Aphaenogaster ovaticeps (Emery, 1898)

Sezione dedicata allo studio scientifico delle formiche.

Aphaenogaster ovaticeps (Emery, 1898)

Messaggioda winny88 » 19/06/2016, 3:08

Aphaenogaster ovaticeps (Emery, 1898) :virgin: , :male: , :female:
10.VII.2015 - ITALIA - Liguria - GE, Chiavari, S. Viale leg.

Specie descritta da Emery su esemplari di una ristretta popolazione della Liguria, presente solo nel genovese. Non riscontrabile altrove in Italia/Francia. Comune e diffusa invece in Penisola Balcanica, se conspecifica a tale popolazione. E se conspecifica, evidentemente allora specie descritta su una popolazione introdotta. Questa è certamente la forma tipica essendo raccolta nel genovese.

A. ovaticeps.jpg

A. ovaticeps 2.jpg

A. ovaticeps 3.jpg

A. ovaticeps male.jpg

A. ovaticeps gyne.jpg

A. ovaticeps gyne 2.jpg

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A. ovaticeps gyne 5.jpg

A. ovaticeps gyne forewing.jpg

A. ovaticeps gyne, male, worker.jpg
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Re: Aphaenogaster ovaticeps (Emery, 1898)

Messaggioda entoK » 19/06/2016, 12:15

Mi ricordo dei tuoi studi al riguardo di questa specie sugli esemplari forniti da Sara (fammi indovinare finalmente hai potuto completare lo spillo :lol: ), ma a questo punto sorge la domanda di chissà quando e chissà come è stata introdotta.. se la popolazione è davvero così ristretta anche fosse periodo storico dovremmo in ogni caso presumere abbastanza recente, giusto?

A parte ciò, sai se Rigato ha intenzione di pubblicare qualcosa a riguardo di questo caso specifico?
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Re: Aphaenogaster ovaticeps (Emery, 1898)

Messaggioda winny88 » 19/06/2016, 12:55

No! Fabrizio e Antonio a breve pubblicheranno la revisione delle Aphaenogaster s. str., quindi non tratteranno l'ovaticeps. Anche quando chiesi a Fabrizio lumi a proposito della popolazione della presunta A. splendida in Sicilia (che probabilmente non è la splendida) mi rispose che non si era ancora dedicato adeguatamente alle ex Attomyrma per dare una risposta completa.

Invece ci sono i polacchi che stanno facendo la revisione proprio di questo gruppo e hanno raccolto molto materiale proprio nei Balcani. Ecco perché ho chiesto a Lech Borowiec sul FEI il suo parere a riguardo.

entoK ha scritto:se la popolazione è davvero così ristretta anche fosse periodo storico dovremmo in ogni caso presumere abbastanza recente, giusto?


Beh, se effettivamente è introdotta, sicuramente l'introduzione è precedente al 1898. Direi che questo è l'unico dato certo al momento. Riflettevo sul luogo: Genova! E' un porto importantissimo è lo è da più di un migliaio di anni, quindi un'eventuale introduzione via mare potrebbe risalire tanto ad un periodo molto recente (come il 1800) quanto ad uno... un po' meno recente come il IX secolo.

Quello che mi sorprende davvero tanto è come questa specie sia rimasta stabile lì, senza scomparire, ma al contempo senza espandersi, restando circoscritta, per secoli (almeno uno).
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Re: Aphaenogaster ovaticeps (Emery, 1898)

Messaggioda entoK » 19/06/2016, 15:13

winny88 ha scritto:Quello che mi sorprende davvero tanto è come questa specie sia rimasta stabile lì, senza scomparire, ma al contempo senza espandersi, restando circoscritta, per secoli (almeno uno).

Questo è appunto quello che evidenziavo e non vorrei che basti la banale considerazione alla Occam che accennavo poc'anzi a spiegare la cosa: esiste una ragione ambientale valida per distinguere la zona genovese dal resto della Liguria o basta semplicemente un modello di crescita e penetrazione lenta (magari di 2/4 secoli, mica sempre gli estranei stravolgono equilibri come Linepithema) a spiegarne l'attuale distribuzione?
Poi certo la curiosità del caso specifico d'introduzione non sarà probabilmente mai indagabile con certezza, ma l'apice della repubblica marinara è ben plausibile.

Questo tema potrebbe essere simile anche per ipotizzare altre stranezze nelle distribuzioni di alcune specie da noi, tanto per restare sul pezzo di quello che ho scritto poco fa, anche la discontinuità forte nella distribuzione italiana di C. dalmaticus è particolarmente interessante. Per non parlare di alcune specie al limite dell'areale nord-africano che appaiono ben presenti sulle isole maggiori che come ben noto erano snodi commerciali importanti già ai tempi di Cartagine.
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Re: Aphaenogaster ovaticeps (Emery, 1898)

Messaggioda feyd » 19/06/2016, 15:27

Il trasporto via nave antico prevedeva di caricare della terra come zavorra per le navi scariche, è quindi facieLe che abbiano trasportato intere colonie ;)


Interessante per cercare di capire da quanto tempo differenti popolazioni siano state separate sarebbe un analisi completa della variabilità genetica.
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Re: Aphaenogaster ovaticeps (Emery, 1898)

Messaggioda winny88 » 25/06/2016, 11:45

E' arrivata la risposta di Lech. Neanche a farlo apposta sono appena di ritorno dal Peloponneso.

Dice che secondo lui l'Aphaenogaster ovaticeps balcanica e l'Aphaenogaster muelleriana (descritta inizialmente come variante dell'ovaticeps) sempre dai Balcani sono conspecifiche. Già avevo ipotizzato anche io questa cosa quando studiai questo gruppo in seguito ai ritrovamenti di Sara e confrontando il mio materiale con i campioni di AntWeb.

Dalle mie foto, Lech trova una fortissima somiglianza col suo materiale di A. muelleriana raccolto in Grecia, mi ha allegato le foto e sono d'accordissimo, ad un primo giudizio sembrerebbero la stessa bestia. Le foto di un suo esemplare di regina mi sembrano davvero corrispondenti alla mia.

A questo punto si fa davvero largo l'ipotesi che l'A. ovaticeps ligure (tipica), quella balcanica, ma anche la muelleriana siano tutte la stessa bestia. Ciò avvalorerebbe l'ipotesi che la popolazione ligure, sebbene tipica (e che resterebbe tipica anche dopo la sinonimizzazione), sia effettivamente introdotta. Inoltre, dato che per la muelleriana esistono ritrovamenti molto settentrionali in Penisola Balcanica, fino anche a Trieste, aggiungiamo che la specie, in Italia, può essere trovata anche in Friuli.

Come ero sicuro che sarebbe successo, Lech mi ha chiesto del materiale in alcool da quella popolazione ligure per confrontarlo morfometricamente con il suo. I miei campioni li ho tutti preparati e francamente non sono favorevole a liberarmene, per cui chiedo gentilmente a Sara se può raccogliere e mettere in alcool almeno altre 3-4 operaie (meglio se di più) e, se possibile, anche dei sessuati (mi sembra che il periodo di sciamatura sia proprio questo). Eventualmente sarebbe poi ovviamente il caso che a Lech glieli spedisca direttamente lei.

Grazie, Sara! :smile:
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Re: Aphaenogaster ovaticeps (Emery, 1898)

Messaggioda Antipodean » 09/08/2016, 13:31

Ciao,

ho visto delle Aphaenogaster muelleriana a Venezia sciamare il 10/07 verso mezzanotte, parecchie colonie sciamavano contemporaneamente, e il numero di sessuati per colonia era limitato ad una ventina di femmine alate ed una cinquantina di maschi. Parecchie operaie proteggevano i sessuati in procinto di sciamare diciamo 20-50 a seconda della colonia.

Le A. muelleriana a Venezia le ho sempre e solo viste nelle calli (stradine) strette dove non arriva mai sole diretto. Foraggiano nomalmente di notte, occasionalmente in giornate umide si possono vedere anche la mattina presto o in serata. Sembrano onnivore, ma preferiscono insetti morti o vivi (spesso piccoli dermatteri, zanzare, chironomidi e qualche piccola falena), ma non disdegnano pane, gomme americane ed altre sostanze zuccherine.

Sono le mie formiche preferite in citta' per cui quando sono li in vacanza e torno tardi la sera vado sempre a farmi un "Aphenogas-tour" ;P.

Non ho mai visto le A. ovaticeps s.s. quindi non posso commentare sulla conspecificita' o no, ma visto che, se non ricordo male, ci sono almeno un altro paio di veneziani nel forum, vedi se te ne puoi far raccogliere qualche esemplare.

Un'altra cosa che puo' coincidere con le A. ovaticeps della Liguria e' che non le ho mai viste fuori da un contesto urbano.

A presto
Andrea
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Re: Aphaenogaster ovaticeps (Emery, 1898)

Messaggioda Sara75 » 09/08/2016, 15:12

Le operaie che ho raccolto provengono direttamente dal mio giardino, situato sulle alture di Chiavari, a circa 90 m sul livello del mare, in mezzo alla tipica macchia mediterranea con uliveti.
Foraggiano sempre dopo il tramonto e sono piuttosto schive, se disturbate fuggono piuttosto velocemente e le ho viste nutrirsi spesso nella ciotola delle crocchette del gatto.
Le due regine le ho catturate ancora alate durante una imponente sciamatura di Lasius in una zona periferica della città di Chiavari, relativamente distante da casa mia, quindi vi sono diverse colonie localizzate a differenti altitudini.

Mi spiace solo che questo inverno il muro a secco dove presumibilmente era situata la colonia del mio giardino, sia crollato.
Durante i lavori di restauro ho comunque notato qualche sparuta operaia aggirarsi qua e là. Purtroppo dei contrattempi mi hanno impedito di recuperare campioni e di monitorare le sciamature di giugno, ma appena possibile cercherò le operaie per Lech. ;)
„L'uomo nella sua arroganza si crede un'opera grande, meritevole di una creazione divina. Più umile, io credo sia più giusto considerarlo discendente degli animali.“ _Charles Darwin.

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