Formiche ed elettromagnetismo...
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Re: Formiche ed elettromagnetismo...
Ho riflettuto se chiudere o meno questa discussione, ma lascio questa decisione ai moderatori che hanno partecipato.
Un avvertimento a Sergio: scagliarsi contro gli utenti dopo i loro primissimi messaggi assomiglia un po' a una forma di "guerra preventiva" e crea un clima ostile e reticente sul forum.
In questo caso dall'altra parte c'era una persona matura e intelligente come Ripepi, più disponibile al dialogo che litigiosa, ma non tutti gli utenti che visiteranno queste pagine saranno così tolleranti;
tu stesso Sergio ammetti l'esistenza di una punta di fanatismo nel tuo atteggiamento... Ma non si contestano qui le tue convinzioni o la loro validità, solo i toni con cui scegli di esprimerle.
Sei moderatore su questo forum perchè i fondatori di questo forum ti stimano parecchio: e se riuscirai un pochino ad automoderarti sarai davvero un eccellente moderatore.
Un avvertimento a Sergio: scagliarsi contro gli utenti dopo i loro primissimi messaggi assomiglia un po' a una forma di "guerra preventiva" e crea un clima ostile e reticente sul forum.
In questo caso dall'altra parte c'era una persona matura e intelligente come Ripepi, più disponibile al dialogo che litigiosa, ma non tutti gli utenti che visiteranno queste pagine saranno così tolleranti;
tu stesso Sergio ammetti l'esistenza di una punta di fanatismo nel tuo atteggiamento... Ma non si contestano qui le tue convinzioni o la loro validità, solo i toni con cui scegli di esprimerle.
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admin - Messaggi: 1454
- Iscritto il: 6 dic '10
Re: Formiche ed elettromagnetismo...
Sergio ha scritto:Luca comunque non afferro ancora molto bene il tuo punto e penso che stiamo parlando di cose differenti.
Io per "scienza ufficiale" intendo più l'insieme degli studi, l'insieme delle pubblicazioni, insomma semplicemente il materiale cartaceo, che un tizio qualunque potrebbe andare a controllare ogniqualvolta decidesse di informarsi sull'omeopatia e farsi un'opinione in proposito.
Mentre tu sembri far abbracciare al concetto tutti gli ambienti o le istituzioni di taglio scientifico e sembri dare per valido che le loro azioni decidano ciò che entra o sta fuori dalla scienza ufficiale.
Già, secondo me non ci capiamo, ma voglio tentare un'ultima strada...il mondo scientifico che intendi tu è il "mondo scientifico libero"...ma anche nel mondi scientifico, come specchio della società umana, c'è una gerarchia e dei protocolli da seguire.
Se io come scienziato, dopo 30 anni di ricerche e sperimentazioni, provo che la teroia "A" è fondata e ci faccio anche pubblicazioni...questo ha valore=quasi nullo (se non a livello di diffusione della mia teoria, economico e di fama).
Ho solo espresso un parere che rimane, per ora, un parere personale e non un risultato "ufficiale" (e la maggior parte di ciò che trovi in internet si e non si avvicina a questo).
Perchè "A" sia riconosciuta in modo ufficiale deve essere sottoposta al controllo di enti e istituzioni che rappresentano una sorta di "casta papale" del mondo scientifico. Ed è qui, che purtroppo, spesso nasce una parte della "scienza oscura"...quella spesso corrotta e legata ad interessi personali, pigrizia ed interessi economici a livello spesso mondiale. Quegli enti sono gestiti o comuunque ci lavorano "colleghi"...scienziati veri e propri (magari non in un ufficio...ma nei laboratori si).
E' per questo che, ad esempio, spesso si leggono pubblicazioni che dicono di un argomento "A" , "B", "C", "D", ecc (qanche su riviste di fama mondiale)... con magari risultati e prove diverse e tutte in apparenza valide...ma poi, la scienza ufficiale (cioè quegli enti mondiali) dicono "la verità è "Z", punto e basta. A quel punto, se anche Z fosse un errore (magari causato da tecniche sperimentali non abbastanza all'avanguardia per provare senza ombra di dubbio qualcosa o da teorie accettate perchè un secolo fa quella era la cosa più sensata) passano decenni prima di riuscire a far mettere in discussione quella "Z"...e, al massimo, gli scienziati possono lottare singolarmente o in gruppo continuando a fare pubblicazioni, continuando a fare conferenze e spiegando alla massa il proprio punto di vista e a far ascoltare la propria voce e le proprie "verità"...spesso derisi, etichettati come folli, visionari...fino a che, qualcosa (solitamente interessi politici, economici o di immagine), non spingono gli enti scientifici ufficiali a mettere in moto il "metodo scientifico" e rivalutare le proprie affermazioni e prese di potere.
Questa è la realtà del mondo scientifico di oggigiorno...quindi, vista la lentezza con cui certe tesi vengono rivalutate alla luce delle nuove scoperte e visti gli enormi interessi che spesso gli enti scientifici di riferimento dimostrano di avere su certe questioni (come la sanità, la farmacologia ecc...)...personalmente preferisco non prendere per oro colato ciò che ufficialmente il mondo scientifico afferma e, dove posso, cercare di sperimentare personalmente e vedere con i miei occhi mantendo un'apertura mentale a 360° (che non vuol dire credere a tutto...ma dare il beneficio del dubbio fino a che non ho sperimentato io la cosa).
Quindi, visto che non ho elementi validi per bocciare l'idea che le formiche possano scegliere l'ubicazione di nidi sulla base di campi elettromognetici...visto che campi elettromagnetici sono alla base dello spostamento dei cetacei ed altri animali e sono associati a diversi fattori fisici e biologici (anche se spesso non ancora in modo chiaro)...visto che non sono un geologo e, quindi, non posso dare giudizi ufficiali (ma solo miei personali pensieri) sulla geobiologia...non posso che dire che è una teroia come tante e che Ripepi fa bene a perseguire e cercare, con i suoi strumenti, di provarla sempre in modo più convincente. Anche perchè parliamo di una persona che ha anche i mezzi culturali e le conoscenze necessarie per portare avanti la cosa.
Un domani chissà che le sue osservazioni ed i suoi dati non facciano ricredere chi oggi dice "no" e ciò che dice non lo si trovi nei libri all'università...infondo, Sergio ti posso assicurare, questo è ciò che è accaduto nella storia della fitoterapia...prima assolutamente screditata dal mondo scientifico ufficiale per secoli...e dopo rivalutata e accettata ufficialmente di recente.
Credo di essere ormai stato chiarissimo...per quello che mi è possibile.
Formiche in allevamento:
C.herculeanus-C.ligniperda-C.lateralis-C.vagus-C.fallax-Myrmica sabuleti-Dolicoderus quadripunctatus-M.scabrinodis-Messor capitatus-M.wasmanni-M.minor-Temnothorax unifasciatus-Crematogaster scutellaris-Polyergus rufescens-Lasius emarginatus-L. flavus-Lasius niger-Lasius umbratus-Lasius fuliginosus-Pheidole pallidula-Solenopsis fugax
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Luca.B - Messaggi: 5905
- Iscritto il: 15 dic '10
- Località: Modena
Re: Formiche ed elettromagnetismo...
Tornando ora all'argomento principale del post:
Ripepi, hai già in mente qualcosa? Qualche tipo di esperimento? Se ti va si potrebbe ragionare sulla metodologia da portare avanti per questi esperimenti (che personalmente considero molto interessanti). Sai, ragionare sulle variabili da escludere o omogeneizzare, l'ambiente sul quale farlo...ecc...
Ripepi ha scritto:Anche le formiche captano onde elettromagnetiche, sarebbe interessante studiare in che modo interagiscono.
Vorrei fare studi sugli insetti, capire come si comportano in determinate situazioni relative ai campi elettrici.
Ripepi, hai già in mente qualcosa? Qualche tipo di esperimento? Se ti va si potrebbe ragionare sulla metodologia da portare avanti per questi esperimenti (che personalmente considero molto interessanti). Sai, ragionare sulle variabili da escludere o omogeneizzare, l'ambiente sul quale farlo...ecc...
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Luca.B - Messaggi: 5905
- Iscritto il: 15 dic '10
- Località: Modena
Re: Formiche ed elettromagnetismo...
la prima cosa da fare è andare in cantina, aprire scatoloni e cercare tutte quelle documentazioni che reputavo noiosissime sugli esperimenti effettuati con gli insetti in relazione ai campi elettromagnetici. A memoria ricordo che negli anni '70 fecero un infinità di prove sui campi di mais e di grano, scoprirono che un semplice emettitore di frequenze elettriche poteva disturbare gli insetti nocivi. Ogni specie ha la sua frequenza che lo allontana, questo significa che se percepiscono i campi elettrici allora li useranno anche per comunicare tra di loro o usarli in qualche modo.
Anche all'università mi accennarono queste cose. Pensate cosa può significare questo: fruttetie coltivazioni senza l'uso di prodotti chimici. Ecco una delle verità che cercano di occultare. Negli anni '70 infatti ci fu il boom delle case farmaceutiche, questi pionieri della lotta biologica furono costretti a sperimentare queste tecniche nei paesi del terzo mondo e comunque le case farmaceutiche impedirono a queste innovazioni di prendere piede.
Per i formicai... non ne ho idea, potrei prendere in esame un terreno, tracciare e rilevare tutta la griglia elettromagnetica con tutte le frequenze, trovare le reti ortogonali, le diagonali, la falda, le correnti artificiali, quelle positive e quelle negative e poi osservare dove sono posizionati i formicai, magari non c'è correlazione, però io ricordo di qualcuno che mi accennò delle formiche... vedremo.
La mia comunque continua a rimanere una scienza, non una pseudoscienza solo perchè una persona che non ha le minime basi scientiiche dice il contrario. Mi avvalgo di studi scientifici, documentazioni ed esperimenti sui campi elettrici degli ultimi 200 anni.
Il mio non è un gettare fango, solo portare avanti con onore, rispetto e umiltà il lavoro di grandi luminari della scienza, il mio strumento porta il nome del suo creatore, Marconi, che oggi ti permette di ascoltare la radio e vedere la televisione, ed è in suo nome che porto avanti le mie ricerche.
Attenzione all'atteggiamento di superiorità... non è l'atteggiamento di una persona intelligente. Esiste l'intelletto e l'intelligenza. Una persona che legge molto sarà intellettuale, completamente inutile alla società; una persona curiosa, che sperimenta, si pone domande e non si pone limiti... è una persona intelligente, e può anche non essere intellettuale.
Io alla tua età ho inziato a pormi domande, a guardare ogni cosa con estremo interesse e stupore, ho iniziato a viaggiare con il corpo e con lo spirito ma soprattutto con molto coraggio.
Vedo purtroppo che sono molte le persone che si affidano a quello che leggono prendendo per oro colato e non esiste altra verità nella loro mente, le verità non esistono e questo mette insicurezza, molta triste insicurezza, per questo ci si aggrappa alle proprie convinzioni e non si vogliono sentire pareri diversi.
La vita pone il bivio, una vita facile in cui non si combatte nessuna battaglia e ci si aggrappa a poche patetichè "realtà", oppure la via difficile, in cui si combatte, in molti ti daranno contro e io ho scelto questo perchè la libertà dagli schemi non ha prezzo.
Non smettete mai di porvi domande, mettersi sempre in dubbio e ascoltate le persone che incontrate, solo così il vostro sarà un cammino di scienza, luce, spirito e libertà.
Anche all'università mi accennarono queste cose. Pensate cosa può significare questo: fruttetie coltivazioni senza l'uso di prodotti chimici. Ecco una delle verità che cercano di occultare. Negli anni '70 infatti ci fu il boom delle case farmaceutiche, questi pionieri della lotta biologica furono costretti a sperimentare queste tecniche nei paesi del terzo mondo e comunque le case farmaceutiche impedirono a queste innovazioni di prendere piede.
Per i formicai... non ne ho idea, potrei prendere in esame un terreno, tracciare e rilevare tutta la griglia elettromagnetica con tutte le frequenze, trovare le reti ortogonali, le diagonali, la falda, le correnti artificiali, quelle positive e quelle negative e poi osservare dove sono posizionati i formicai, magari non c'è correlazione, però io ricordo di qualcuno che mi accennò delle formiche... vedremo.
La mia comunque continua a rimanere una scienza, non una pseudoscienza solo perchè una persona che non ha le minime basi scientiiche dice il contrario. Mi avvalgo di studi scientifici, documentazioni ed esperimenti sui campi elettrici degli ultimi 200 anni.
Il mio non è un gettare fango, solo portare avanti con onore, rispetto e umiltà il lavoro di grandi luminari della scienza, il mio strumento porta il nome del suo creatore, Marconi, che oggi ti permette di ascoltare la radio e vedere la televisione, ed è in suo nome che porto avanti le mie ricerche.
Attenzione all'atteggiamento di superiorità... non è l'atteggiamento di una persona intelligente. Esiste l'intelletto e l'intelligenza. Una persona che legge molto sarà intellettuale, completamente inutile alla società; una persona curiosa, che sperimenta, si pone domande e non si pone limiti... è una persona intelligente, e può anche non essere intellettuale.
Io alla tua età ho inziato a pormi domande, a guardare ogni cosa con estremo interesse e stupore, ho iniziato a viaggiare con il corpo e con lo spirito ma soprattutto con molto coraggio.
Vedo purtroppo che sono molte le persone che si affidano a quello che leggono prendendo per oro colato e non esiste altra verità nella loro mente, le verità non esistono e questo mette insicurezza, molta triste insicurezza, per questo ci si aggrappa alle proprie convinzioni e non si vogliono sentire pareri diversi.
La vita pone il bivio, una vita facile in cui non si combatte nessuna battaglia e ci si aggrappa a poche patetichè "realtà", oppure la via difficile, in cui si combatte, in molti ti daranno contro e io ho scelto questo perchè la libertà dagli schemi non ha prezzo.
Non smettete mai di porvi domande, mettersi sempre in dubbio e ascoltate le persone che incontrate, solo così il vostro sarà un cammino di scienza, luce, spirito e libertà.
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Ripepi - Messaggi: 127
- Iscritto il: 4 mar '11
- Località: Torino
Re: Formiche ed elettromagnetismo...
Ok Ripepi,
comincio a pensare che forse sei sicuro della esistenza di una griglia elettromagnetica.
Ti chiedo dunque ora - mettendo da parte una da te giustamente respinta prevenzione e tendenza a vedere la cattiva fede (il mio è stato un atteggiamento inquisitorio più che un sano scetticismo, lo ammetto, e lo dico in modo dispregiativo), e prendendo al suo posto l'umiltà che ti garantisco riesco a far mia in certi momenti - di indicarmi un modo per percepire la griglia elettromagnetica - mi basterebbe in modo qualitativo - così che io possa abbracciare la tua teoria - che non puoi negare possa suonare inizialmente strana a certe orecchie, chiamale pure "conservatrici", dato che a scuola non ci insegnano niente che possa suggerire una disposizione "a griglia" del campo magnetico terrestre - se vedo con i miei stessi occhi che è supportata da fatti.
comincio a pensare che forse sei sicuro della esistenza di una griglia elettromagnetica.
Ti chiedo dunque ora - mettendo da parte una da te giustamente respinta prevenzione e tendenza a vedere la cattiva fede (il mio è stato un atteggiamento inquisitorio più che un sano scetticismo, lo ammetto, e lo dico in modo dispregiativo), e prendendo al suo posto l'umiltà che ti garantisco riesco a far mia in certi momenti - di indicarmi un modo per percepire la griglia elettromagnetica - mi basterebbe in modo qualitativo - così che io possa abbracciare la tua teoria - che non puoi negare possa suonare inizialmente strana a certe orecchie, chiamale pure "conservatrici", dato che a scuola non ci insegnano niente che possa suggerire una disposizione "a griglia" del campo magnetico terrestre - se vedo con i miei stessi occhi che è supportata da fatti.
Formiche in allevamento: Polyrhachis dives
Esperienza con: Lasius niger, Messor structor, Plagiolepis pygmaea, Tetramorium semilaeve
Tentativi falliti con: Ponera sp., Reticulitermes lucifugus, Kalotermes flavicollis
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Sergio - Messaggi: 510
- Iscritto il: 7 gen '11
- Località: Sesto F.no (FI)
Re: Formiche ed elettromagnetismo...
Vista l'assenza di prove ufficiali a sostegno o a smentita dell'argomento, vi esorto a continuare la questione sulle griglie elettromagnetiche in un altro post o in forma privata (se non volete farlo in pubblico). In questo post si cerca di stabilire se ci possano effettivamente essere correlazioni tra campi elettromagnetici precisi e ubicazione di formicai e il modo più scientifico possibile per provarlo...tantopiù che è un argomento che interessa diversi utenti. Cerchiamo di restare in tema e lasciare la difesa di visioni personali o polemiche ad altri luoghi più consoni.
Ricordo anche io discorsi del genere nel corso dello studio di zoologia (in particolare nello studio degli ivnertebrati).
La cosa che però mi lascia un pò perplesso è il possibile "inquinamento". Se anche ogni insetto è associato a certe frequenze, bisognerebbe studiare in modo approfondito anche l'effetto di queste nella vita degli altri insetti. Magari non li allontana ma può creare comunque perturbazioni. Non essendoci uno stacco netto tra "percepisco" e "non percepisco", bisogna studiare l'effetto di tutte le infinite soglie di percezione...e l'effetto che ognuna di quelle soglie crea nell'equilibrio generale della vita dell'animale (o delle piante vicine).
Ad ogni modo ripeto che è un argomento molto interessante.
Riguardo al modo di agire, un primo passo (forse più semplice da attuare) potrebbe essere quello di prendere in esame una data specie (magari comune nelle tue zone) e fare rilevamenti delle condizioni elettromagnetiche di ogni formicaio che incontri di tale specie. Per valutare analogie o differenze nei valori.
Parti dal presupposto che non conoscendo l'argomento e non sapendo che strumentazione usi e come va usata, vado un attimo a tentoni. Però già questo dovrebbe fornirci qualche dato importante ed utile.
Ripepi ha scritto:la prima cosa da fare è andare in cantina, aprire scatoloni e cercare tutte quelle documentazioni che reputavo noiosissime sugli esperimenti effettuati con gli insetti in relazione ai campi elettromagnetici. A memoria ricordo che negli anni '70 fecero un infinità di prove sui campi di mais e di grano, scoprirono che un semplice emettitore di frequenze elettriche poteva disturbare gli insetti nocivi. Ogni specie ha la sua frequenza che lo allontana, questo significa che se percepiscono i campi elettrici allora li useranno anche per comunicare tra di loro o usarli in qualche modo.
Anche all'università mi accennarono queste cose. Pensate cosa può significare questo: fruttetie coltivazioni senza l'uso di prodotti chimici. Ecco una delle verità che cercano di occultare. Negli anni '70 infatti ci fu il boom delle case farmaceutiche, questi pionieri della lotta biologica furono costretti a sperimentare queste tecniche nei paesi del terzo mondo e comunque le case farmaceutiche impedirono a queste innovazioni di prendere piede.
Ricordo anche io discorsi del genere nel corso dello studio di zoologia (in particolare nello studio degli ivnertebrati).
La cosa che però mi lascia un pò perplesso è il possibile "inquinamento". Se anche ogni insetto è associato a certe frequenze, bisognerebbe studiare in modo approfondito anche l'effetto di queste nella vita degli altri insetti. Magari non li allontana ma può creare comunque perturbazioni. Non essendoci uno stacco netto tra "percepisco" e "non percepisco", bisogna studiare l'effetto di tutte le infinite soglie di percezione...e l'effetto che ognuna di quelle soglie crea nell'equilibrio generale della vita dell'animale (o delle piante vicine).
Ad ogni modo ripeto che è un argomento molto interessante.
Riguardo al modo di agire, un primo passo (forse più semplice da attuare) potrebbe essere quello di prendere in esame una data specie (magari comune nelle tue zone) e fare rilevamenti delle condizioni elettromagnetiche di ogni formicaio che incontri di tale specie. Per valutare analogie o differenze nei valori.
Parti dal presupposto che non conoscendo l'argomento e non sapendo che strumentazione usi e come va usata, vado un attimo a tentoni. Però già questo dovrebbe fornirci qualche dato importante ed utile.

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Luca.B - Messaggi: 5905
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Re: Formiche ed elettromagnetismo...
Vista l'assenza di prove ufficiali a sostegno o a smentita dell'argomento, vi esorto a continuare la questione sulle griglie elettromagnetiche in un altro post o in forma privata (se non volete farlo in pubblico). In questo post si cerca di stabilire se ci possano effettivamente essere correlazioni tra campi elettromagnetici precisi e ubicazione di formicai e il modo più scientifico possibile per provarlo. Cerchiamo di restare in tema e lasciare la difesa di visioni personali o polemiche ad altri luoghi più consoni.
Io penso che l'argomento sia invece molto adatto visto che Ripepi ha intenzione di cercare qualche correlazione fra i formicai e la griglia elettromagnetica. Il primo passo per procedere è confermare sperimentalmente l'esistenza della griglia elettromagnetica, direi.
Formiche in allevamento: Polyrhachis dives
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Sergio - Messaggi: 510
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- Località: Sesto F.no (FI)
Re: Formiche ed elettromagnetismo...
Sergio, un pò di elasticità nel leggere i post (senza cercare il pelo nell'uovo)...ecco il punto di partenza ricercato da Ripepi e che ha più volte ribadito:
...è su questo che si basa anzitutto questo post.
Successivamente, in base ai risultati, si passa ad una eventuale comparazione con le griglie elettromagnetiche di cui parla.
Quindi, al momento, è indifferente l'esistenza o meno delle griglie stesse (e non è questo il luogo adatto dove approfondire tale esistenza).
Ripepi ha scritto:Anche le formiche captano onde elettromagnetiche, sarebbe interessante studiare in che modo interagiscono.
Vorrei fare studi sugli insetti, capire come si comportano in determinate situazioni relative ai campi elettrici.
...è su questo che si basa anzitutto questo post.
Successivamente, in base ai risultati, si passa ad una eventuale comparazione con le griglie elettromagnetiche di cui parla.
Quindi, al momento, è indifferente l'esistenza o meno delle griglie stesse (e non è questo il luogo adatto dove approfondire tale esistenza).
Formiche in allevamento:
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Luca.B - Messaggi: 5905
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Re: Formiche ed elettromagnetismo...
Per quanto sia interessante e mi solletica molto come possibilità, la scelta dei luoghi in cui costruire formicai in base a un possibile campo magnetico mi lascia abbastanza perplesso.
La zona di costruzione di un formicaio è soggetta a troppe variabili per essere così "facilmente” (!) etichettata: le formiche in fase di fondazione scelgono il posto più sicuro possibile, il primo che trovano, e deve corrispondere in seguito a caratteristiche di insolazione, umidità, e fonti di approvvigionamento ideali alla specie.
Inoltre non sono così facili a spostarsi attraverso territori dominati da altre colonie.
Insomma le formiche vivono in un ambiente che non permette loro il lusso di potersi spostare qua e là per seguire a loro piacere su un'ipotetica griglia magnetica, ma sappiamo che ci sono specie che si orientano al buio, pare, con le stelle, o con la luce polarizzata di giorno in assenza di sole, a queste devi rivolgere le tue attenzioni.
Se vogliamo tentare un esperimento, o almeno approfondire dobbiamo allora partire da collocazioni ambientali e da specie particolari che possano davvero regolarsi su una simile "griglia”.
Ti suggerisco quindi, se davvero vuoi studiare questa possibilità, di orientarti su formiche come le Messor in ambiente mediterraneo (campi aperti, terreni brulli, lunghe piste di approvvigionamento) o le Formica rufa in ambiente boschivo.
Nel primo caso l'insolazione non è indicativa, perché le specie nidificano comunque in terreni aperti senza precise, obbligate ubicazioni (almeno alla nostra vista); nel secondo la ricerca dell'insolazione migliore è fondamentale data la topografia montana.
Sceglierei queste due specie non perché ad esempio l'Argentina, le Myrmica o altre non possano essere adatte, ma queste due sono formiche capaci di una rete stradale complessa, creando nidi satellite, o di spingersi da un nucleo centrale (nel caso delle Messor) a grandi distanze per bottinare.
Verresti così a dover verificare le tue teorie su territori molto vasti, ma dominati diversamente, con il vantaggio di poterle confrontare.
Si sa che la formica rufa può spostare i propri nidi dal nucleo originale, ed è un animale abbastanza notevole da farsi influenzare da diversi fattori, inoltre è già stata abbondantemente studiata, e potresti trovare in aiuto, anche scritti e studi fatti da altri.
Consulterò le mie fonti, perché so che molte cose già sperimentate in passato, nemmeno vengono citate nei libri, ma se scopro qualcosa ve lo faro sapere.
La zona di costruzione di un formicaio è soggetta a troppe variabili per essere così "facilmente” (!) etichettata: le formiche in fase di fondazione scelgono il posto più sicuro possibile, il primo che trovano, e deve corrispondere in seguito a caratteristiche di insolazione, umidità, e fonti di approvvigionamento ideali alla specie.
Inoltre non sono così facili a spostarsi attraverso territori dominati da altre colonie.
Insomma le formiche vivono in un ambiente che non permette loro il lusso di potersi spostare qua e là per seguire a loro piacere su un'ipotetica griglia magnetica, ma sappiamo che ci sono specie che si orientano al buio, pare, con le stelle, o con la luce polarizzata di giorno in assenza di sole, a queste devi rivolgere le tue attenzioni.
Se vogliamo tentare un esperimento, o almeno approfondire dobbiamo allora partire da collocazioni ambientali e da specie particolari che possano davvero regolarsi su una simile "griglia”.
Ti suggerisco quindi, se davvero vuoi studiare questa possibilità, di orientarti su formiche come le Messor in ambiente mediterraneo (campi aperti, terreni brulli, lunghe piste di approvvigionamento) o le Formica rufa in ambiente boschivo.
Nel primo caso l'insolazione non è indicativa, perché le specie nidificano comunque in terreni aperti senza precise, obbligate ubicazioni (almeno alla nostra vista); nel secondo la ricerca dell'insolazione migliore è fondamentale data la topografia montana.
Sceglierei queste due specie non perché ad esempio l'Argentina, le Myrmica o altre non possano essere adatte, ma queste due sono formiche capaci di una rete stradale complessa, creando nidi satellite, o di spingersi da un nucleo centrale (nel caso delle Messor) a grandi distanze per bottinare.
Verresti così a dover verificare le tue teorie su territori molto vasti, ma dominati diversamente, con il vantaggio di poterle confrontare.
Si sa che la formica rufa può spostare i propri nidi dal nucleo originale, ed è un animale abbastanza notevole da farsi influenzare da diversi fattori, inoltre è già stata abbondantemente studiata, e potresti trovare in aiuto, anche scritti e studi fatti da altri.
Consulterò le mie fonti, perché so che molte cose già sperimentate in passato, nemmeno vengono citate nei libri, ma se scopro qualcosa ve lo faro sapere.
Spoiler: mostra
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GianniBert - Messaggi: 4502
- Iscritto il: 15 dic '10
- Località: Milano
Re: Formiche ed elettromagnetismo...
Per i formicai... non ne ho idea, potrei prendere in esame un terreno, tracciare e rilevare tutta la griglia elettromagnetica con tutte le frequenze, trovare le reti ortogonali, le diagonali, la falda, le correnti artificiali, quelle positive e quelle negative e poi osservare dove sono posizionati i formicai, magari non c'è correlazione, però io ricordo di qualcuno che mi accennò delle formiche... vedremo.
Non penso Luca che nessuno si lamenterà se Ripepi vorrà usare almeno una parte del suo prossimo post per segnalarci almeno un metodo empirico (del tipo semplice e banale, che so, come quelli che si usano negli "esperimenti" a scuola per mostrare ai bambini i rudimenti di una scienza) per accorgersi della presenza della griglia elettromagnetica. A parte il fatto che mi pare di capire che il suo piano verta proprio principalmente su di essa. Se non sulla griglia elettromagnetica, in fondo, su cos'altro dovrebbe concentrarsi lo studio? Sono già stati compiuti studi che correlano gli spostamenti delle formiche legionarie con il campo magnetico terrestre. Molti animali percepiscono i campi magnetici per quello che so, ma li usano per orientarsi. Ma per ora non ho mai sentito di animali che usano il campo magnetico terrestre non per orientarsi negli spostamenti ma proprio per insediarsi in un luogo. Mi chiedo quale altra teoria oltre a quella griglia elettromagnetica possa suggerire di cercare correlazioni fra posizione dei nidi e campo magnetico? La mia scarsa preparazione in queste cose mi suggerisce che se mai le formiche scelgano la posizione del nido in base a qualcosa di legato al campo magnetico terrestre, debba per forza esserci di mezzo la teoria della griglia elettromagnetica altrimenti non ci sarebbe nessun altro fenomeno in base a cui le formiche potrebbero scegliere un punto preciso in cui nidificare in riferimento a qualcosa di legato all'elettromagnetismo. Potrei anche benissimo sbagliarmi dato che di fisica ne so proprio poco, ma intanto ormai che ci siamo Ripepi potrebbe chiarire a tutti la faccenda della griglia, senza stare ad aprire nuovi topic dispersivi e perdere così il filo del discorso.
Formiche in allevamento: Polyrhachis dives
Esperienza con: Lasius niger, Messor structor, Plagiolepis pygmaea, Tetramorium semilaeve
Tentativi falliti con: Ponera sp., Reticulitermes lucifugus, Kalotermes flavicollis
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Sergio - Messaggi: 510
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- Località: Sesto F.no (FI)
Re: Formiche ed elettromagnetismo...
Io credo che, per ora, basterebbe provare che i diversi formicai di una data specie presa come campione presentano dati similari a livello di valori elettromaghetici del posto.
Come giustamente hai detto, Segio, tali risultati possono poi essere messi in realzione con la questione della griglia elettromagnetica di cui parla.
cosa sia la grigia lo ha già, a mio avviso, chiaramente esposto nei post precedenti e di certo non pretendo (e spero che non lo faccia) che si metta a tentare di illustrarcici il principio o lo schema elettrico dei suoi strumenti (anche perchè non sarebbe neanche corretto).
Prima di arrivare ad una conclusione bisogna partire dal primo passo...ed il primo passo, in un'ipotetica sperimentazione su questo argomento, è dimostrare l'esistenza di una correlazione tra l'ubicazione dei formicai e determinati campi elettromagnetici. Perchè il dato in esame sia poi significativo devi abbattere quante più "variabili" possibili e prendendo formicai della stessa specie e considerandone quanti più possibile... già dai una bella botta.
Gianni concordo con te sul fatto che ci siano molte variabili a decretare il luogo della fondazione di una colonia...e, sebbene non credo che si troveranno valori particolarmente significativi riguardo alla correlazione con eventuali campi elettromagnetici, c'è anche da considerare che spesso le colonie cambiano ubicazione nei primi anni dalla fondazione...magari, una volta ingranditasi (avendo più forze per il trasporto e la difesa) cercano successivamente un luogo che presenti più vantaggi possibili per la stessa...a livello di temperatura, umidità, cibo...e, forse, anche elettromagnetismo.
Sicuramente sarebbe una cosa interessante.
Come giustamente hai detto, Segio, tali risultati possono poi essere messi in realzione con la questione della griglia elettromagnetica di cui parla.
cosa sia la grigia lo ha già, a mio avviso, chiaramente esposto nei post precedenti e di certo non pretendo (e spero che non lo faccia) che si metta a tentare di illustrarcici il principio o lo schema elettrico dei suoi strumenti (anche perchè non sarebbe neanche corretto).
Prima di arrivare ad una conclusione bisogna partire dal primo passo...ed il primo passo, in un'ipotetica sperimentazione su questo argomento, è dimostrare l'esistenza di una correlazione tra l'ubicazione dei formicai e determinati campi elettromagnetici. Perchè il dato in esame sia poi significativo devi abbattere quante più "variabili" possibili e prendendo formicai della stessa specie e considerandone quanti più possibile... già dai una bella botta.
Gianni concordo con te sul fatto che ci siano molte variabili a decretare il luogo della fondazione di una colonia...e, sebbene non credo che si troveranno valori particolarmente significativi riguardo alla correlazione con eventuali campi elettromagnetici, c'è anche da considerare che spesso le colonie cambiano ubicazione nei primi anni dalla fondazione...magari, una volta ingranditasi (avendo più forze per il trasporto e la difesa) cercano successivamente un luogo che presenti più vantaggi possibili per la stessa...a livello di temperatura, umidità, cibo...e, forse, anche elettromagnetismo.
Sicuramente sarebbe una cosa interessante.

Formiche in allevamento:
C.herculeanus-C.ligniperda-C.lateralis-C.vagus-C.fallax-Myrmica sabuleti-Dolicoderus quadripunctatus-M.scabrinodis-Messor capitatus-M.wasmanni-M.minor-Temnothorax unifasciatus-Crematogaster scutellaris-Polyergus rufescens-Lasius emarginatus-L. flavus-Lasius niger-Lasius umbratus-Lasius fuliginosus-Pheidole pallidula-Solenopsis fugax
C.herculeanus-C.ligniperda-C.lateralis-C.vagus-C.fallax-Myrmica sabuleti-Dolicoderus quadripunctatus-M.scabrinodis-Messor capitatus-M.wasmanni-M.minor-Temnothorax unifasciatus-Crematogaster scutellaris-Polyergus rufescens-Lasius emarginatus-L. flavus-Lasius niger-Lasius umbratus-Lasius fuliginosus-Pheidole pallidula-Solenopsis fugax
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Luca.B - Messaggi: 5905
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- Località: Modena
Re: Formiche ed elettromagnetismo...
al fronte di questa ultima risposta, non credo di poter aggiungere altro se non iniziare a fare qualche rilievo.
Come ho accennato già i romani usavano le pecore per trovare il punto migliore per accamparsi o addirittura fondare le città. Gli animali venivano lasciati liberi di pascolare e poi di andare a dormire. Il punto in cui si riunivano tutte quante era spesso un centro elettromagnetico terrestre con una polarità molto positiva. Per verificare questo le pecore venivano recintate in quel posto e lasciate una settimana, dopodichè se ne uccideva qualcuna analizzandone il fegato. Questi è la ghiandola più soggetta allo stress elettromagnetico e va incontro a decadimento in brevissimo tempo.
La città Roma è unica al mondo e questo pochi lo sanno, è stata fondata facendo questi rilevamenti, sebbene con strumenti non tecnologici. Le vie, le piazze, anche solo il punto in cui posizionavano i braceri, sono tutte studiate con precisione millimetrica.
Detto questo, ogni essere vivente emette e riceve onde elettriche e la forma stessa dell'animale o della pianta favorisce o meno questa capacità. Le piante hanno la forma di una antenna piantata a terra, infatti hanno delle peculiarità incredibili, anche l'uomo ha la forma di una antenna ma solo perchè ha imparato a stare impiedi, tuttavia è da tenere in considerazione.
C'è poi una insolita correlazione tra animali notturni e campi elettrici con polarità negativa... Non tutti gli animali scelgono di stare in alcuni momenti in luoghi con energia benefica. Personalmente ho notato che gli animali notturni preferiscono stazionare in zone poco salutari per noi esseri umani. Davvero non lo comprendo anche se basterebbe sperimentare i parametri fisici durante questi momenti. Penso sia dovuto al fatto che essendo notturni ed essendo il loro cervello attivo di notte, il loro punto di riferimento energetico non è il sole come noi umani bensì la luna che come i fisici sanno riflette la luce positiva del sole e ne inverte la polarità.
Anche questo può risultare utile studiando gli insetti.
...appunto gli insetti, le cui antenne già di per loro natura sono strumenti riceventi e la loro forma gli permette di captare obbligatoriamente le onde elettromagnetiche, che lo vogliano oppure no. Il fatto che ne siano "consapevoli" e che sappiano riconoscerle e usarle dipende dalle singole specie. Si sà già per certo che molti lepidotteri le sappiano riconoscere, ecco perchè riescono a schivare i pipistrelli e fuggono dagli gli emettitori elettrici usati come antiparassitari in agricoltura sperimentale.
Tenendo conto che nella piccola rete ortogonale le correnti distano tra di loro pochi metri, non escludo che la scelta del nido in alcune specie possa essere correlata, forse non in tutte le specie.
Come ho accennato già i romani usavano le pecore per trovare il punto migliore per accamparsi o addirittura fondare le città. Gli animali venivano lasciati liberi di pascolare e poi di andare a dormire. Il punto in cui si riunivano tutte quante era spesso un centro elettromagnetico terrestre con una polarità molto positiva. Per verificare questo le pecore venivano recintate in quel posto e lasciate una settimana, dopodichè se ne uccideva qualcuna analizzandone il fegato. Questi è la ghiandola più soggetta allo stress elettromagnetico e va incontro a decadimento in brevissimo tempo.
La città Roma è unica al mondo e questo pochi lo sanno, è stata fondata facendo questi rilevamenti, sebbene con strumenti non tecnologici. Le vie, le piazze, anche solo il punto in cui posizionavano i braceri, sono tutte studiate con precisione millimetrica.
Detto questo, ogni essere vivente emette e riceve onde elettriche e la forma stessa dell'animale o della pianta favorisce o meno questa capacità. Le piante hanno la forma di una antenna piantata a terra, infatti hanno delle peculiarità incredibili, anche l'uomo ha la forma di una antenna ma solo perchè ha imparato a stare impiedi, tuttavia è da tenere in considerazione.
C'è poi una insolita correlazione tra animali notturni e campi elettrici con polarità negativa... Non tutti gli animali scelgono di stare in alcuni momenti in luoghi con energia benefica. Personalmente ho notato che gli animali notturni preferiscono stazionare in zone poco salutari per noi esseri umani. Davvero non lo comprendo anche se basterebbe sperimentare i parametri fisici durante questi momenti. Penso sia dovuto al fatto che essendo notturni ed essendo il loro cervello attivo di notte, il loro punto di riferimento energetico non è il sole come noi umani bensì la luna che come i fisici sanno riflette la luce positiva del sole e ne inverte la polarità.
Anche questo può risultare utile studiando gli insetti.
...appunto gli insetti, le cui antenne già di per loro natura sono strumenti riceventi e la loro forma gli permette di captare obbligatoriamente le onde elettromagnetiche, che lo vogliano oppure no. Il fatto che ne siano "consapevoli" e che sappiano riconoscerle e usarle dipende dalle singole specie. Si sà già per certo che molti lepidotteri le sappiano riconoscere, ecco perchè riescono a schivare i pipistrelli e fuggono dagli gli emettitori elettrici usati come antiparassitari in agricoltura sperimentale.
Tenendo conto che nella piccola rete ortogonale le correnti distano tra di loro pochi metri, non escludo che la scelta del nido in alcune specie possa essere correlata, forse non in tutte le specie.
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Ripepi - Messaggi: 127
- Iscritto il: 4 mar '11
- Località: Torino
Re: Formiche ed elettromagnetismo...
Io ho studiato ingegneria, non sono un fisico teorico e quindi non ho una conoscenza approfondita della fisica.
Però ti faccio qualche domanda concreta....per prima cosa vorrei capire l'entità dei fenomeni di cui stiamo parlando. Vorrei delle stime quantitative. Quanto è esteso ad esempio un flusso positivo,1cm^2, 1m^2 , 100m^2 ? Di che ordine di grandezza stiamo parlando?
Che tutti i corpi emettano radiazioni di vario tipo nessuno lo nega, a partire dal calore per irradiazione che è rilevabile semplicemente con una videocamera a raggi infrarossi. Ogni corpo ha anche un campo gravitazionale che esercita una forza su tutti i corpi circostanti. Un corpo può avere energia cinetica quando in movimento e/o energia potenziale a seconda della sua posizione all'interno di un campo di forze (es. c.elettrico , c.gravitazionale) .Ora la geobiologia che tipo di energia misura?
Poi ho letto 'frequenza negativa'. Ma non capisco frequenza negativa di cosa? Una frequenza presuppone un'oscillazione. Cosa oscilla? E che si intende per frequenza negativa? Perchè per quello che so io, la frequenza negativa è la stessa cosa di una frequenz positiva ovvero se studi il comportamento di un'onda a una data frequenza facendo la trasformata di Fourier il risultato saranno due delta di dirac a -f e +f dove f è la frequenza dell'onda. Quindi vorrei capire la definizione di frequenza negativa.
Una cosa mi riesce difficile credere: che i romani utilizzando un gregge di pecore possano avere individuato qualcosa 'al millimetro' perchè mi risulta impossibile che tu possa misurare il peso di un'oggetto con la precisione di 1mg quando la bilancia di cui disponi ha una incertezza di 1kg.
Se si vuole parlare di scienza meglio non tirare in ballo il comportamento e le credenze dei popoli antichi come prova di una teoria.
Visto che si parla di fisica, parliamo di equazioni , misurazioni, grandezze fisiche , e come le teorie della geobiologia si conciliano con tutta la fisica precedente.
Però ti faccio qualche domanda concreta....per prima cosa vorrei capire l'entità dei fenomeni di cui stiamo parlando. Vorrei delle stime quantitative. Quanto è esteso ad esempio un flusso positivo,1cm^2, 1m^2 , 100m^2 ? Di che ordine di grandezza stiamo parlando?
Che tutti i corpi emettano radiazioni di vario tipo nessuno lo nega, a partire dal calore per irradiazione che è rilevabile semplicemente con una videocamera a raggi infrarossi. Ogni corpo ha anche un campo gravitazionale che esercita una forza su tutti i corpi circostanti. Un corpo può avere energia cinetica quando in movimento e/o energia potenziale a seconda della sua posizione all'interno di un campo di forze (es. c.elettrico , c.gravitazionale) .Ora la geobiologia che tipo di energia misura?
Poi ho letto 'frequenza negativa'. Ma non capisco frequenza negativa di cosa? Una frequenza presuppone un'oscillazione. Cosa oscilla? E che si intende per frequenza negativa? Perchè per quello che so io, la frequenza negativa è la stessa cosa di una frequenz positiva ovvero se studi il comportamento di un'onda a una data frequenza facendo la trasformata di Fourier il risultato saranno due delta di dirac a -f e +f dove f è la frequenza dell'onda. Quindi vorrei capire la definizione di frequenza negativa.
Una cosa mi riesce difficile credere: che i romani utilizzando un gregge di pecore possano avere individuato qualcosa 'al millimetro' perchè mi risulta impossibile che tu possa misurare il peso di un'oggetto con la precisione di 1mg quando la bilancia di cui disponi ha una incertezza di 1kg.
Se si vuole parlare di scienza meglio non tirare in ballo il comportamento e le credenze dei popoli antichi come prova di una teoria.
Visto che si parla di fisica, parliamo di equazioni , misurazioni, grandezze fisiche , e come le teorie della geobiologia si conciliano con tutta la fisica precedente.
Ultima modifica di Franconero il 27/09/2013, 21:03, modificato 1 volta in totale.
- Franconero
- Messaggi: 30
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- Località: Milano
Re: Formiche ed elettromagnetismo...
Quoto Franconero.
Mi sento un po' stupida a non capire, ma mi mancano proprio dei punti di riferimento algebrici o comunque proprio di definizioni. Usiamo una nomenclatura univoca? Magari per te chiamare la stessa cosa con più sinonimi è normale e noi pensiamo che siano cose diverse.
Mi sfugge cosa sia questa griglia.
È un campo? Perché dici che sono ortogonali (i vettori?) le correnti?
Mi sento un po' stupida a non capire, ma mi mancano proprio dei punti di riferimento algebrici o comunque proprio di definizioni. Usiamo una nomenclatura univoca? Magari per te chiamare la stessa cosa con più sinonimi è normale e noi pensiamo che siano cose diverse.
Mi sfugge cosa sia questa griglia.

"None of us find as much kindness in this life, as we should." Memoirs of a Geisha.
- chitin
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Re: Formiche ed elettromagnetismo...
Non credo che riaprendo un topic così vecchio avrete risposta da ripepi...
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