Piccolo formicaio in gesso
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Piccolo formicaio in gesso
Ho completato il formicaietto inclinato in gesso! In questo post avevo iniziato a buttare giù lo schema finale.
Il risultato finale non mi sembra malaccio sia da un punto di vista estetico e anche come visibilità delle camere, spero sopratutto che sia anche gradito dalle future ospiti ( in fondo questo è quello che conta di più).
Nel realizzarlo mo messo in pista una serie di idee che mi sono venute in mente anche grazie a preziosi consigli ricevuti dal mitico Luca.B
Dimensioni
Per prima cosa le dimensioni: avendo coloniette ancora molto piccole per le quali grosse dimensioni non servono, anzi possono essere dannose, ho fatto l'area abitabile di 6x6 cm con sole 3 stanzette. In altre parole, non ho fatto un formicaio grande ma spero un grande formicaio
Antimuffa
Un problema del gesso è la tendenza a produrre muffe... per questo Luca.B mi ha suggerito di provare con la torba che viene utilizzata anche in acquariofilia per acidificare l'acqua proprio per protezione dalle muffe. Ho usato semplice torba da giardinaggio non concimata e ci ho messo a riposare l'acqua per quasi una giornata. L'acqua l'ho poi filtrata con una pezza di cotone e un colino per eliminare i residui. Questa è l'acqua con la quale ho fatto le colate. La torba è riutilizzabile più volte. Non ho ancora fatto delle misurazioni sul ph che ho ottenuto... più avanti le farò ( forse
)
Colore
Molti formicai che ho visto sono o bianchi ( in gesso oppure gasbeton ) oppure vengono colorati con dei colori naturali ( tipicamente un beige/marroncino )... sono voluto andare un po' controcorrente e, per questo esperimento ho scelto il colore del cielo e del mare: l'azzurro! Il motivo è che in questo modo penso di avere un buon contrasto con la colorazione delle formiche e anche della covata. Per ottenere questa colorazione ho utilizzato degli ossidi che ho disciolto nell'acqua torbata. Ho trovato gli ossidi in un colorificio del mio paese, Poco più di 5 euro per un barattolo di mezzo chilo, ner questo formicaio ne ho usato un cucchiaino. Devo dire che l'acqua beige chiaro ( dopo la torbatura) non ha avuto effetti sensibili sulla colorazione finale.
Pasta di sale
Per fare le stanze, piuttosto che scavare il gesso, ho preferito fare uno stampo utilizzando la pasta di sale. In questo modo ho potuto modellare le stanze in modo molto semplice e con la possibilità di ripensamenti. Dopo aver fatto le stanze ho lasciato seccare la pasta, questo si è rivelata una scelta buona quando ho poi dovuto levare la pasta per scoprire le stanze ( l'umidità della colata l'aveva resa dinuovo molle rendendola facilmente staccabile, dove invece avevo fatto una modifica dell'ultimo momento aggiungendo della pasta non secca, ho notato che il gesso e la pasta molle si erano impastate rendendo più difficile la rimozione della pasta dal risultato finale )
Realizzazione mediante più colate
Per via della forma particolare che ho voluto dare al formicaio ( e per il suo sistema di umidificazione ) ho deciso di fare due colate: la prima con la parte frontale con le stanze e la seconda con la parte di umifificazione.
Per la parte frontale ho creato ( con dei pezzi di plastica recuperati e del nastro isolante) uno stampo nel quale ho appoggiato il pezzo in plexiglass che farà da schermo per osservare le formiche e sul quale ho costruito il negativo delle stanze. I collegamenti con l'esterno li ho fatti con due pezzettini di cannuccia
Una nota per chi volesse fare una cosa simile: il formicaio finale risulta avere i bordi delle camere più vicini all'estremità del plexiglass di quanto non fosse lo stampo originario, questo è un segno che il peso del gesso liquido ha un po' schiacciato le camere che si sono pertanto come allargate rispetto all'originale. È un effetto che va previsto in fase di preparazione dello stampo.
Prima di fare la colata ho dato una spennellata leggera di vaselina all'interno dello stampo per evitare che il gesso si attaccasse ( forse questo è stato superfluo infatti non l'ho più fatto nelle altre colate) Ho poi fatto la prima colata, preparando un impasto abbastanza liquido con l'acqua torbata e il gesso. Dopo poche ore il blocco era solido ( anche se ancora sensibilmente umido ). L'ho messo ad asciugare. Nel video su youtube che mi ha dato da spunto per l'utilizzo della pasta di sale ho visto che è stato inserito nello stampo anche un pezzo di zanzariera ( questo al fine di irrobustire il formicaio... per me la sua effettiva utilità è dubbia, ma, visto che male non fa l'ho fatto pure io.
Il sistema di umidificazione
Come sistema di umidificazione ho deciso di inserire un pezzetto di gasbeton posizionato vicino alla stanza inferiore e che terrò umidificato mediante un foro ( sempre fatto con l'utilissima cannuccia ) che arriverà al blocchetto. Avrei anche potuto fare una stanza cava ma sono andato verso la soluzione del pezzo di gasbeton perchè mi è sembrato più facile da realizzare
Ho pertanto costruito la seconda parte dello stampo nel quale ho inserito il blocchetto di gasbeton e la cannuccia. Ho fatto la seconda ed ultima colata ( per la quale ho utilizzato meno ossidi più che altro per vedere l'impatto estetico di un formicaio bicolor.
Nota: Per far si che la seconda colata legasse bene con il primo pezzo di stampo ho grattato un pochino con un cacciative il retro della prima più che altro per far si che faccia più presa... questo mi ha fatto pensare che forse i pezzettini di zanzariera potrebbero essere utili messi in verticale come legante tra diverse colate
La seconda colata l'ho fatta più densa col risultato che sono rimasti dei buchi, inoltre lo stampo non è risultato ben fatto e il risultato è stato di un equilibrio instabile del formicaio. Ne ho pertanto fatta una terza correttiva per sistemare queste cose: ne ho approfittato per usare un altra tonalità di azzurro.
Ho poi rifinito il tutto con carta abrasiva per sopperire alle varie imperfezioni che sono emerse dovute sopratutto agli stampi che sono stati fatti usando materiale non rigido che si è deformato leggermente all'atto della colata.
Ecco il formicaio completato con anche il vetrino
Che ne pensate? Per me è un successo, se non altro perchè mi sono divertito un sacco nel costruirlo.
Il risultato finale non mi sembra malaccio sia da un punto di vista estetico e anche come visibilità delle camere, spero sopratutto che sia anche gradito dalle future ospiti ( in fondo questo è quello che conta di più).
Nel realizzarlo mo messo in pista una serie di idee che mi sono venute in mente anche grazie a preziosi consigli ricevuti dal mitico Luca.B
Dimensioni
Per prima cosa le dimensioni: avendo coloniette ancora molto piccole per le quali grosse dimensioni non servono, anzi possono essere dannose, ho fatto l'area abitabile di 6x6 cm con sole 3 stanzette. In altre parole, non ho fatto un formicaio grande ma spero un grande formicaio

Antimuffa
Un problema del gesso è la tendenza a produrre muffe... per questo Luca.B mi ha suggerito di provare con la torba che viene utilizzata anche in acquariofilia per acidificare l'acqua proprio per protezione dalle muffe. Ho usato semplice torba da giardinaggio non concimata e ci ho messo a riposare l'acqua per quasi una giornata. L'acqua l'ho poi filtrata con una pezza di cotone e un colino per eliminare i residui. Questa è l'acqua con la quale ho fatto le colate. La torba è riutilizzabile più volte. Non ho ancora fatto delle misurazioni sul ph che ho ottenuto... più avanti le farò ( forse

Colore
Molti formicai che ho visto sono o bianchi ( in gesso oppure gasbeton ) oppure vengono colorati con dei colori naturali ( tipicamente un beige/marroncino )... sono voluto andare un po' controcorrente e, per questo esperimento ho scelto il colore del cielo e del mare: l'azzurro! Il motivo è che in questo modo penso di avere un buon contrasto con la colorazione delle formiche e anche della covata. Per ottenere questa colorazione ho utilizzato degli ossidi che ho disciolto nell'acqua torbata. Ho trovato gli ossidi in un colorificio del mio paese, Poco più di 5 euro per un barattolo di mezzo chilo, ner questo formicaio ne ho usato un cucchiaino. Devo dire che l'acqua beige chiaro ( dopo la torbatura) non ha avuto effetti sensibili sulla colorazione finale.
Pasta di sale
Per fare le stanze, piuttosto che scavare il gesso, ho preferito fare uno stampo utilizzando la pasta di sale. In questo modo ho potuto modellare le stanze in modo molto semplice e con la possibilità di ripensamenti. Dopo aver fatto le stanze ho lasciato seccare la pasta, questo si è rivelata una scelta buona quando ho poi dovuto levare la pasta per scoprire le stanze ( l'umidità della colata l'aveva resa dinuovo molle rendendola facilmente staccabile, dove invece avevo fatto una modifica dell'ultimo momento aggiungendo della pasta non secca, ho notato che il gesso e la pasta molle si erano impastate rendendo più difficile la rimozione della pasta dal risultato finale )
Realizzazione mediante più colate
Per via della forma particolare che ho voluto dare al formicaio ( e per il suo sistema di umidificazione ) ho deciso di fare due colate: la prima con la parte frontale con le stanze e la seconda con la parte di umifificazione.
Per la parte frontale ho creato ( con dei pezzi di plastica recuperati e del nastro isolante) uno stampo nel quale ho appoggiato il pezzo in plexiglass che farà da schermo per osservare le formiche e sul quale ho costruito il negativo delle stanze. I collegamenti con l'esterno li ho fatti con due pezzettini di cannuccia
Una nota per chi volesse fare una cosa simile: il formicaio finale risulta avere i bordi delle camere più vicini all'estremità del plexiglass di quanto non fosse lo stampo originario, questo è un segno che il peso del gesso liquido ha un po' schiacciato le camere che si sono pertanto come allargate rispetto all'originale. È un effetto che va previsto in fase di preparazione dello stampo.
Prima di fare la colata ho dato una spennellata leggera di vaselina all'interno dello stampo per evitare che il gesso si attaccasse ( forse questo è stato superfluo infatti non l'ho più fatto nelle altre colate) Ho poi fatto la prima colata, preparando un impasto abbastanza liquido con l'acqua torbata e il gesso. Dopo poche ore il blocco era solido ( anche se ancora sensibilmente umido ). L'ho messo ad asciugare. Nel video su youtube che mi ha dato da spunto per l'utilizzo della pasta di sale ho visto che è stato inserito nello stampo anche un pezzo di zanzariera ( questo al fine di irrobustire il formicaio... per me la sua effettiva utilità è dubbia, ma, visto che male non fa l'ho fatto pure io.
Il sistema di umidificazione
Come sistema di umidificazione ho deciso di inserire un pezzetto di gasbeton posizionato vicino alla stanza inferiore e che terrò umidificato mediante un foro ( sempre fatto con l'utilissima cannuccia ) che arriverà al blocchetto. Avrei anche potuto fare una stanza cava ma sono andato verso la soluzione del pezzo di gasbeton perchè mi è sembrato più facile da realizzare

Ho pertanto costruito la seconda parte dello stampo nel quale ho inserito il blocchetto di gasbeton e la cannuccia. Ho fatto la seconda ed ultima colata ( per la quale ho utilizzato meno ossidi più che altro per vedere l'impatto estetico di un formicaio bicolor.
Nota: Per far si che la seconda colata legasse bene con il primo pezzo di stampo ho grattato un pochino con un cacciative il retro della prima più che altro per far si che faccia più presa... questo mi ha fatto pensare che forse i pezzettini di zanzariera potrebbero essere utili messi in verticale come legante tra diverse colate

La seconda colata l'ho fatta più densa col risultato che sono rimasti dei buchi, inoltre lo stampo non è risultato ben fatto e il risultato è stato di un equilibrio instabile del formicaio. Ne ho pertanto fatta una terza correttiva per sistemare queste cose: ne ho approfittato per usare un altra tonalità di azzurro.
Ho poi rifinito il tutto con carta abrasiva per sopperire alle varie imperfezioni che sono emerse dovute sopratutto agli stampi che sono stati fatti usando materiale non rigido che si è deformato leggermente all'atto della colata.
Ecco il formicaio completato con anche il vetrino
Spoiler: mostra
Che ne pensate? Per me è un successo, se non altro perchè mi sono divertito un sacco nel costruirlo.
Ultima modifica di tulindo il 20/08/2012, 17:05, modificato 1 volta in totale.
In allevamento:
- Cornelia (Crematogaster scutellaris) con oltre 100 operaie e covata abbondante Diario
- Trilly (Lasius flavus) con oltre 300 operaie e covata
- Mafalda (Camponotus ligniperda) Diario
- Jessica (Lasius emarginatus) con 150 operaie
- Lina (Camponotus herculeanus) con 50 operaie
- Alice (Manica rubida) con 8 operaie
- Ittica (Formica sp.) con 150 operaie
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tulindo - Messaggi: 651
- Iscritto il: 29 feb '12
- Località: Sondrio
Re: Piccolo formicaio in gesso
Molto simpatica come idea, e il mininido è veramente grazioso 
Per quanto riguarda la rete inserita: è utile!
E' un po' il procedimento attuato nelle costruzioni edili, quando si affoga nella colata di calcestruzzo la rete elettrosaldata (creando così il calcestruzzo armato).
Il materiale gesso/calcestruzzo è fondamentalmente una pietra, che resiste più o meno bene agli sforzi di compressione (quando si schiaccia) ma ha resistenza zero a trazione/flessione.
Inserire una rete interna di materiale che ha caratteristiche opposte (poca resistenza a compressione, ma molta a flessione/trazione: plastica -zanzariera- acciaio, mettalli vari), crea una "pietra artificiale" che ha tutte le caratteristiche meccaniche di quella naturale e in più ottimizza e annulla il problema di flesso-trazione
Di più. Inserire anche degli elementi perpendicolari alla colata (quelli che "spuntano su" dalla colata) aiuterà a legare insieme le varie colate, soprattutto se effettuate in tempi diversi.
Meglio sarebbe riuscire a piegare un po' questi elementi "dritti" in modo da assicurare maggiore presa, e minimizzare il rischio di "scivolamento" (questi elementi piegati sarebbero le staffe, parlando in termini edili)
Unico punto interrogativo nel tuo progetto.
Le stanze non sono forse un po' troppo profonde? questo, unito al colore scuro del nido, potrebbero creare problemi per vederle (soprattutto se le stanze sono trapezoidali e non parallele all'inclinazione)

Per quanto riguarda la rete inserita: è utile!
E' un po' il procedimento attuato nelle costruzioni edili, quando si affoga nella colata di calcestruzzo la rete elettrosaldata (creando così il calcestruzzo armato).
Il materiale gesso/calcestruzzo è fondamentalmente una pietra, che resiste più o meno bene agli sforzi di compressione (quando si schiaccia) ma ha resistenza zero a trazione/flessione.
Inserire una rete interna di materiale che ha caratteristiche opposte (poca resistenza a compressione, ma molta a flessione/trazione: plastica -zanzariera- acciaio, mettalli vari), crea una "pietra artificiale" che ha tutte le caratteristiche meccaniche di quella naturale e in più ottimizza e annulla il problema di flesso-trazione

Di più. Inserire anche degli elementi perpendicolari alla colata (quelli che "spuntano su" dalla colata) aiuterà a legare insieme le varie colate, soprattutto se effettuate in tempi diversi.
Meglio sarebbe riuscire a piegare un po' questi elementi "dritti" in modo da assicurare maggiore presa, e minimizzare il rischio di "scivolamento" (questi elementi piegati sarebbero le staffe, parlando in termini edili)
Unico punto interrogativo nel tuo progetto.
Le stanze non sono forse un po' troppo profonde? questo, unito al colore scuro del nido, potrebbero creare problemi per vederle (soprattutto se le stanze sono trapezoidali e non parallele all'inclinazione)
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baroque85 - Messaggi: 1614
- Iscritto il: 10 set '11
- Località: Terni-Roma
Re: Piccolo formicaio in gesso
Ottima l'idea e la procedura di realizzazione...ma, come già ti aspettavi, il colore!!!!




Formiche in allevamento:
C.herculeanus-C.ligniperda-C.lateralis-C.vagus-C.fallax-Myrmica sabuleti-Dolicoderus quadripunctatus-M.scabrinodis-Messor capitatus-M.wasmanni-M.minor-Temnothorax unifasciatus-Crematogaster scutellaris-Polyergus rufescens-Lasius emarginatus-L. flavus-Lasius niger-Lasius umbratus-Lasius fuliginosus-Pheidole pallidula-Solenopsis fugax
C.herculeanus-C.ligniperda-C.lateralis-C.vagus-C.fallax-Myrmica sabuleti-Dolicoderus quadripunctatus-M.scabrinodis-Messor capitatus-M.wasmanni-M.minor-Temnothorax unifasciatus-Crematogaster scutellaris-Polyergus rufescens-Lasius emarginatus-L. flavus-Lasius niger-Lasius umbratus-Lasius fuliginosus-Pheidole pallidula-Solenopsis fugax
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Luca.B - Messaggi: 5905
- Iscritto il: 15 dic '10
- Località: Modena
Re: Piccolo formicaio in gesso
Molto utile l'informazione sull'utilità della zanzariera, la prossima volta la userò anche tra una colata e l'altra (come scritto ci ho pensato dopo).
Le stanze sono vagamente triangolari (un triangolo scaleno per fare i fighi) e, nella versione definitiva (ovvero col vetro inclinato) il lato obliquo più corto del triangolo risulta praticamente orizzontale.
La profondità delle stanze è al massimo 12 mm... La mia intenzione era farle più piccine ma, come scritto nel post purtroppo la pasta ha ceduto un attimo per via dell'umidità allargando il tutto.
A vederlo così la visibilità sembra buona, messo su un tavolo non ho alcuna zona all'ombra. Le mie colonie sono ancora troppo piccole per poterlo usare, ne testerò comunque la visibilità con un po' di formiche recuperate da qualche parte.
Mi dispiace caro Luca.B ma il colore è la cosa che mi piace di più
forse si... un pelino più chiaro non avrebbe guastato.
Le stanze sono vagamente triangolari (un triangolo scaleno per fare i fighi) e, nella versione definitiva (ovvero col vetro inclinato) il lato obliquo più corto del triangolo risulta praticamente orizzontale.
La profondità delle stanze è al massimo 12 mm... La mia intenzione era farle più piccine ma, come scritto nel post purtroppo la pasta ha ceduto un attimo per via dell'umidità allargando il tutto.
A vederlo così la visibilità sembra buona, messo su un tavolo non ho alcuna zona all'ombra. Le mie colonie sono ancora troppo piccole per poterlo usare, ne testerò comunque la visibilità con un po' di formiche recuperate da qualche parte.
Mi dispiace caro Luca.B ma il colore è la cosa che mi piace di più

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tulindo - Messaggi: 651
- Iscritto il: 29 feb '12
- Località: Sondrio
Re: Piccolo formicaio in gesso
Bell'idea per un prossimo formicaio! Complimenti.
Ma tu il vetro lo lasci semplicemente appoggiato o lo siliconi? Noi ci siamo pentiti di averlo incollato.
Ma tu il vetro lo lasci semplicemente appoggiato o lo siliconi? Noi ci siamo pentiti di averlo incollato.
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andreaEanto - Messaggi: 164
- Iscritto il: 15 apr '12
- Località: Parma
Re: Piccolo formicaio in gesso
Grazie! Quello è semplicemente appoggiato, avendolo usato nello stampo, il gesso è perfettamente a filo e pertanto escludo che riescano a sportarlo. Anche il fatto che non è proprio verticale aiuta nel tenerlo fermo, ma penso che starebbe in piedi anche se verticale ( al limite usare un plexiglass/vetro più spesso io ho usato una lastra da 2 mm)
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tulindo - Messaggi: 651
- Iscritto il: 29 feb '12
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Re: Piccolo formicaio in gesso
Io penso sia meglio fissarlo magari con una goccia di colla a caldo per lato in modo che tu volendo riesci a toglierlo ma almeno sei sicuro che non si sposta e non perdi la colonia.
Fondazione
1 regine da far identificare con covata
Colonie
Camponotus vagus con covata e 50 operaie
Lasius niger circa sessanta operaie e grossa covata
C.scutellaris regina e più di 10 operaie x 2
P. pallidula 20 operaie e circa 50 tra larve e pupe
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Cloud - Messaggi: 795
- Iscritto il: 16 mar '12
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Re: Piccolo formicaio in gesso
Molto bello , qualche cosa di simile spero di riuscire a farlo anche io
In allevamento : Camponotus ligniperda, C. cruentatus, C. nylanderi, Formica cunicularia, F. fusca,F. lemani, Polyergus rufescens, Lasius platythorax, Lasius paralienus, Tetramorium caespitum, Temnothorax alienus, T. exilis, T. recedens, Pheidole pallidula
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Dorylus - Messaggi: 5128
- Iscritto il: 11 ott '11
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Re: Piccolo formicaio in gesso
Tecnicamente non è stato complicato da costruire... più che altro fare il telaio per la colata. Ho comunque rifatto l'impianto di umidificazione perché lo spazio per l'acqua era decisamente piccolo.
Ho anche l'idea di metterlo all'interno di una piccola arena (il solito contenitore per gelati ) modello palafitta: l' arena sarà pertanto sotto il formicaio con rampe di accesso all'ingresso che farò con degli stecchi per ghiacciolo.
Vediamo quello che ne esce fuori.
Ho anche l'idea di metterlo all'interno di una piccola arena (il solito contenitore per gelati ) modello palafitta: l' arena sarà pertanto sotto il formicaio con rampe di accesso all'ingresso che farò con degli stecchi per ghiacciolo.
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tulindo - Messaggi: 651
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- Località: Sondrio
Re: Piccolo formicaio in gesso
tulindo ha scritto:Tecnicamente non è stato complicato da costruire... più che altro fare il telaio per la colata. Ho comunque rifatto l'impianto di umidificazione perché lo spazio per l'acqua era decisamente piccolo.
Ho anche l'idea di metterlo all'interno di una piccola arena (il solito contenitore per gelati ) modello palafitta: l' arena sarà pertanto sotto il formicaio con rampe di accesso all'ingresso che farò con degli stecchi per ghiacciolo.
Vediamo quello che ne esce fuori.
Attento che le formiche non inizino ad intaccare le palafitte, altrimenti...

Se vuoi anche pensare al risultato estetico, ti consiglio di andare nei negozi di hobbystica e modellismo: puoi trovare delle stecche di legno (a sezione quadrata, rettangolare o circolare) molto comode, di vario spessore (sono lunghe tutte un metro, mi sembra)
-
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baroque85 - Messaggi: 1614
- Iscritto il: 10 set '11
- Località: Terni-Roma
Re: Piccolo formicaio in gesso
baroque85 ha scritto:Attento che le formiche non inizino ad intaccare le palafitte, altrimenti...![]()
Maroooo... sai che casino

Comunque il nido ospiterà Lasius sp. e pertanto penso che questo problema non debba presentarsi.
baroque85 ha scritto:Se vuoi anche pensare al risultato estetico, ti consiglio di andare nei negozi di hobbystica e modellismo: puoi trovare delle stecche di legno (a sezione quadrata, rettangolare o circolare) molto comode, di vario spessore (sono lunghe tutte un metro, mi sembra)
Ti ringrazio, adesso sono comunque solo prove più che altro per vedere se l'idea ha senso poi per farla in bella ci sarà tempo
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