cosa ne pensate della situazione attuale?

[iComix]

salve a tutti volevo prendere un argomento che non centra niente con le formiche ma centriamo noi ed è molto importante e delicato..si tratta dello schifo(perchè un altro nome non glielo posso dare) che sta accadendo in siria e nel mediterraneo..
metto un articolo letto: http://lenewsdiangeloiervolino.altervista.org/blog/1193
io sono del parere che sia già stato tutto programma in passato, perchè ora, per lo meno io penso così, si capisce il motivo per cui l'italia abbia comprato gli "f-35", tutto torna e non capisco il motivo sensato di fare una guerra,la guerra non porta a niente solo a distruzione e tristezza, fare come persone adulte e parlare tranquillamente no? perchè usare le maniere "forti" quando non ce n'è bisogno?
avevo letto in passato (non ricordo la fonte) che la terra stia diventando troppo piccola per noi dato l'aumento di popolazione e per rimediare a questa cosa bisognava "creare" una guerra per far diminuire di molto la popolazione, sempre nello stesso articolo si parlava pure della crisi economica che per combatterla bastava sempre creare una guerra, come successe con la prima e seconda guerra mondiale se non ricordo male ci fu il crollo di wall street e per rimediare a tale cose parti la guerra mondiale e dopo di essa ci furono i famosi "boom economici",
cosa ne pensate di tale cosa?
per come la vedo io sono distrutto e amareggiato di un mondo dove ancora dopo 2000 anni di storia si parli ancora di guerre e di distruzione, sono veramente amareggiato di questo mondo mandato a rotoli dove i "grandi" se ne fregano che invece di aiutarli li lasciano al loro destino...
a voi la parola, spero di non essere stato troppo confusionario

[entoK]

A prescindere dal fatto che anche secondo me sotto sotto le ragioni di un intervento non saranno mai quelle così filantropiche che i politici cercano di fare ingenuamente passare e ho l'assoluta certezza che faranno molti più danni gli USA con il loro solito idiota modo di pensare di risolvere una cosa in quattro e quattr'otto.
Resta il fatto che in Siria purtroppo c'è già una guerra, per quanto sia una guerra civile che coinvolge il paese al suo interno e in generale dubito che cose simili cesseranno mai di accompagnarci, visto che fanno parte della natura umana (o animale o come preferite).

Dubito però fortemente che qualcuno possa auspicare che la distruzione di una guerra sia un modo per risolvere problemi di sovrappololazione semmai ne è una conseguenza: conflitti più o meno sotterranei spesso scaturiscono per il controllo di risorse. Quei "boom economici" di cui parli sono illusioni: gli stati in guerra si indebitano a priori (anche chi vince sul breve periodo, secondo me perde sul lungo) puoi ricostruire quanto vuoi e dare lavoro, ma dubito che questo sia un gran guadagno per la popolazione di un paese in rovina (senza contare tutti i problemi sociali che ti ritrovi dopo una guerra). Certo un altro discorso è chi specula sulle guerre, ma pure in quel caso prevale sempre l'accentramento di ricchezza non la sua produzione, secondo me (non sono un economista).

L'aumento della popolazione globale si ridurrebbe un milione di volte meglio distribuendo metodi contraccettivi nei paesi del terzo mondo o ancora meglio facendo insegnare proprio ai superiori statunitensi (o anche a noi occidentali in generale) la loro tipica voglia di non volere pensieri e godersi la vita in invece che stare a procreare...

Certo a un poveraccio che non può fare altro che fare figli (una volta li si chiamava proletari chissà se si fa ancora?), gli devi dare lo stile di vita di un occidentale perché smetta di pensare che gli servono altre due braccia per arare il campo.. ma in un sistema complesso è ben difficile che dal nulla si crei un equilibrio figuriamoci, se ci si mette pure l'avidità di mezzo..

Comunque per quanto sia un argomento interessante, sii conscio che rischiamo di parlare per ore senza finire da nessuna parte...

[feyd]

Stopostato in off topic.

Poi quando ho tempo rispondo;)

[luca321]

Non voglio sembrare ne cinico ne insensibile, ma ahimè, in un mondo dove a) il petrolio serve sempre di più; b) i soldi sono il dio in terra e in cielo e c) le lobbyes comandano su ogni cosa, queste cose sono assolutamente prevedibili e non certo risolvibili con le parole o le buone azioni.

L'america vuole ampliare il suo asse di controllo sul mediterraneo e indebolire l'influenza di Cina e Russia. Loro a loro volta non vogliono assolutamente cedere terreno alla "democratica" USA e quindi ( giustamente per loro) si alleano con Assad.

Di Assad (che sia dittatore o meno, che usi il gas o no) o della guerra civile, poco importa. La Siria è vista come una pedina da controllare, nulla di più.

Certo è che è una pedina importante tanto da aver smosso a ( quasi) ostilità la Russia contro l'USA e questo è già una cosa che fa riflettere.
Ci sono così tanti poteri forti in gioco che non è certo per la libertà del popolo siriano che le bombe ( forse) verranno sganciate e non sarà certo per la pace nel mondo che le superpotenze mondiali si troveranno, ancora una volta, per la terza volta consecutiva, facci a faccia.

Einstein disse che la terza guerra mondiale si combatterà con l'atomica, la quarta con le pietre

[chitin]

Abbastanza d'accordo con Luca.

Purtroppo abbiamo ancora la concezione Hegeliana che la guerra sia l'igiene del mondo.

O meglio, siamo incapaci di uscire da una crisi mondiale se non oscillando tra austerity e partecipare random ad una guerra (nonostante si pensi che l'acquisto e la fabbricazione di risorse belliche sia uno spreco ed una aggravante per la crisi, in realtà è l'opposto). Che poi, noi partecipiamo random, gli Usa hanno scelto fin troppo bene la posizione strategica dei Paesi in cui intervenire, in vista, mi vengono i brividi solo al pensiero, di una ipotetica terza guerra mondiale.