Diventare bravi tassonomi, insieme

Re: Diventare bravi tassonomi, insieme

Messaggioda winny88 » 30/07/2016, 20:34

Sì, una bestia così grossa non c'è modo di metterla sul cartoncino triangolare 10x5 mm. O si mette su cartoncino rettangolare (ma a me, come alla maggior parte dei mirmecologi, non va proprio giù l'idea di mettere le formiche su cartoncino rettangolare), o si spillano direttamente attravero il pronoto (se sono operaie) o attraverso il mesonoto (se sono regine o maschi).
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Re: Diventare bravi tassonomi, insieme

Messaggioda winny88 » 30/07/2016, 21:33

Vabbé, se si cerca una breve guida:

- formiche in alcool al 70-75% per almeno 7-10 giorni.
- si tirano fuori (in un piattino o bicchierino sempre con alcool) e si selezionano gli esemplari più adatti (più adatto è un concetto molto relativo a quello che ti serve in quel momento: più grande, più piccola, più nella media, più tipica e rappresentativa della specie, più border line, conservata meglio o semplicemente in una posa più facile da preparare).
- si "stretcha" l'esemplare per ridurre il raggomitolamento degli arti e di testa e gastro sul torace. Ci sono vari modi per stretcharle: o si tengono in posizione per qualche decina di minuti con gli spilli (preferibilmente 000, 00 o almeno 0) su un piano di lavoro (preferibilmente di sughero, ma anche il polistirolo va bene) come si fa coi coleotteri; oppure si stretchano con molta molta cautela e pazienza con le pinzette a punta affilata mentre si guardano al microscopio (questa manovra è molto più difficile della prima).
-si preparano i cartoncini triangolari 10x5 mm di cartoncino spessissimo bianco che o si preparano da sè o si comprano già fatti (che sono sempre un po' fatti meglio! Io li prendo da omnes artes a 1,15 euro per pacco da 100. Sono da 11x5 ma nessuno viene a sindacarmi col calibro in mano!).
-si spilla il cartoncino all'altezza desiderata sullo spillo. Per fare un lavoro ordinato in modo che siano tutti alla stessa altezza esistono i distanziatori di cartellini: http://www.omnesartes.com/258-thickbox_ ... ellini.jpg
Dato che per risparmiare spilli gli esemplari conspecifici presi nella stessa località (che quindi avranno lo stesso cartellino con gli stessi dati) spesso si impilano sullo stesso spillo (due o tre tringolini per spillo), io uso la tecnica di spillare con lo spillo n°3 solo il trinagolino che andrà in cima, gli altri con un altro spillo n° 1 in modo che dopo posso sfilarli e metterli sullo spillo n°3 sotto il primo triangolino (usare inizialmente il n°1 per quelli sotto serve a fare in modo che il buco sia più stretto del calibro di un n°3, così che con l'operazione di sfila e riinfila il buco non sia slargato e il cartoncino tenda a scivolare in basso lungo lo spillo). Inoltre questo sistema crea il vantaggio di poter operare mentre si monta il campione sempre ssu un cartoncino in cima, dato che su uno sotto crea disagio perché si ha meno di un centimetro di spazio per muoversi tra un cartoncino e l'altro. Gli spilli ognuno usa quelli che preferisce. Io preferisco i n°3 perché mi piacciono rigidi, Fabrizio e Antonio usano i n°1 o al massimo i 2.
- si mette una goccia microscopica (un po' più grande al crescere dell'esemplare) di colla idrosolubile (sentite a me, comprate quelle entomologiche! Le pagate un attimo di più ma ne vale la pena! Sono più elastiche e asciugando tendono a spianarsi di più, inguacchiando meno il campione) sulla punta del cartoncino.
-si incolla l'esemplare sul punto di colla. Sotto al torace, di solito in corrispondenza delle 4 coxae posteriori, ma a seconda delle dimensioni si può andare più avanti o più dietro (insomma, dove si trova meglio l'equilibrio del campione).
- si aspetta una mezz'ora che la colla faccia presa, poi con molta delicatezza e pazienza si prendono le pinze a punta aguzza e (se le dimensioni lo richiedono con l'ausilio del microscopio) si sistema la posizione di zampe, testa, antenne...). Le zampe dovrebbero essere sempre abbassate sotto il piano del torace per permetterne l'osservazione, la testa non troppo flessa in basso e le antenne come vi piace e si vedano meglio se importanti nella determinazione della specie. Ovviamente fare un lavoro accurato è meglio, ma se non avete tempo (se avete un'intera cassetta di campioni da preparare per il museo voglio vedere come fate ad essere così scrupolosi!) o vi scocciate potete sempre fare "all'americana", cioè... come viene viene! Anche sdraiate su un lato, appollottolate e inguacchiate nella colla o con le zampe che puntano in alto. Dicesi metodo all'americana perché è il tipico metodo di quei californiani panzoni e fanfarroni che sono convinti di dominare il mondo mirmecologico oggi!
-si lasciano asciugare i campioni in un posto ben ventilato (ma senza corrente o vento) e non umido e, ci aggiungo io per esperienza personale, dove non ci siano Linepithema humile che vanno a mangiarsi i campioni e poi voi andate e trovate i cartoncini vuoti!!! Non potete neanche immaginare quanto le odio a morte quelle bestiacce!
-si preparano i cartellini per i dati con cartoncino spesso (usate almeno quello da 200 g/mq). Potete scrivere a mano o stamparli a caratteri minuscoli (io uso il carattere 4 di word, che non c'è, il minimo è 8, il 4 dovete digitarlo voi). I dati da inserire sono almeno località (più precisa possibile, magari anche le coordinate), la data di ritrovamento e il nome del raccoglitore (se proprio non lo conoscete scrivete "raccoglitore sconosciuto" o "raccoglitore locale" se sapete che è uno del posto di raccolta). Sotto il cartellino coi dati potete aggiungere altri cartellini eventuali col nome del determinatore e il nome della specie, uno col nome della collezione ed eventualmente col codice di collezione per quello specimen e magari un cartoncino (ve lo auguro) che indichi che l'esemplare è un tipo (olotipo, paratipo, sintipo ecc.).
- si spillano i cartellini al di sotto dei cartoncini impilandoli se sono più di uno.
- una volta ben asciutti i campioni, vi mettete gli spilli in una bella cassetta entomologica secondo la schematizzazione che più vi aggrada.

Ultime considerazioni: preparare le formiche è spesso... estenuante! Soprattutto verso i record di piccolezza. Ma non vi demoralizzate: più fate pratica più diventate spicci e bravi. Non vi uccidete troppo a cercare la perfezione, non serve! Solo finché è possibile... cercate di evitare il metodo all'americana!

Buon lavoro!
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