Colonia di Camponotus vagus by Giannibert
Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert
Aggiorno il diario solo per farvi sapere che la colonia si sta lentamente avviando all'immobilità.
Ci sono sempre formiche attive in arena, e per quanto la covata abbia smesso di svilupparsi, stanno comunque ancora portando dentro cibo proteico. Il 95% delle operaie è inattivo, ma ancora non sono state chiuse le vie di collegamento, segno definitivo che le operaie esterne sono destinate a estinguersi durante l'inverno.
Complici sicuramente le temperature esterne/interne, che non sono ancora scese a livelli stagionali regolari. Qui ci sono ancora 15-20° durante il giorno, e questo evidentemente non basta alla colonia per arrendersi definitivamente all'ibernazione!
Ci sono sempre formiche attive in arena, e per quanto la covata abbia smesso di svilupparsi, stanno comunque ancora portando dentro cibo proteico. Il 95% delle operaie è inattivo, ma ancora non sono state chiuse le vie di collegamento, segno definitivo che le operaie esterne sono destinate a estinguersi durante l'inverno.
Complici sicuramente le temperature esterne/interne, che non sono ancora scese a livelli stagionali regolari. Qui ci sono ancora 15-20° durante il giorno, e questo evidentemente non basta alla colonia per arrendersi definitivamente all'ibernazione!
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GianniBert - Messaggi: 4499
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert
Ciao Gianni, aspettavo da tanto aggiornamenti sul mio Diario preferito. Vorrei chiederti se ti sia mai successo che le operaie si ritrovino cappottate zampettando e muoiano (senza ricevere mai aiuto da nessuno)? La mia colonia di ex 15 operaie ora ne conta 5 e sono davvero disperato non vorrei mai perdere la mia colonia preferita , non so cosa farei se dovesse finire male..
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Davrin - Messaggi: 716
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert
No, questo tipo di morte puzza molto di avvelenamento... ma potrebbe essere anche qualche infezione interna.
Non so dirti di cosa si tratti, in genere nelle colonie giovani anche se la vita media delle operaie è più corta, hanno comunque uno o due anni di sopravvivenza, quindi queste morti improvvise non sono normali.
Posso solo consigliarti di provare a ibernarle e sperare che la pausa invernale faccia loro superare questo momento critico, ma non è una soluzione scientifica, solo una scappatoia, visto che se continua così ti ritrovi ancora peggio...
Riesamina bene tutto quello che avviene attorno alla tua provetta, a cosa hai dato da mangiare e quando... a volte le cause sono dove meno ce lo aspettiamo, ma non possiamo nemmeno escludere cause naturali, come una malattia!
Non so dirti di cosa si tratti, in genere nelle colonie giovani anche se la vita media delle operaie è più corta, hanno comunque uno o due anni di sopravvivenza, quindi queste morti improvvise non sono normali.
Posso solo consigliarti di provare a ibernarle e sperare che la pausa invernale faccia loro superare questo momento critico, ma non è una soluzione scientifica, solo una scappatoia, visto che se continua così ti ritrovi ancora peggio...
Riesamina bene tutto quello che avviene attorno alla tua provetta, a cosa hai dato da mangiare e quando... a volte le cause sono dove meno ce lo aspettiamo, ma non possiamo nemmeno escludere cause naturali, come una malattia!
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GianniBert - Messaggi: 4499
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert
Purtroppo al momento ci sono una decina di larve e se ibernassi adesso morirebbero tutte.. Cosa dici iberno subito e lascio morire tutto? Ho appena cambiato provetta (magari avvelenamento per serbatoio) ma le condizioni sono le stesse..
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Davrin - Messaggi: 716
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert
La covata supera l'inverno in fase di stasi: non crescono e non si alimentano, riprenderanno a primavera, quindi le larve non muoiono. A meno che siano disidratate o che vadano sotto zero!
Non far mancare l'acqua, bada che regina e operaie siano ben alimentate e poi portale a 10-12 gradi.
Più di così non ti so consigliare.
Non far mancare l'acqua, bada che regina e operaie siano ben alimentate e poi portale a 10-12 gradi.
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GianniBert - Messaggi: 4499
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert
La totalità delle operaie nella colonia è ormai deceduta, rimane solo la regina, una operaia e le larve. Ho deciso quindi di cambiare provetta e di trasferire la regina da sola (o magari con l'operaia) per poi metterci la covata, e successivamente ibernare.. Dite che sopravviverebbe all'inverno? Se sì, riuscirà a ripartire da capo in primavera? Grazie
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Davrin - Messaggi: 716
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert
Chi pensava che le Camponotus vagus potessero essere anche spiritose??? Eppure...
Questo è quello che hanno fatto l'altro giorno a una rondella di zucchina... SMILE!
Domani provo a mettere una intera zucca in arena, vediamo se fanno qualcosa di originale per halloween!
Questo è quello che hanno fatto l'altro giorno a una rondella di zucchina... SMILE!
Domani provo a mettere una intera zucca in arena, vediamo se fanno qualcosa di originale per halloween!
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GianniBert - Messaggi: 4499
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert
A circa un anno di distanza, e dopo aver subito diverse fughe tipo Alcatraz da parte di queste bestie indistruttibili, voglio riferire lo stato della colonia, che nell'estate piena di Covid-19 hanno raggiunto vette di produzione di covata mai sfornate prima!
Le stanze erano piene di larve e bozzoli da scoppiare, strati e strati di sorelle pronte a rinforzare nuove fughe... le operaie adulte sono apparse più che mai aggressive e i guanti protettivi erano consigliabili per tutti gli interventi prolungati in arena.
Ho dovuto tamponare più volte le falle nel nido e l'ultimo materiale che ha dato risultati soddisfacenti è stato il cemento a presa rapida spalmato a strati sulle nuove fessure del legno.
Da circa un mese a questa parte, nel nido hanno cominciato a sfarfallare maschi alati.
Non ho visto regine. Non ho registrato covata recente di uova o giovani larve, anche se ormai la quantità di stanze nascoste negli intercapedini fra le due facciate del nido non si possono contare.
Questo fatto al momento non mi preoccupa ma mi da' da pensare, così controllerò con più attenzione la situazione invernale della colonia, che sta compiendo il nono anno di vita...
Le stanze erano piene di larve e bozzoli da scoppiare, strati e strati di sorelle pronte a rinforzare nuove fughe... le operaie adulte sono apparse più che mai aggressive e i guanti protettivi erano consigliabili per tutti gli interventi prolungati in arena.
Ho dovuto tamponare più volte le falle nel nido e l'ultimo materiale che ha dato risultati soddisfacenti è stato il cemento a presa rapida spalmato a strati sulle nuove fessure del legno.
Da circa un mese a questa parte, nel nido hanno cominciato a sfarfallare maschi alati.
Non ho visto regine. Non ho registrato covata recente di uova o giovani larve, anche se ormai la quantità di stanze nascoste negli intercapedini fra le due facciate del nido non si possono contare.
Questo fatto al momento non mi preoccupa ma mi da' da pensare, così controllerò con più attenzione la situazione invernale della colonia, che sta compiendo il nono anno di vita...
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GianniBert - Messaggi: 4499
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert
Così ho dovuto "operare” per riparare le gallerie del conte di Montecristo, in piena periodo di evasione pandemica: uno scatolone grande Ikea era la prigione da cui le formiche non riuscivano ad uscire ed è diventato il muro perimetrale per contenerle!
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GianniBert - Messaggi: 4499
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert
Oggi, 22 giugno 2021, ho regalato la colonia al museo di storia naturale di Bergamo.
Riassumo brevemente la sua storia dell'ultimo anno, in cui per un breve periodo ho anche creduto che la regina fosse morta.
Non ho riportato particolari aneddoti nell'anno del Covid, perché le uniche note di colore sono state le numerose fughe a cui ho dovuto porre rimedio. Il bel nido costruito da Mirz ha funzionato oltre ogni previsione, e ancora adesso la colonia è alloggiata lì.
Di solito in capo a un anno dovevo buttare tutto e trasferirle, invece, nonostante le varie falle e le evasioni (ma comunque è quasi impossibile trattenerle a lungo in questo tipo di nido) si è trattato soprattutto di mettere delle buone toppe dove e quando si è rivelato necessario.
Ultimamente sto usando applicare nel punto di evasione un buon cm di cemento mescolato a pigmento, usando meno acqua possibile perché si solidifichi in fretta. Sembra per ora che questo tipo di barriera le scoraggi definitivamente, perché anche la toppa delle foto precedenti non è più stata violata dalle formiche, le quali hanno trovato altri punti deboli dove tentare la fuga.
L'ultimo punto è stato quello di giunzione fra le due tavole di pino: quando sono arrivate alla resina ipossidica, l'hanno comunque minata dall'interno, o forse lì lo strato era stato steso meno bene. Comunque sono passate!
Ho deciso di dar via questa colonia perché:
1 - allevo questa specie ormai da troppi anni!
2 - non ne potevo più di fughe
3 - mi serve spazio per altre formiche altrettanto interessanti
4 - ne ho già un'altra colonietta in crescita
Ci siamo confrontati più volte io e yuri, che ha una colonia uguale e forse più grande della mia (quest'anno la sua ha prodotto un numero imprecisato e infinito di alati di ambo i sessi), e abbia convenuto che l'unico modo per mantenere in casa una colonia di Camponotus vagus adulta è di inserire tutto il nido direttamente in arena.
L'antifuga non lo passano, ma tutti i materiali solitamente usati, prima o poi sì.
Nell'ultimo anno anche io sono stato costretto a tenere tutto il nido all'interno di uno scatolone Ikea grande, perché bastava che mi girassi appena appena dall'altra parte, e loro evadevano...
Va bene. So che lì dove sono ora staranno bene, e di spazio ne avranno a sufficienza, hanno tutto un museo da visitare, in caso di fuga!
Dal punto di vista etologico, la colonia ha continuato a crescere e in tarda estate sono nati un numero cospicuo di maschi alati. Era questo il segnale che mi aveva fatto pensare a qualche incidente alla regina e alla conseguente nascita di uova deposte dalle operaie... invece questa primavera sono apparse grandi quantità di uova e conseguenti bozzali, ma di operaie!
Tutto bene quindi.
Ho alimentato la colonia con i soliti cibi alternati: uovo sodo, zucchine in rondelle, bucce di melone, fette di mela matura (rigorosamente mele gialle), patè per cani o gatti Cesar al pollo/tacchino, e miscugli più o meno diluiti di miele-zucchero di canna-zucchero bianco-pizzico di sale con spremuta di succo di limone, che quasi tutte le mie colonie apprezzano.
Non chiedetemi le dosi, vado a caso, ma lo zucchero si mantiene più a lungo del miele diluito, che tende a fermentare, e la mistura, mantenuta in frigorifero, è ottima per tutta una settimana, e anche più.
Se la fate, fatene tanta qb, a seconda della popolazione delle vostre colonie!
Insetti a volontà quando ne trovo, ovviamente, più le solite blatte e camole, sia larve che pupe, che adulti.
Riassumo brevemente la sua storia dell'ultimo anno, in cui per un breve periodo ho anche creduto che la regina fosse morta.
Non ho riportato particolari aneddoti nell'anno del Covid, perché le uniche note di colore sono state le numerose fughe a cui ho dovuto porre rimedio. Il bel nido costruito da Mirz ha funzionato oltre ogni previsione, e ancora adesso la colonia è alloggiata lì.
Di solito in capo a un anno dovevo buttare tutto e trasferirle, invece, nonostante le varie falle e le evasioni (ma comunque è quasi impossibile trattenerle a lungo in questo tipo di nido) si è trattato soprattutto di mettere delle buone toppe dove e quando si è rivelato necessario.
Ultimamente sto usando applicare nel punto di evasione un buon cm di cemento mescolato a pigmento, usando meno acqua possibile perché si solidifichi in fretta. Sembra per ora che questo tipo di barriera le scoraggi definitivamente, perché anche la toppa delle foto precedenti non è più stata violata dalle formiche, le quali hanno trovato altri punti deboli dove tentare la fuga.
L'ultimo punto è stato quello di giunzione fra le due tavole di pino: quando sono arrivate alla resina ipossidica, l'hanno comunque minata dall'interno, o forse lì lo strato era stato steso meno bene. Comunque sono passate!
Ho deciso di dar via questa colonia perché:
1 - allevo questa specie ormai da troppi anni!
2 - non ne potevo più di fughe
3 - mi serve spazio per altre formiche altrettanto interessanti
4 - ne ho già un'altra colonietta in crescita
Ci siamo confrontati più volte io e yuri, che ha una colonia uguale e forse più grande della mia (quest'anno la sua ha prodotto un numero imprecisato e infinito di alati di ambo i sessi), e abbia convenuto che l'unico modo per mantenere in casa una colonia di Camponotus vagus adulta è di inserire tutto il nido direttamente in arena.
L'antifuga non lo passano, ma tutti i materiali solitamente usati, prima o poi sì.
Nell'ultimo anno anche io sono stato costretto a tenere tutto il nido all'interno di uno scatolone Ikea grande, perché bastava che mi girassi appena appena dall'altra parte, e loro evadevano...
Va bene. So che lì dove sono ora staranno bene, e di spazio ne avranno a sufficienza, hanno tutto un museo da visitare, in caso di fuga!
Dal punto di vista etologico, la colonia ha continuato a crescere e in tarda estate sono nati un numero cospicuo di maschi alati. Era questo il segnale che mi aveva fatto pensare a qualche incidente alla regina e alla conseguente nascita di uova deposte dalle operaie... invece questa primavera sono apparse grandi quantità di uova e conseguenti bozzali, ma di operaie!
Tutto bene quindi.
Ho alimentato la colonia con i soliti cibi alternati: uovo sodo, zucchine in rondelle, bucce di melone, fette di mela matura (rigorosamente mele gialle), patè per cani o gatti Cesar al pollo/tacchino, e miscugli più o meno diluiti di miele-zucchero di canna-zucchero bianco-pizzico di sale con spremuta di succo di limone, che quasi tutte le mie colonie apprezzano.
Non chiedetemi le dosi, vado a caso, ma lo zucchero si mantiene più a lungo del miele diluito, che tende a fermentare, e la mistura, mantenuta in frigorifero, è ottima per tutta una settimana, e anche più.
Se la fate, fatene tanta qb, a seconda della popolazione delle vostre colonie!
Insetti a volontà quando ne trovo, ovviamente, più le solite blatte e camole, sia larve che pupe, che adulti.
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert
GianniBert ha scritto:Oggi, 22 giugno 2021, ho regalato la colonia al museo di storia naturale di Bergamo.
Andrò sicuramente a trovarla alla prima occasione, allora!
Rinnovo i complimenti, ogni tuo diario è esemplare!
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MikyMaf - Messaggi: 2043
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