Diario di colonie di Temnothorax
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Diario di colonie di Temnothorax
Quello di cui sto per parlare è una delle due colonie di Temnotorax, nonché la prima ad essere rinvenuta sul finire di dicembre all' interno di una galla di una giovane quercia, situata lungo l' argine di un fiume. Non sapevo se disturbare le eventuali formiche presenti all' interno fosse la cosa giusta da fare ma alla fine l' ho prelevata e tenuta all' interno di un barattolo di vetro per una settimana nell'attesa di assistere all' uscita di eventuali operaie presenti. Durante questo periodo ho verificato anche la presenza di un foro all' interno della galla e per questo ho anche realizzato un piccolo formicaio di accrescimento in legno di pino, intagliato e lavorato da un grosso ramo di un pino abbattuto qualche mese prima vicino casa. Ho preparato anche un' arena a cui ho collegato il nido tramite un tubicino in materiale plastico e sigillato i buchi dell' arena con una specie di pongo elastico e nero da elettricista di mio fratello.
Essendo troppo curioso di vedere quale colonia abitasse la mia galla (e sperando ce ne fosse una all' interno perché a parte il foro non ho mai visto formiche uscirne), ho deciso di aprirla e riversarla in arena e con grande soddisfazione ho visto una colonia di circa 40 piccole formiche gialline e marroncine ancora non identificate, correre impanicate per tutta l' arena. Successivamente ho distinto larve e uova e la regina, più scura e leggermente più grande delle operaie, difficilmente distinguibile per dimensioni nonostante il torace tipico di un esemplare alato.
Dopo solo qualche minuto, la prima operaia entra nel tubicino e lo percorre fin dentro il formicaio, seguita diverso tempo dopo dalle sorelle, che iniziano a trasportare all' interno anche uova e larve, tanto che dopo un ora il numero di operaie ancora presenti in arena è visibilmente diminuito. Noto la regina arrampicarsi con passo incerto e tremolante sulle pareti della vaschetta di plastica adibita ad arena, finché cade a peso morto al suolo e notando questo, una operaia la afferra tra le mandibole per trasportarla in fretta e furia all' interno del nuovo formicaio. Ammetto di essermi spaventato dopo aver visto ciò ma ero fiducioso per averla vista trasportata all' interno del nido e non abbandonata in arena come si fa con le formiche morte, ma essendo tardi ho deciso di non disturbare ulteriormente la colonia e andare a dormire.
13 gennaio 2019- mi sono documentato rigurado specie e genere della colonia e posso dire con certezza che si tratta di Temnothorax, riguardo la specie... non ne sono sicuro. Ho fornito una piccola quantità di miele e qualche goccia d' acqua lasciata cadere direttamente al suolo, senza usare batuffoli di cotone imbevuti e il miele è stato abbastanza apprezzato. Solo 4 formiche pattugliano l' arena, due sono immobili all' imboccatura del formicaio mentre le altre sono con certezza all' interno del nido sebbene non visibili a causa di imprecisioni nella progettazione, vediamo se riesco a far capire in che senso: praticamente, il foro di entrata, per motivi pratici, si trova a metà altezza del blocco di legno, mentre le stanze si trovano in cima, quindi c'è un cunicolo interno, ovviamente non visibile, che collega l' entrata alle stanze e probabilmente la colonia si trova proprio qui, occultata alla vista.
18 gennaio 2019- essendo presenti non più di 4 o 5 operaie in arena, avrei voluto provare a dare loro una fonte proteica, quindi ho catturato un ragno dal garage di casa e dopo averlo ucciso, l' ho messo in arena. Per un paio di ore non lo hanno degnato della minima considerazione, finché una formica ha iniziato come a succhiarne il "sangue" che usciva dall' addome. Dopo un po', altre formiche hanno iniziato a smembrare zampe e torace, con mia grande soddisfazione. Mentre accadeva tutto ciò, altre formiche stavano asportando pezzi della pedana di legno messa in supporto del tubo per ottenerne minuscoli pezzetti di legno, che hanno poi trascinato fino a metà del tubo di ingresso e abbandonato lì: ho pensato che volessero diminuire se non addirittura bloccare la sezione di accesso al nido.
19 gennaio 2019- all' indomani mattina, ho notato che le zampe del ragno erano state asportate, tagliate a pezzetti e sparse per l' arena o trasportate a bocca da alcune operaie, altre trasportavano pezzi di torace, mentre l' addome era stato abbandonato quasi intatto. Ho notato anche che i pezzetti di legno non erano più all' interno del tubo ma probabilmente all' interno del formicaio (chissà a cosa sarebbero serviti). Preoccupato per le sorti della regina, di cui non avevo notizie da un paio di settimane (dal giorno del trasferimento), ho deciso di dare una sbirciatina all' interno del formicaio, individuandola con non poca fatica, rintanata nella parte superiore del nido, accompagnata da una decina di operaie e qualche uova. E' risultato strano vederla isolata da gran parte delle altre formiche, rimaste nella zona interna del nido ma ero contento che stesse bene nonostante fosse difficile vederla a causa delle solite imprecisioni nella costruzione e fosse necessario illuminarla (è pur sempre il primo nido in legno che realizzo!). Ricordate i pezzettini di legno scomparsi? Sono stati messi sopra la zona in cui alloggia la regina, come a fare da soffitto o per ripararla dalla luce.
25 gennaio 2019- durante una corsetta mattutina in una zona più o meno boschiva vicino casa mia, trovo una galla probabilmente di quercia, caduta lungo lo stradello e la raccolgo. Questa volta l' ho aperta poco dopo essere tornato a casa, trovando all' interno una colonia di Temnothorax sp. poco più numerosa della precedente, ma non avendo un posto in cui metterle, ho riempito un barattolo di cotone e le ho riversate all' interno, ho inumidito leggermente e fornito del miele su carta stagnola da cui so sono nutrite in modo blando.
30 gennaio 2019- in questi giorni, la seconda colonia è sembrata stare abbastanza bene nel cotone ma ovviamente non è la sistemazione più adatta a loro, senza considerare che esso ha cominciato ad ammuffire pian piano, così ho creato un altro formicaio in legno e l' ho collegato ad una vaschetta di plastica trasparente che fungesse da arena. Questo formicaio è stato realizzato su un unico piano (entrata e stanze sullo stesso livello, ovvero sulla cima del blocco di legno) così da poter vedere la colonia senza che si nascondesse nella parte non visibile del nido.
Ho riversato brutalmente il nido di cotone in arena, costringendo la colonia ad uscire e cercare una nuova casa più confortevole e meno ammuffita, ma continuavano a vagare per l' arena e stabilirsi in ogni punto disponibile, frammentandosi. Non ho foto della situazione ma sarebbe stato interessante mostrarle, quindi cercherò di descriverla: -una decina di operaie si erano stabilite sotto al tubo di collegamento tra arena e formicaio, sotto il "pongo" sigillante da elettricista insieme ad una ventina di piccole uova;
-la regina si era messa in un angolo dell' arena insieme a poche uova e circa 5 operaie,
-qualche altra formica si sera stabilita sotto il supporto in legno che collega il tubo sospeso a mezz' aria con il nido insieme a una ventina di piccole uova,
-altre giravano per l' arena con larve e uova in bocca e soprattutto sotto il coperchio della scatola.
Le formiche salivano sul supporto del tubo, incontravano il tubo e anziché entrarci lo percorrevano dall' esterno, altre riscendevano ma senza mai entrare, finché finalmente una è entrata ed ha raggiunto le stanze: la vidi girare, esplorare, uscire, rientrare, uscire ancora e raggiungere le altre: mi sarei aspettato vederle entrare in massa finalmente ma invece nulla! Sembrava non esserci coordinazione tra loro, niente comunicazione, ognuna per gli affari propri. Dopo un paio di ore la situazione non si era ancora risolta e così ho optato per una operazione drastica: le ho prelevate a mano per inserirle nel formicaio in modo forzato. Ho messo il formicaio a testa in giù dopo averlo scollegato dall' arena, con il tubo rivolto verso l' alto, in modo che ogni formica inserita all' interno sarebbe caduta nel nido, quindi ho eseguito con successo l' operazione, aiutandomi con un bastoncino per prelevare con attenzione le uova ma una ventina sono andate comunque distrutte (quelle sotto la pedana di collegamento del tubo, che ho visto solo dopo averla tolta per fare una sorta di manutenzione). Ho quindi tappato il tubo con del cotone in modo da farle restare all' interno per qualche ora e far capire loro di doversi stabilire lì. Intanto qualche operaia tornava a recuperare le uova nel tubo per portarle all' interno del nido. Non so ancora perché sia stato così tanto difficile per questa colonia trovare l' entrata del formicaio mentre l' altra ha fatto tutto in meno di un ora, nonostante fossero di meno e l' arena avesse le stesse dimensioni, perché fatta con lo stesso tipo di scatola. Mentre controllavo l' arena di questa colonia, ho notato 6 operaie uscire da sotto il supporto in legno precedentemente menzionato, ma essendo l' entrata al formicaio bloccata, le ho inserite nell' altra colonia insieme a qualche uovo che sono riuscito a recuperare; esse sono state accettate, senza alcun tipo di controversia, tanto che sono anche entrate nel nuovo nido portandosi le uova.
31 gennaio 2019- dopo essere rientrato a casa la sera ho ricollegato il formicaio all' arena, l' ho sigillato e ho aperto il tubo rimuovendo il cotone. Ho solo dovuto sostituire il supporto di legno con un pastello che facesse da ponte tra il tubo e l' arena perché il primo, una volta ricollegato, si era inspiegabilmente ripiegato verso l' alto fino ad allontanarsi parecchio dal suolo.
Controllando il nido, ho visto una decina di formiche in tutto: panico! Dove sono andate le altre? E' partita una frenetica caccia al foro che si erano scavate per uscire ma senza trovarlo, poi illuminando, le ho trovate in gran quantità radunate sotto al tubo e ho temuto di averle uccise, compresa la regina, in seguito ai lavori di ricollegamento, in cui il tubo si è mosso non poco, quindi ho provato a disturbarle e le ho viste spargersi ovunque in gran quantità, regina compresa, quindi per fortuna stavano tutte bene. Anche questa regina dopo aver corso un po' è svenuta ed è stata portata tra le mandibole di una formica in una zona sicura, infatti più tardi l' ho vista muoversi ancora. Non so a cosa sia dovuta questa reazione nelle regine di Temnothorax, probabilmente alla situazione di pericolo in cui si trovano sotto stress.
5 febbraio 2019- ieri ho fornito a entrambe le colonie un batuffolo di cotone imbevuto di acqua, un pezzo di prosciutto cotto e un ragno ciascuna e dei granelli di zucchero.
Sto provando a sperimentare i cibi perché non hanno mangiato molto ultimamente e non so quanto potrebbero essere affamate ma la prima colonia non ha toccato nulla mentre un paio di formiche della seconda stanno stuzzicando il prosciutto. Sto valutando di unire le colonie tra qualche mese, pochi esemplari alla volta per poi unire anche le due regine. Credo che le operaie andrebbero d' accorda ma per le regine... non lo so dire.
Spoiler: mostra
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Essendo troppo curioso di vedere quale colonia abitasse la mia galla (e sperando ce ne fosse una all' interno perché a parte il foro non ho mai visto formiche uscirne), ho deciso di aprirla e riversarla in arena e con grande soddisfazione ho visto una colonia di circa 40 piccole formiche gialline e marroncine ancora non identificate, correre impanicate per tutta l' arena. Successivamente ho distinto larve e uova e la regina, più scura e leggermente più grande delle operaie, difficilmente distinguibile per dimensioni nonostante il torace tipico di un esemplare alato.
Dopo solo qualche minuto, la prima operaia entra nel tubicino e lo percorre fin dentro il formicaio, seguita diverso tempo dopo dalle sorelle, che iniziano a trasportare all' interno anche uova e larve, tanto che dopo un ora il numero di operaie ancora presenti in arena è visibilmente diminuito. Noto la regina arrampicarsi con passo incerto e tremolante sulle pareti della vaschetta di plastica adibita ad arena, finché cade a peso morto al suolo e notando questo, una operaia la afferra tra le mandibole per trasportarla in fretta e furia all' interno del nuovo formicaio. Ammetto di essermi spaventato dopo aver visto ciò ma ero fiducioso per averla vista trasportata all' interno del nido e non abbandonata in arena come si fa con le formiche morte, ma essendo tardi ho deciso di non disturbare ulteriormente la colonia e andare a dormire.
13 gennaio 2019- mi sono documentato rigurado specie e genere della colonia e posso dire con certezza che si tratta di Temnothorax, riguardo la specie... non ne sono sicuro. Ho fornito una piccola quantità di miele e qualche goccia d' acqua lasciata cadere direttamente al suolo, senza usare batuffoli di cotone imbevuti e il miele è stato abbastanza apprezzato. Solo 4 formiche pattugliano l' arena, due sono immobili all' imboccatura del formicaio mentre le altre sono con certezza all' interno del nido sebbene non visibili a causa di imprecisioni nella progettazione, vediamo se riesco a far capire in che senso: praticamente, il foro di entrata, per motivi pratici, si trova a metà altezza del blocco di legno, mentre le stanze si trovano in cima, quindi c'è un cunicolo interno, ovviamente non visibile, che collega l' entrata alle stanze e probabilmente la colonia si trova proprio qui, occultata alla vista.
18 gennaio 2019- essendo presenti non più di 4 o 5 operaie in arena, avrei voluto provare a dare loro una fonte proteica, quindi ho catturato un ragno dal garage di casa e dopo averlo ucciso, l' ho messo in arena. Per un paio di ore non lo hanno degnato della minima considerazione, finché una formica ha iniziato come a succhiarne il "sangue" che usciva dall' addome. Dopo un po', altre formiche hanno iniziato a smembrare zampe e torace, con mia grande soddisfazione. Mentre accadeva tutto ciò, altre formiche stavano asportando pezzi della pedana di legno messa in supporto del tubo per ottenerne minuscoli pezzetti di legno, che hanno poi trascinato fino a metà del tubo di ingresso e abbandonato lì: ho pensato che volessero diminuire se non addirittura bloccare la sezione di accesso al nido.
19 gennaio 2019- all' indomani mattina, ho notato che le zampe del ragno erano state asportate, tagliate a pezzetti e sparse per l' arena o trasportate a bocca da alcune operaie, altre trasportavano pezzi di torace, mentre l' addome era stato abbandonato quasi intatto. Ho notato anche che i pezzetti di legno non erano più all' interno del tubo ma probabilmente all' interno del formicaio (chissà a cosa sarebbero serviti). Preoccupato per le sorti della regina, di cui non avevo notizie da un paio di settimane (dal giorno del trasferimento), ho deciso di dare una sbirciatina all' interno del formicaio, individuandola con non poca fatica, rintanata nella parte superiore del nido, accompagnata da una decina di operaie e qualche uova. E' risultato strano vederla isolata da gran parte delle altre formiche, rimaste nella zona interna del nido ma ero contento che stesse bene nonostante fosse difficile vederla a causa delle solite imprecisioni nella costruzione e fosse necessario illuminarla (è pur sempre il primo nido in legno che realizzo!). Ricordate i pezzettini di legno scomparsi? Sono stati messi sopra la zona in cui alloggia la regina, come a fare da soffitto o per ripararla dalla luce.
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25 gennaio 2019- durante una corsetta mattutina in una zona più o meno boschiva vicino casa mia, trovo una galla probabilmente di quercia, caduta lungo lo stradello e la raccolgo. Questa volta l' ho aperta poco dopo essere tornato a casa, trovando all' interno una colonia di Temnothorax sp. poco più numerosa della precedente, ma non avendo un posto in cui metterle, ho riempito un barattolo di cotone e le ho riversate all' interno, ho inumidito leggermente e fornito del miele su carta stagnola da cui so sono nutrite in modo blando.
30 gennaio 2019- in questi giorni, la seconda colonia è sembrata stare abbastanza bene nel cotone ma ovviamente non è la sistemazione più adatta a loro, senza considerare che esso ha cominciato ad ammuffire pian piano, così ho creato un altro formicaio in legno e l' ho collegato ad una vaschetta di plastica trasparente che fungesse da arena. Questo formicaio è stato realizzato su un unico piano (entrata e stanze sullo stesso livello, ovvero sulla cima del blocco di legno) così da poter vedere la colonia senza che si nascondesse nella parte non visibile del nido.
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-la regina si era messa in un angolo dell' arena insieme a poche uova e circa 5 operaie,
-qualche altra formica si sera stabilita sotto il supporto in legno che collega il tubo sospeso a mezz' aria con il nido insieme a una ventina di piccole uova,
-altre giravano per l' arena con larve e uova in bocca e soprattutto sotto il coperchio della scatola.
Le formiche salivano sul supporto del tubo, incontravano il tubo e anziché entrarci lo percorrevano dall' esterno, altre riscendevano ma senza mai entrare, finché finalmente una è entrata ed ha raggiunto le stanze: la vidi girare, esplorare, uscire, rientrare, uscire ancora e raggiungere le altre: mi sarei aspettato vederle entrare in massa finalmente ma invece nulla! Sembrava non esserci coordinazione tra loro, niente comunicazione, ognuna per gli affari propri. Dopo un paio di ore la situazione non si era ancora risolta e così ho optato per una operazione drastica: le ho prelevate a mano per inserirle nel formicaio in modo forzato. Ho messo il formicaio a testa in giù dopo averlo scollegato dall' arena, con il tubo rivolto verso l' alto, in modo che ogni formica inserita all' interno sarebbe caduta nel nido, quindi ho eseguito con successo l' operazione, aiutandomi con un bastoncino per prelevare con attenzione le uova ma una ventina sono andate comunque distrutte (quelle sotto la pedana di collegamento del tubo, che ho visto solo dopo averla tolta per fare una sorta di manutenzione). Ho quindi tappato il tubo con del cotone in modo da farle restare all' interno per qualche ora e far capire loro di doversi stabilire lì. Intanto qualche operaia tornava a recuperare le uova nel tubo per portarle all' interno del nido. Non so ancora perché sia stato così tanto difficile per questa colonia trovare l' entrata del formicaio mentre l' altra ha fatto tutto in meno di un ora, nonostante fossero di meno e l' arena avesse le stesse dimensioni, perché fatta con lo stesso tipo di scatola. Mentre controllavo l' arena di questa colonia, ho notato 6 operaie uscire da sotto il supporto in legno precedentemente menzionato, ma essendo l' entrata al formicaio bloccata, le ho inserite nell' altra colonia insieme a qualche uovo che sono riuscito a recuperare; esse sono state accettate, senza alcun tipo di controversia, tanto che sono anche entrate nel nuovo nido portandosi le uova.
31 gennaio 2019- dopo essere rientrato a casa la sera ho ricollegato il formicaio all' arena, l' ho sigillato e ho aperto il tubo rimuovendo il cotone. Ho solo dovuto sostituire il supporto di legno con un pastello che facesse da ponte tra il tubo e l' arena perché il primo, una volta ricollegato, si era inspiegabilmente ripiegato verso l' alto fino ad allontanarsi parecchio dal suolo.
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5 febbraio 2019- ieri ho fornito a entrambe le colonie un batuffolo di cotone imbevuto di acqua, un pezzo di prosciutto cotto e un ragno ciascuna e dei granelli di zucchero.
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- Nic
- Messaggi: 25
- Iscritto il: 11 feb '19
Re: Diario di colonie di Temnothorax
Che bel diario ricco di contenuti, complimentoni !
Spoiler: mostra
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Davrin - Messaggi: 716
- Iscritto il: 16 apr '18
- Località: Reggio Emilia
Re: Diario di colonie di Temnothorax
Grazie, faccio del mio meglio e sapere che viene apprezzato mi rende soddisfatto
- Nic
- Messaggi: 25
- Iscritto il: 11 feb '19
Re: Diario di colonie di Temnothorax
Per la questione cibo probabile che non lo accettano molto perché sono ancora nel periodo di riposo.
Io personalmente eviterei di unire le colonie.
Io personalmente eviterei di unire le colonie.
Spoiler: mostra
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pax - Messaggi: 1180
- Iscritto il: 8 ott '13
- Località: Bologna
continuo Diario di colonie di Temnothorax
Continuo a scrivere il diario in data 24 febbraio a causa di impegni personali che mi hanno coinvolto in questi giorni, quindi probabilmente potrei lasciare delle osservazioni ma mi sono comunque appuntato qualcosa.
8 febbraio 2019- questa mattina, verso le 8.15, la regina della prima colonia si era un attimo spostata verso il tubo di plastica seguita da una decina di ausiliarie. E' stato un comportamento che mi ha incuriosito ma so che può succedere che le regine lo facciano, quindi non mi sono allarmato.
Nel pomeriggio ho ripulito entrambe le arene dagli scarti dei ragni che avevo fornito e anche dallo zucchero che si era sciolto; poi ho bagnato di nuovo i batuffoli di ovatta e fornito altro zucchero.
10 febbraio 2019- nonostante sapessi che Temnothorax gradisce un nido poco umido, ho comunque provveduto ad umidificare leggermente entrambi, azione che non ha portato conseguenze nel secondo nido ma la regina del primo ha passato i successivi 5 giorni nel tubo di plastica, sempre seguita dalle ausiliarie. Aveva già mostrato questo comportamento, come ho detto prima infatti, ma in questi giorni non è mai rientrata nel nido.
11 febbraio 2019- come detto la regina della prima colonia è ancora nel tubo ed è divertente osservare un paio di operaie che le tirano per le zampe nel tentativo di riportarla all' interno del nido ma lei si oppone .
Le operaie delle seconda colonia si dilettano nell' ammassare pezzi del parmigiano che avevo fornito loro qualche giorno prima (mi sembrava di averlo scritto, no? Che avevo fornito loro del formaggio per vedere se lo avrebbero mangiato?). in ogni caso non lo hanno fatto e lo hanno ammassato all' entrata del tubo in plastica per ostruirne parzialmente il diametro, credo.
Anche la prima colonia fa cose simili ogni tanto, come avevo già raccontato: stacca pezzetti di legno dalla pedana e li porta nel tubo, poi alcuni sono stati usati per la stanza della regina mentre alcuni sono vicini all' entrata, ma senza ustruirla significativamente. Forse dovrei rimuovere il formaggio e fornire loro del legno.
11 febbraio 2019- ho fornito ad entrambe le colonie una metà di camola ciascuna (larve all' ultimo stadio di sviluppo di Galleria mellonella) e devo dire che mi è dispiaciuto tagliarla a metà perché le trovo tanto carine (ma era già morta da poco in realtà).
Credo che entrambe le colonie le abbiano degnate di poca attenzione, forse giusto una o due formiche della prima colonia abbiano "succhiato" dal terreno i fluidi che sono fuoriusciti dalla povera larva.
Vedendo il poco interesse dimostrato nei confronti di questa preda, ho fornito un ragno a ciascuna colonia e non si sono filate nemmeno questo.
15 febbario 2019- Ho rimosso sia la larva che il ragno dalle arene di entrambe le colonie e inoltre, dopo aver tenuta aperta la scatola che contiene il primo formicaio, l' umidità se ne è andata e la regina è tornata all' interno ma prima che lo facesse, ho potuto notare che lungo il tubo aveva deposto 5 uova, che sono state successivamente trasportate all' interno dalle operaie.
20 febbraio 2019- ho fornito un ragno a ciascuna colonia ed entrambe ne hanno mangiato inizialmente solo il torace, come al solito, poi il giorno dopo, la seconda colonia ha portato all' interno del nido anche l' addome e se ne sono nutrite tutte, infatti ora hanno i gastri belli gonfi e sono molto soddisfacenti da vedere.
Di questa colonia ora riesco a vedere anche la regina ora, insieme a qualche larva e uova; sta deponendo e questo mi rende molto soddisfatto.
Per quanto riguarda la prima colonia sono ancora occultate alla vista, regina compresa, per questo non so dire quale sia il loro stato di nutrizione ma le formiche che escono a foraggiare hanno anche loro i gastri belli gonfi, senza considerare che l' ultima volta che ho visto la regina sembrava stare bene anche lei.
Inoltre ho accurato che la pratica da parte di alcune formiche di trasportare tra le mandibole le sorelle o le regine a testa in giù è chiamata "trasporto sociale". Inizialmente l' avevo raccontata perché, durante i trasferimenti, le regine di entrambe le colonie erano state trasportate così o all' interno del nido o da una parte all' altra dello stesso e credevo che le due regine si fossero sentite male a causa dello stress ma poi, leggendo altri diari riguardanti questo genere e vedendola messa in pratica anche tra operaie, ho capito che si trattava di qualcosa del tutto normale.
24 febbraio 2019- alla giornata odierna, ho notato con soddisfazione che parte della prima colonia (regina, una decina di ausiliarie e larve e uova) si è spostata al centro della camera sulla cima del formicaio così che ora la regina è ben visibile.
Anche la regina della seconda colonia si è data da fare e sta deponendo uova in gran quantità e hanno completamente sigillato l' entrata del nido usando il formaggio.
Queste due colonie stanno regalando qualche soddisfazione benchè non si tratti di nulla di eclatante ma vorrei cambiare l' allestimento dell' arena aggiungendo del terriccio con sassolini e materiale legnoso oppure con del gesso colorato di verde, sassolini e legno, in modo da osservare il loro comportamento in presenza di un ambiente più naturale che non sia semplicemnte una vuota scatola di plastica trasparente.
8 febbraio 2019- questa mattina, verso le 8.15, la regina della prima colonia si era un attimo spostata verso il tubo di plastica seguita da una decina di ausiliarie. E' stato un comportamento che mi ha incuriosito ma so che può succedere che le regine lo facciano, quindi non mi sono allarmato.
Nel pomeriggio ho ripulito entrambe le arene dagli scarti dei ragni che avevo fornito e anche dallo zucchero che si era sciolto; poi ho bagnato di nuovo i batuffoli di ovatta e fornito altro zucchero.
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10 febbraio 2019- nonostante sapessi che Temnothorax gradisce un nido poco umido, ho comunque provveduto ad umidificare leggermente entrambi, azione che non ha portato conseguenze nel secondo nido ma la regina del primo ha passato i successivi 5 giorni nel tubo di plastica, sempre seguita dalle ausiliarie. Aveva già mostrato questo comportamento, come ho detto prima infatti, ma in questi giorni non è mai rientrata nel nido.
11 febbraio 2019- come detto la regina della prima colonia è ancora nel tubo ed è divertente osservare un paio di operaie che le tirano per le zampe nel tentativo di riportarla all' interno del nido ma lei si oppone .
Le operaie delle seconda colonia si dilettano nell' ammassare pezzi del parmigiano che avevo fornito loro qualche giorno prima (mi sembrava di averlo scritto, no? Che avevo fornito loro del formaggio per vedere se lo avrebbero mangiato?). in ogni caso non lo hanno fatto e lo hanno ammassato all' entrata del tubo in plastica per ostruirne parzialmente il diametro, credo.
Anche la prima colonia fa cose simili ogni tanto, come avevo già raccontato: stacca pezzetti di legno dalla pedana e li porta nel tubo, poi alcuni sono stati usati per la stanza della regina mentre alcuni sono vicini all' entrata, ma senza ustruirla significativamente. Forse dovrei rimuovere il formaggio e fornire loro del legno.
11 febbraio 2019- ho fornito ad entrambe le colonie una metà di camola ciascuna (larve all' ultimo stadio di sviluppo di Galleria mellonella) e devo dire che mi è dispiaciuto tagliarla a metà perché le trovo tanto carine (ma era già morta da poco in realtà).
Credo che entrambe le colonie le abbiano degnate di poca attenzione, forse giusto una o due formiche della prima colonia abbiano "succhiato" dal terreno i fluidi che sono fuoriusciti dalla povera larva.
Vedendo il poco interesse dimostrato nei confronti di questa preda, ho fornito un ragno a ciascuna colonia e non si sono filate nemmeno questo.
15 febbario 2019- Ho rimosso sia la larva che il ragno dalle arene di entrambe le colonie e inoltre, dopo aver tenuta aperta la scatola che contiene il primo formicaio, l' umidità se ne è andata e la regina è tornata all' interno ma prima che lo facesse, ho potuto notare che lungo il tubo aveva deposto 5 uova, che sono state successivamente trasportate all' interno dalle operaie.
20 febbraio 2019- ho fornito un ragno a ciascuna colonia ed entrambe ne hanno mangiato inizialmente solo il torace, come al solito, poi il giorno dopo, la seconda colonia ha portato all' interno del nido anche l' addome e se ne sono nutrite tutte, infatti ora hanno i gastri belli gonfi e sono molto soddisfacenti da vedere.
Di questa colonia ora riesco a vedere anche la regina ora, insieme a qualche larva e uova; sta deponendo e questo mi rende molto soddisfatto.
Per quanto riguarda la prima colonia sono ancora occultate alla vista, regina compresa, per questo non so dire quale sia il loro stato di nutrizione ma le formiche che escono a foraggiare hanno anche loro i gastri belli gonfi, senza considerare che l' ultima volta che ho visto la regina sembrava stare bene anche lei.
Inoltre ho accurato che la pratica da parte di alcune formiche di trasportare tra le mandibole le sorelle o le regine a testa in giù è chiamata "trasporto sociale". Inizialmente l' avevo raccontata perché, durante i trasferimenti, le regine di entrambe le colonie erano state trasportate così o all' interno del nido o da una parte all' altra dello stesso e credevo che le due regine si fossero sentite male a causa dello stress ma poi, leggendo altri diari riguardanti questo genere e vedendola messa in pratica anche tra operaie, ho capito che si trattava di qualcosa del tutto normale.
24 febbraio 2019- alla giornata odierna, ho notato con soddisfazione che parte della prima colonia (regina, una decina di ausiliarie e larve e uova) si è spostata al centro della camera sulla cima del formicaio così che ora la regina è ben visibile.
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Anche la regina della seconda colonia si è data da fare e sta deponendo uova in gran quantità e hanno completamente sigillato l' entrata del nido usando il formaggio.
Queste due colonie stanno regalando qualche soddisfazione benchè non si tratti di nulla di eclatante ma vorrei cambiare l' allestimento dell' arena aggiungendo del terriccio con sassolini e materiale legnoso oppure con del gesso colorato di verde, sassolini e legno, in modo da osservare il loro comportamento in presenza di un ambiente più naturale che non sia semplicemnte una vuota scatola di plastica trasparente.
- Nic
- Messaggi: 25
- Iscritto il: 11 feb '19
Re: Diario di colonie di Temnothorax
Grazie, interessanti formichine... ti posso chiedere la temperatura?
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MaelCamp - Messaggi: 275
- Iscritto il: 6 ott '18
- Località: Sicilia
Re: Diario di colonie di Temnothorax
Sarebbe interessante anche per me saperla effettivamente ahahaha. Le tengo in casa considera dove la temperatura è sempre più alta rispetto a fuori e la sera i termosifoni sono accesi a 20°C. Poi questa estate salirá sicuramente ma non ho cose tipo tappetini riscaldanti insomma
- Nic
- Messaggi: 25
- Iscritto il: 11 feb '19
Re: Diario di colonie di Temnothorax
Sarebbe interessante anche per me saperla effettivamente
Basta piazzare un termometro vicino alle colonie
Spoiler: mostra
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pax - Messaggi: 1180
- Iscritto il: 8 ott '13
- Località: Bologna
Re: Diario di colonie di Temnothorax
Sì infatti, sarebbe anche un informazione utile da sapere per l' allevamento oltre che per curiosità. Allora la misurerò e la riferirò nel prossimo aggiornamento del diario
- Nic
- Messaggi: 25
- Iscritto il: 11 feb '19
aggiornamento al diario di colonie di Temnothorax
26 febbraio 2019- Ho ripulito le arene dai residui e dalla sporcizia, poi, come da programma, ho aggiunto in entrambe della sabbia prelevata da un campetto da calcio situato vicino casa mia, poi ho aggiunto il solito batuffolo di cotone imbevuto d' acqua posto sopra un sottile foglietto di alluminio, in modo che non venga a contatto con il terreno, evitando lo sviluppo di muffe e funghi e anche dello zucchero messo sopra ad un foglietto di carta da forno; inoltre, alla prima colonia ho fornito anche un ragno.
Dopo aver fatto ciò, entrambe le colonie hanno iniziato a portare granelli di sabbia all' interno dei tubi di accesso fino a ostruirli quasi completamente, ma loro sembrano ancora passarci.
1 marzo 2019- E' passato qualche giorno e sembrano avere ignorato tutto, a parte il ragno: credo che la colonia abbia mangiato parte del torace per poi abbandonare il resto.
Oggi c' è del sole in terrazza e le temperature sono più alte del solito, così le ho messe nel punto maggiormente illuminato e riscaldato e ho notato un aumento delle attività in arena in entrambe le colonie, con una decina di formiche a foraggiare; risultato interessante se si considera che normalmente escono massimo in 4 o 5.
Quando si è rifatto buio le ho rincasate perché le temperature avrebbero iniziato a scendere e ho notato la formazione di molta condensa sulle pareti e sul tappo della scatola adibita ad arena, cosa che mi ha fatto pensare che magari la prossima modifica poterebbe essere di applicare un antifuga, togliere il coperchio dall' arena e posizionarle in terrazza.
Ho in oltre notato che una decina di operaie della seconda colonia si erano radunate a cerchio attorno al ragno per smembrarlo ed è stato davvero interessante vederlo perché è la prima volta che lo vedo ed inoltre hanno mangiato anche l' addome, che prima scartavano.
Come ultima osservazione posso dirvi che ora che le temperature sono più alte, le operaie si muovono anche più velocemente.
Dopo aver fatto ciò, entrambe le colonie hanno iniziato a portare granelli di sabbia all' interno dei tubi di accesso fino a ostruirli quasi completamente, ma loro sembrano ancora passarci.
Spoiler: mostra
Spoiler: mostra
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1 marzo 2019- E' passato qualche giorno e sembrano avere ignorato tutto, a parte il ragno: credo che la colonia abbia mangiato parte del torace per poi abbandonare il resto.
Oggi c' è del sole in terrazza e le temperature sono più alte del solito, così le ho messe nel punto maggiormente illuminato e riscaldato e ho notato un aumento delle attività in arena in entrambe le colonie, con una decina di formiche a foraggiare; risultato interessante se si considera che normalmente escono massimo in 4 o 5.
Quando si è rifatto buio le ho rincasate perché le temperature avrebbero iniziato a scendere e ho notato la formazione di molta condensa sulle pareti e sul tappo della scatola adibita ad arena, cosa che mi ha fatto pensare che magari la prossima modifica poterebbe essere di applicare un antifuga, togliere il coperchio dall' arena e posizionarle in terrazza.
Ho in oltre notato che una decina di operaie della seconda colonia si erano radunate a cerchio attorno al ragno per smembrarlo ed è stato davvero interessante vederlo perché è la prima volta che lo vedo ed inoltre hanno mangiato anche l' addome, che prima scartavano.
Come ultima osservazione posso dirvi che ora che le temperature sono più alte, le operaie si muovono anche più velocemente.
- Nic
- Messaggi: 25
- Iscritto il: 11 feb '19
Aggiornamento diario
Dopo diverso tempo torno a parlare di queste due simpatiche colonie e in questi mesi non è che non ne
ho parlato perchè non ne avessi voglia ma bensì perchè non è avvenuto quasi nulla: verso marzo le
avevo messe al sole in terazza credendo che il caldo fosse tornato ma in realtà ho dovuto rincasarle fino
alla prima settimana di aprile a causa del ritorno del freddo e anche in casa, con le temperature più alte
rispetto all' esterno, non sono praticamente mai uscite in arena.
1 aprile 2019- le formichine hanno ricominciato ad uscire quando le ho rimesse all' esterno approfittando delle
temperature in aumento, ho fornito un ragno a ciascuna colonia e solo la prima si è nutrita (solo del torace, come è loro abitudine). Ho fornito poi anche il secondo ragno alla prima colonia ma questa volta
non lo hanno toccato.
8 aprile 2019- ho applicato un antifuga a base di olio minerale lubrificante per infissi alle pareti di
entrambe le arene, così da poterle lasciare aperte senza incorrere in alti rischi di fughe, poi ho dato ad
ognuna un batuffolo imbevuto di acqua, ma nel pomeriggio e alla sera di acqua ne hanno ricevuta fin
troppa: ha tirato vento e piovuto a dirotto per almeno 6 ore e purtroppo ero fuori casa, quindi mi sono
accorto della situazione solo all' indomani mattina.
9 aprile 2019- come già accennato, la situazione è risultata quasi drammatica fin dall' inizio, infatti
appena tornato sveglio sono andato a controllare la situazione e ho ritrovato le arene fradicie, con diversi
millimetri di acqua.
Le ho svuotate e le ho tenute in camera per asciugarsi, nel frattempo che all' esterno le temperature si
erano abbassate ancora. Le ho rimesse all' esterno quattro giorni dopo e da quel giorno le temperature
sono rimaste alte in modo stabile.
15 aprile 2019- con il sole che picchia sul loro nido per gran parte della giornata, un batuffolino bagnato
si secca in pochi minuti, quindi ho optato per un sistema di abbeveramento verticale: ho usato una
provettina in plastica rimpita d' acqua e chiusa con del cotone, messa all' in giù, attaccata al bordo dell'
arena e cosparsa di antifuga, un antifuga di olio minerale comprato online con cui ho rivestito anche i bordi delle arene.
con questo sistema l' acqua va cambiata comunque una volta al giorno ma dura qualche ora anzichè
qualche minuto; tuttavia sposterò le colonie sotto lo stendino per mantenerle all' ombra e fa durare di più le riserve idriche.
Nei giorni successivi ho fornito come cibo un pezzo di verme e delle termiti morte a ciascuna colonia e
posso dire per certo che non hanno mangiato il verme ma probabilmente le termiti sì, perchè non vedo
più i corpi in arena. Fornisco zucchero su supporti di fogli di alluminio ma spesso e volentieri si ribaltano
con il vento, quindi dovrò cambiare sistema.
Con le temperature più alte le colonie sono più attive e vedo un numero maggiore di operaie all' esterno,
senza contare che la regina della seconda colonia ha iniziato a deporre molto e si vedono quattro bei
larvoni (credo tuttavia siano future operaie, e non alati).
A causa della struttura del primo nido descritta in passato, non ho la vista sull' altra colonia ma l' ultima
volta che le ho viste, anche loro stavano accudendo due grosse larve, quindi sono ottimista.
Per concludere, ho scoperto che la specie di appartenenza di entrambe le colonie è "Temnothorax
unifasciatum"
ho parlato perchè non ne avessi voglia ma bensì perchè non è avvenuto quasi nulla: verso marzo le
avevo messe al sole in terazza credendo che il caldo fosse tornato ma in realtà ho dovuto rincasarle fino
alla prima settimana di aprile a causa del ritorno del freddo e anche in casa, con le temperature più alte
rispetto all' esterno, non sono praticamente mai uscite in arena.
1 aprile 2019- le formichine hanno ricominciato ad uscire quando le ho rimesse all' esterno approfittando delle
temperature in aumento, ho fornito un ragno a ciascuna colonia e solo la prima si è nutrita (solo del torace, come è loro abitudine). Ho fornito poi anche il secondo ragno alla prima colonia ma questa volta
non lo hanno toccato.
8 aprile 2019- ho applicato un antifuga a base di olio minerale lubrificante per infissi alle pareti di
entrambe le arene, così da poterle lasciare aperte senza incorrere in alti rischi di fughe, poi ho dato ad
ognuna un batuffolo imbevuto di acqua, ma nel pomeriggio e alla sera di acqua ne hanno ricevuta fin
troppa: ha tirato vento e piovuto a dirotto per almeno 6 ore e purtroppo ero fuori casa, quindi mi sono
accorto della situazione solo all' indomani mattina.
9 aprile 2019- come già accennato, la situazione è risultata quasi drammatica fin dall' inizio, infatti
appena tornato sveglio sono andato a controllare la situazione e ho ritrovato le arene fradicie, con diversi
millimetri di acqua.
Le ho svuotate e le ho tenute in camera per asciugarsi, nel frattempo che all' esterno le temperature si
erano abbassate ancora. Le ho rimesse all' esterno quattro giorni dopo e da quel giorno le temperature
sono rimaste alte in modo stabile.
15 aprile 2019- con il sole che picchia sul loro nido per gran parte della giornata, un batuffolino bagnato
si secca in pochi minuti, quindi ho optato per un sistema di abbeveramento verticale: ho usato una
provettina in plastica rimpita d' acqua e chiusa con del cotone, messa all' in giù, attaccata al bordo dell'
arena e cosparsa di antifuga, un antifuga di olio minerale comprato online con cui ho rivestito anche i bordi delle arene.
con questo sistema l' acqua va cambiata comunque una volta al giorno ma dura qualche ora anzichè
qualche minuto; tuttavia sposterò le colonie sotto lo stendino per mantenerle all' ombra e fa durare di più le riserve idriche.
Nei giorni successivi ho fornito come cibo un pezzo di verme e delle termiti morte a ciascuna colonia e
posso dire per certo che non hanno mangiato il verme ma probabilmente le termiti sì, perchè non vedo
più i corpi in arena. Fornisco zucchero su supporti di fogli di alluminio ma spesso e volentieri si ribaltano
con il vento, quindi dovrò cambiare sistema.
Con le temperature più alte le colonie sono più attive e vedo un numero maggiore di operaie all' esterno,
senza contare che la regina della seconda colonia ha iniziato a deporre molto e si vedono quattro bei
larvoni (credo tuttavia siano future operaie, e non alati).
A causa della struttura del primo nido descritta in passato, non ho la vista sull' altra colonia ma l' ultima
volta che le ho viste, anche loro stavano accudendo due grosse larve, quindi sono ottimista.
Per concludere, ho scoperto che la specie di appartenenza di entrambe le colonie è "Temnothorax
unifasciatum"
- Nic
- Messaggi: 25
- Iscritto il: 11 feb '19
Re: Diario di colonie di Temnothorax
Complimenti, bel diario. Tienici aggiornati
♧♧♧♧♧♧♧♧♧♧♧♧♧♧♧♧♧ ♡ LIO ♡ ♧♧♧♧♧♧♧♧♧♧♧♧♧♧♧♧
-
Lio - Messaggi: 274
- Iscritto il: 18 apr '19
- Località: Sicilia
aggiornamento diario
Inizio questo aggiornamento comunicando che ho ceduto la colonia numero 2 ad un utente del forum Messor (che taggherei se fossi capace a farlo), da cui in cambio ho ricevuto una regina di Crematogaster scutellaris con moolte larve e spero proprio che la fondazione vada a buon fine per poter così iniziare anche un diario su questa specie tra un annetto.
Ho gufato sulle temperature e infatti si sono riabbassate e ha piovuto quasi ogni singolo giorno, ragione per cui ho ritirato le formiche in casa e in questo periodo non sono praticamente mai uscite in arena, lasciando andare a male il cibo fornito, sia proteico che zuccherino: sto valutando di rimuovere proprio completamente la terra e aggiungerne una migliore, perchè questa di fiume non ha un buon odore e non vorrei che sia questa la causa del fatto.
Ho anche modificato il sistema di abbeveramento da verticale a orizzontale per consentire la chiusura dell' arena, ecco la foto dell' abbeveratoio.
In compenso, le buone notizie sono che le bestiole si sono radunate nella camera superficiale del nido come era mio desiderio da molto tempo, portando con sè numerose larve e pupe: davvero impressionante.
Continuerò a tenere aggiornato chi segue questo mio topic sulla vota di questa colonia, ma ora voglio riportare le ultime notizie che ho avuto riguardo alla colonia che ho ceduto: le ho prelevate dal formicaio in cui si trovavano per inserirle in una provetta in modo da renderle idonee alla spedizione con posta 1, spedizione molto veloce che richiede che il pacco pesi meno di 1kg e che abbia dimensioni ridotte, quindi ho aperto il formicaio dopo aver svitato le viti e armato di pazienza e utilizzando un bastoncino da spiedini, ho iniziato a prelevarte una a una le operaie, poi la regina e poi le uova (non vi dico come cercavano di fuggire).
Poi ho inserito un pezzetto di prosciutto cotto e un minuscolo pezzetto di ciliegia e subito si sono fiondate su quest' ultima, quindi le ho spedite il giorno seguente e due giorni dopo Messor mi ha contattato per confermarmi che le formichine erano giunte a destinazione ma con un problema: 10 delle 17 operaie della colonia erano rimaste invischiate nel "miele" e che quindi erano morte di conseguenza.
Ho immaginato subito che il miele a cui lui potesse riferirsi fosse il piccolo pezzetto di ciliegia che avevo fornito, inconsapevole che avrebbe potuto dare problemi simili e che doveva aver perso il succo facendole rimanere invischiate in uno spazio tanto ristretto della provetta.
In ogni caso, parlando con lui, ho avuto l' impressione di parlare con chi sa il fatto suo e ne capisce in questo campo e mi ha assicurato che la colonia non dovrebbe avere problemi a riprendersi, quindi sono fiducioso.
Un altro utente del forum, Yaya, mi ha ceduto invece la sua colonia di Camponotus cruentatus di un anno su cui proprio questa sera aprirò un altro diario.
Ho anche diverse regine attualmente in fondazione su cui entro un annetto spero di aprire dei diari.
Ho gufato sulle temperature e infatti si sono riabbassate e ha piovuto quasi ogni singolo giorno, ragione per cui ho ritirato le formiche in casa e in questo periodo non sono praticamente mai uscite in arena, lasciando andare a male il cibo fornito, sia proteico che zuccherino: sto valutando di rimuovere proprio completamente la terra e aggiungerne una migliore, perchè questa di fiume non ha un buon odore e non vorrei che sia questa la causa del fatto.
Spoiler: mostra
Ho anche modificato il sistema di abbeveramento da verticale a orizzontale per consentire la chiusura dell' arena, ecco la foto dell' abbeveratoio.
Spoiler: mostra
In compenso, le buone notizie sono che le bestiole si sono radunate nella camera superficiale del nido come era mio desiderio da molto tempo, portando con sè numerose larve e pupe: davvero impressionante.
Spoiler: mostra
Continuerò a tenere aggiornato chi segue questo mio topic sulla vota di questa colonia, ma ora voglio riportare le ultime notizie che ho avuto riguardo alla colonia che ho ceduto: le ho prelevate dal formicaio in cui si trovavano per inserirle in una provetta in modo da renderle idonee alla spedizione con posta 1, spedizione molto veloce che richiede che il pacco pesi meno di 1kg e che abbia dimensioni ridotte, quindi ho aperto il formicaio dopo aver svitato le viti e armato di pazienza e utilizzando un bastoncino da spiedini, ho iniziato a prelevarte una a una le operaie, poi la regina e poi le uova (non vi dico come cercavano di fuggire).
Poi ho inserito un pezzetto di prosciutto cotto e un minuscolo pezzetto di ciliegia e subito si sono fiondate su quest' ultima, quindi le ho spedite il giorno seguente e due giorni dopo Messor mi ha contattato per confermarmi che le formichine erano giunte a destinazione ma con un problema: 10 delle 17 operaie della colonia erano rimaste invischiate nel "miele" e che quindi erano morte di conseguenza.
Ho immaginato subito che il miele a cui lui potesse riferirsi fosse il piccolo pezzetto di ciliegia che avevo fornito, inconsapevole che avrebbe potuto dare problemi simili e che doveva aver perso il succo facendole rimanere invischiate in uno spazio tanto ristretto della provetta.
In ogni caso, parlando con lui, ho avuto l' impressione di parlare con chi sa il fatto suo e ne capisce in questo campo e mi ha assicurato che la colonia non dovrebbe avere problemi a riprendersi, quindi sono fiducioso.
Un altro utente del forum, Yaya, mi ha ceduto invece la sua colonia di Camponotus cruentatus di un anno su cui proprio questa sera aprirò un altro diario.
Ho anche diverse regine attualmente in fondazione su cui entro un annetto spero di aprire dei diari.
- Nic
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