghe 15 mm, e io, senza altre fonti a confutarlo (erano i primi anni 70) credevo ciecamente a tutto quello che leggevo!
Finalmente, grazie a Luca, sono entrato in possesso di questa piccola colonia esattamente nello stesso luogo geografico in cui avevo visto la mia prima!
Ironia della sorte, persino la sciamatura in cui Luca ha catturato la regina appartiene al mio territorio di bambino, le sponde bresciane e bergamasche del fiume Oglio!
La colonia mi è stata consegnata a mano e così ho avuto occasione di conoscere Luca di persona; in provetta, circa 25 operaie, ho pensato subito di mettere a sua disposizione una piccola arena (la classica dei Ferrero Rocher, versione grande) e ad alimentarle con numerose mosche comuni.
In seguito, le ho fatte svernare in un piccolo nido in gasbeton, tenendole sul davanzale della finestra tutto l'inverno. A fine settembre la colonia contava già 82 operaie e una piccola covata.
Già a fine marzo, le operaie hanno manifestato una certa graduale attività, seguita de un appetito insaziabile e dopo circa 10-15 giorni dal risveglio, la regina aveva già deposto le prime uova, mentre le larve che avevano svernato, iniziavano a svilupparsi rapidamente.
A questo punto ho preparato un nido di legno rustico ma ampio, per prevenire quello che mi avevano paventato: cioè che queste formiche sono rapide nella crescita e molto più prolifiche delle altre con cui avevo avuto esperienza.
Il trasloco dal gasbeton al legno è stato rapido e sua maestà si è trasferita in poche ore, seguita della ancelle e ha preso possesso dei suoi nuovi possedimenti...
Era il primo tentativo di inquinamento genetico che posso registrare!
Non liberate in giardino colonie provenienti da altre regioni!
Ci pensano già tutti gli altri!!!
In quegli anni non sapevo nemmeno il nome di queste agili formiche gigantesche. Letture fuorvianti mi facevano pensare addirittura che fossero di provenienza africana! Qualcuno aveva scritto che le più grandi formiche del MONDO erano africane e lunghe 15 mm, e io, senza altre fonti a confutarlo (erano i primi anni 70) credevo ciecamente a tutto quello che leggevo!
Finalmente, grazie a Luca, sono entrato in possesso di questa piccola colonia esattamente nello stesso luogo geografico in cui avevo visto la mia prima!
Ironia della sorte, persino la sciamatura in cui Luca ha catturato la regina appartiene al mio territorio di bambino, le sponde bresciane e bergamasche del fiume Oglio!
La colonia mi è stata consegnata a mano e così ho avuto occasione di conoscere Luca di persona; in provetta, circa 25 operaie, ho pensato subito di mettere a sua disposizione una piccola arena (la classica dei Ferrero Rocher, versione grande) e ad alimentarle con numerose mosche comuni.
In seguito, le ho fatte svernare in un piccolo nido in gasbeton, tenendole sul davanzale della finestra tutto l'inverno. A fine settembre la colonia contava già 82 operaie e una piccola covata.
Già a fine marzo, le operaie hanno manifestato una certa graduale attività, seguita de un appetito insaziabile e dopo circa 10-15 giorni dal risveglio, la regina aveva già deposto le prime uova, mentre le larve che avevano svernato, iniziavano a svilupparsi rapidamente.
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A questo punto ho preparato un nido di legno rustico ma ampio, per prevenire quello che mi avevano paventato: cioè che queste formiche sono rapide nella crescita e molto più prolifiche delle altre con cui avevo avuto esperienza.
Il trasloco dal gasbeton al legno è stato rapido e sua maestà si è trasferita in poche ore, seguita della ancelle e ha preso possesso dei suoi nuovi possedimenti...
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GianniBert - Messaggi: 4499
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- Località: Milano
Re: Scheda di allevamento di Camponotus vagus
Grazie Gianni, ottima scheda!
Ho visto che sei anche riuscito a inserirla sul sito nella sezione "Formiche italiane". Ben fatto
Ho visto che sei anche riuscito a inserirla sul sito nella sezione "Formiche italiane". Ben fatto
per contattarmi scrivete nel forum "Problemi Tecnici e Suggerimenti"
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forum - Messaggi: 174
- Iscritto il: 6 dic '10
- Località: bat-caverna
Re: Formica cinerea, cronaca di una colonia
Gianni, visto che entrambi alleviamo Camponotus vagus (oltretutto le nostre regine sono "sorelle" ) è interessante confrontare le nostre osservazioni!
Prima cosa:
ti ricordi che quando avevi letto che la mia regina (e successivamente anche alcune operaie) di C. vagus "masticava" i bozzoli, avevi ipotizzato un errore di osservazione? Di recente in uno dei tuoi messaggi ho visto che è un comportamento che hai notato anche tu! Strano, vero?
Seconda cosa:
al contrario di te, a me sembra che siano proprio i movimenti della pupa all'interno del sacco a mandare in fibrillazione le operaie circostanti. E' vero che la formica ci mette molto a diventare mobile... i movimenti di cui parlo sono piccoli "sfarfallii" di zampe e antenne, a causa della trasparenza del bozzolo negli stadi finali io sono riuscita a osservarli... secondo me sono queste piccole vibrazioni che comunicano alle operaie l'imperativo categorico di aiutare la pupa ad uscire dal sacco. Però posso anche sbagliarmi, sono solo le prime osservazioni
Prima cosa:
ti ricordi che quando avevi letto che la mia regina (e successivamente anche alcune operaie) di C. vagus "masticava" i bozzoli, avevi ipotizzato un errore di osservazione? Di recente in uno dei tuoi messaggi ho visto che è un comportamento che hai notato anche tu! Strano, vero?
Seconda cosa:
al contrario di te, a me sembra che siano proprio i movimenti della pupa all'interno del sacco a mandare in fibrillazione le operaie circostanti. E' vero che la formica ci mette molto a diventare mobile... i movimenti di cui parlo sono piccoli "sfarfallii" di zampe e antenne, a causa della trasparenza del bozzolo negli stadi finali io sono riuscita a osservarli... secondo me sono queste piccole vibrazioni che comunicano alle operaie l'imperativo categorico di aiutare la pupa ad uscire dal sacco. Però posso anche sbagliarmi, sono solo le prime osservazioni
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dada - Messaggi: 2575
- Iscritto il: 24 feb '11
Re: Formica cinerea, cronaca di una colonia
Confermo la tua correzione. Le vagus sembra che mangino proprio i resti dei bozzoli! Chissà perché lo fanno?
Per i movimenti all'interno, io non sono riuscito a percepire alcun movimento visivo, ma questo non vuol dire che non ci sia. E' probabile che nel loro caso mandino qualche segno a noi inavvertibile.
Ma allora perché le cinerea scoprono le pupe ancora bianche? Quelle sicuramente non si muovo...
Ho letto tempo fa che si sono registrati casi di apertura anticipata di pupe poi morte, ma io credo che quelle osservazioni fossero con lacune. E' evidente che se la maturazione avviene anche senza bozzolo, non è la sua apertura anticipata che può averne causato la morte, anzi, forse lì le operaie avevano aperto i bozzoli proprio perché avevano ravvisato qualche problema nello sviluppo, e infatti le formiche erano morte!
Rigato mi aveva detto che la presenza di involucro è solo una reminiscenza ancestrale, e che non è strettamente collegata allo sviluppo delle pupe, in quanto sono ben accudite e protette comunque dalle operaie. Infatti tutte le Myrmicine non hanno bozzolo e tutto funziona lo stesso.
So che in molti casi le formiche sfarfallanti riescono da sole ad uscire dal bozzolo... segnali ne devono mandare bene anche loro. Come mai in quei casi le operaie non le aiutano?
Dovremo scoprirlo!
Per i movimenti all'interno, io non sono riuscito a percepire alcun movimento visivo, ma questo non vuol dire che non ci sia. E' probabile che nel loro caso mandino qualche segno a noi inavvertibile.
Ma allora perché le cinerea scoprono le pupe ancora bianche? Quelle sicuramente non si muovo...
Ho letto tempo fa che si sono registrati casi di apertura anticipata di pupe poi morte, ma io credo che quelle osservazioni fossero con lacune. E' evidente che se la maturazione avviene anche senza bozzolo, non è la sua apertura anticipata che può averne causato la morte, anzi, forse lì le operaie avevano aperto i bozzoli proprio perché avevano ravvisato qualche problema nello sviluppo, e infatti le formiche erano morte!
Rigato mi aveva detto che la presenza di involucro è solo una reminiscenza ancestrale, e che non è strettamente collegata allo sviluppo delle pupe, in quanto sono ben accudite e protette comunque dalle operaie. Infatti tutte le Myrmicine non hanno bozzolo e tutto funziona lo stesso.
So che in molti casi le formiche sfarfallanti riescono da sole ad uscire dal bozzolo... segnali ne devono mandare bene anche loro. Come mai in quei casi le operaie non le aiutano?
Dovremo scoprirlo!
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GianniBert - Messaggi: 4499
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- Località: Milano
Re: Formica cinerea, cronaca di una colonia
Confermo, niente scarti di bozzoli nella mia colonia di Camponotus vagus ... cominciavo ad insospettirmi anche io...
"L'ultimo passo della ragione, è il riconoscere che ci sono un'infinità di cose che la sorpassano."
Blaise Pascal
Blaise Pascal
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PomAnt - Messaggi: 2786
- Iscritto il: 12 mar '11
- Località: Trentino
Re: Camponotus vagus - diario di una colonia
Secondo voi questi bozzoli possono avere semplicemente valore nutritivo? Dovrebbe essere una specie di seta, ma commestibile?
E allora perché le Formica non ci pensano nemmeno a mangiarli? Forse c'è una differenza sostanziale...
Qualcuno ha qualche ipotesi attendibile?
Vedrò alla prima occasione di sentire il Rigato e vi faccio sapere.
E allora perché le Formica non ci pensano nemmeno a mangiarli? Forse c'è una differenza sostanziale...
Qualcuno ha qualche ipotesi attendibile?
Vedrò alla prima occasione di sentire il Rigato e vi faccio sapere.
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GianniBert - Messaggi: 4499
- Iscritto il: 15 dic '10
- Località: Milano
Re: Camponotus vagus - diario di una colonia
in Thailandia le pupe di Camponotus sericeus sono considerate una delizia gastronomica, tipo il caviale...
Minestrone con pupe di formica (e altri insetti vari)
uova di formica al mercato
pinzimonio di pupe
Tuttavia qui si parla di mangiare la pupa intera e non solo il bozzolo, quindi non c'entra tantissimo col nostro discorso...
Ricordo una cosa che diceva Rigato: i bozzoli sono rimasti come carattere plesiomorfico soprattutto nelle formiche che abitano il legno. Avanzo la mia ipotesi:
Ciò che differenzia il legno dal terreno è soprattutto la relativa povertà di minerali; forse le Camponotus hanno sviluppato il comportamento del mangiarsi i bozzoli per poter integrare la loro dieta con calcio e altri minerali che come xilofile non riescono ad assumere dal terreno?
Minestrone con pupe di formica (e altri insetti vari)
uova di formica al mercato
pinzimonio di pupe
Tuttavia qui si parla di mangiare la pupa intera e non solo il bozzolo, quindi non c'entra tantissimo col nostro discorso...
Ricordo una cosa che diceva Rigato: i bozzoli sono rimasti come carattere plesiomorfico soprattutto nelle formiche che abitano il legno. Avanzo la mia ipotesi:
Ciò che differenzia il legno dal terreno è soprattutto la relativa povertà di minerali; forse le Camponotus hanno sviluppato il comportamento del mangiarsi i bozzoli per poter integrare la loro dieta con calcio e altri minerali che come xilofile non riescono ad assumere dal terreno?
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dada - Messaggi: 2575
- Iscritto il: 24 feb '11
Re: Camponotus vagus - diario di una colonia
Ruben ha scritto:Interessante anche il fatto che le larve vengono poste direttamente sulle prede e si alimentano da sole...
Altra cosa... Ruben nel topic su Aphaenogaster spinosa ha scritto questo, ed è un comportamento comune anche nelle "mie" C. vagus. Anche le vostre larve masticano gli insetti morti?
L'unica differenza è che non ho visto portare le larve direttamente sulle prede, quanto piuttosto il contrario: vengono portati gli insetti addosso alle larve.
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dada - Messaggi: 2575
- Iscritto il: 24 feb '11
Re: Camponotus vagus - diario di una colonia
si, il cibo alle larve e non viceversa, a meno che non sia gia nel nido.
"L'ultimo passo della ragione, è il riconoscere che ci sono un'infinità di cose che la sorpassano."
Blaise Pascal
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PomAnt - Messaggi: 2786
- Iscritto il: 12 mar '11
- Località: Trentino
Re: Camponotus vagus - diario di una colonia
Sì, be', in qualche modo i pezzi di insetti vengono in contatto con le larve e queste si nutrono autonomamente, ma ho osservato questa autonomia solo con larve già di una certa stazza.
In effetti anche da me sono le nutrici che portano cibo nella stanza delle larve.
Tempo fa avevo visto larve di Formica lemani mangiare una scheggia di prosciutto stando direttamente sdraiate sopra.
E' possibile che quando sono più piccole questo non si noti, oppure non hanno ancora la forza di mangiare oggetti solidi, e vadano imboccate.
So che le larve di Myrmecia sono del tutto autonome, e da subito, ma stiamo parlando di formiche del tutto diverse dalle nostre.
In effetti anche da me sono le nutrici che portano cibo nella stanza delle larve.
Tempo fa avevo visto larve di Formica lemani mangiare una scheggia di prosciutto stando direttamente sdraiate sopra.
E' possibile che quando sono più piccole questo non si noti, oppure non hanno ancora la forza di mangiare oggetti solidi, e vadano imboccate.
So che le larve di Myrmecia sono del tutto autonome, e da subito, ma stiamo parlando di formiche del tutto diverse dalle nostre.
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GianniBert - Messaggi: 4499
- Iscritto il: 15 dic '10
- Località: Milano
Re: Camponotus vagus - diario di una colonia
Io vedo larve anche molto piccole (2-3 mm) attaccate ai pezzi di camola della farina, ma questo può essere a causa della relativa "morbidezza" delle camole... non ricordo di aver mai visto larve così piccole attaccarsi alle gambe di una cavalletta, per esempio.
P.S. Poma, ti prego, dicci qualcosa di più della tua colonia di C. vagus ! Quante sono? Da quanto tempo le tieni? Come le tieni? Sono o non sono fantastiche?
P.S. Poma, ti prego, dicci qualcosa di più della tua colonia di C. vagus ! Quante sono? Da quanto tempo le tieni? Come le tieni? Sono o non sono fantastiche?
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dada - Messaggi: 2575
- Iscritto il: 24 feb '11
Re: Scheda di allevamento di Camponotus vagus
Torno con le ultime a proposito del banchetto di bozzoli...
Rigato dice che anche lui ha notato che le sue Camponotus nigriceps e anche delle altre che ha, non mettono i bozzoli nel cumulo dei rifiuti.
La composizione dei bozzoli è comunque proteica, ma sembra siano necessari organismi simbionti interni per poter digerire la sostanza sericea.
Non esclude che il genere Camponotus sia favorito in questo dal fatto che in alcuni casi riesce a digerire anche la lignina, e quindi è predisposto a mangiare anche questa sostanza, che viene scartata dalle altre specie.
Suggerisce un esperimento: cioè provare a mettere a disposizione delle vagus i bozzoli scartati di qualche altra specie, e vedere se mangiano anche quelli, ma la composizione chimica dovrebbe essere la stessa.
Lui proverà a somministrare alle sue i bozzoli scartati di Myrmecia.
Rigato dice che anche lui ha notato che le sue Camponotus nigriceps e anche delle altre che ha, non mettono i bozzoli nel cumulo dei rifiuti.
La composizione dei bozzoli è comunque proteica, ma sembra siano necessari organismi simbionti interni per poter digerire la sostanza sericea.
Non esclude che il genere Camponotus sia favorito in questo dal fatto che in alcuni casi riesce a digerire anche la lignina, e quindi è predisposto a mangiare anche questa sostanza, che viene scartata dalle altre specie.
Suggerisce un esperimento: cioè provare a mettere a disposizione delle vagus i bozzoli scartati di qualche altra specie, e vedere se mangiano anche quelli, ma la composizione chimica dovrebbe essere la stessa.
Lui proverà a somministrare alle sue i bozzoli scartati di Myrmecia.
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GianniBert - Messaggi: 4499
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- Località: Milano
Re: Scheda di allevamento di Camponotus vagus
Sono tra le più interessanti! Le ho dall'estate scorsa, sono circa 100 con 100 in cantiere tra uova, larve bozzoli. Ci sono anche 2 bozzoli molto grandi, penso due major in arrivo.
"L'ultimo passo della ragione, è il riconoscere che ci sono un'infinità di cose che la sorpassano."
Blaise Pascal
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PomAnt - Messaggi: 2786
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Re: Camponotus vagus - diario di una colonia
Quante operaie ha ora la tua colonia GianniBert?
Altra cosa, ho sentito dire che le formiche crescono ancora dopo essere sfarfallate, ma io credo sia difficile dopo che il loro esoscheletro(giusto il termine?) si è indurito scurendosi, cioè dopo poche ore. Secondo voi è vero? E se si in che proporzione ed in quanto tempo?
Altra cosa, ho sentito dire che le formiche crescono ancora dopo essere sfarfallate, ma io credo sia difficile dopo che il loro esoscheletro(giusto il termine?) si è indurito scurendosi, cioè dopo poche ore. Secondo voi è vero? E se si in che proporzione ed in quanto tempo?
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Blaise Pascal
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PomAnt - Messaggi: 2786
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Re: Camponotus vagus - diario di una colonia
No, le formiche non crescono più dopo lo sfarfallamento, e l'unica parte che può dilatarsi sappiamo che è l'addome. La chitina si indurisce nelle altre parti e non può cambiare dimensione, non nelle nostre autoctone, che io sappia, ma chiederò conferme definitive alla prima occasione.
La mia colonia è frutto della sciamatura primaverile in cui è stata catturata anche la regina di Diana (in provincia di Brescia, bassa pianura), per cui sono sorelle (probabilmente) e la nostra gara alla colonia che cresce di più è utile anche per mettere alla prova tecniche, temperature e modi di gestire questa specie in modi diversi.
Quando Luca mi ha portato la colonia aveva già circa 25 operaie (agosto) di cui una decina forse adottate da bozzoli esterni della colonia sorella. Era in provetta, ma io l'ho subito alloggiata in arena piccola, con collegato nido ytong, dove si sono trasferite in pochi giorni.
A settembre, periodo che è sembrato coincidere con l'inizio della diapausa invernale, erano già 80, con una piccola covata che si è mantenuta statica fino a febbraio, e che sta appunto sfarfallando in questi giorni.
Ora le operaie sono più di un centinaio, in nido di legno di pino, con almeno altre 50-100 uova fresche e alcune larve in sviluppo.
Se Diana lo stima utile, posso pubblicare anche io l'iter della crescita per fare raffronti, ma non vorrei caricare il forum di "diari” quasi simili. Manterrei queste utili informazioni come scambio di esperienze all'interno di questo post.
Queste formiche restano per me molto interessanti per reattività e per la facile osservazione delle fasi vitali.
La mia colonia è frutto della sciamatura primaverile in cui è stata catturata anche la regina di Diana (in provincia di Brescia, bassa pianura), per cui sono sorelle (probabilmente) e la nostra gara alla colonia che cresce di più è utile anche per mettere alla prova tecniche, temperature e modi di gestire questa specie in modi diversi.
Quando Luca mi ha portato la colonia aveva già circa 25 operaie (agosto) di cui una decina forse adottate da bozzoli esterni della colonia sorella. Era in provetta, ma io l'ho subito alloggiata in arena piccola, con collegato nido ytong, dove si sono trasferite in pochi giorni.
A settembre, periodo che è sembrato coincidere con l'inizio della diapausa invernale, erano già 80, con una piccola covata che si è mantenuta statica fino a febbraio, e che sta appunto sfarfallando in questi giorni.
Ora le operaie sono più di un centinaio, in nido di legno di pino, con almeno altre 50-100 uova fresche e alcune larve in sviluppo.
Se Diana lo stima utile, posso pubblicare anche io l'iter della crescita per fare raffronti, ma non vorrei caricare il forum di "diari” quasi simili. Manterrei queste utili informazioni come scambio di esperienze all'interno di questo post.
Queste formiche restano per me molto interessanti per reattività e per la facile osservazione delle fasi vitali.
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GianniBert - Messaggi: 4499
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